lunedì 25 aprile 2016

Recensione: TREHA SEKTORI "Acermeh"
2016 - Self-Released




Dehn Sora (TREHA SEKTORI) è un vero genio della dark ambient music, ma è anche un artista a 360 gradi: ammantato di mistero, potente ed evocativo quanto ineccepiblile. A proteggerlo fin dai suoi esordi c'è un'aura buia come la notte. L'EP "Acermeh" respira a polmoni aperti e succhia linfa da un'atmosfera quasi liturgica (penso al cantato e ai cori presenti nelle 5 tracce). Un rituale claustrofobico in cui si insinuano i sentimenti più intimi del musicista francese, ormai rispettato e apprezzato nel campo della musica sperimentale. Uno spirito creativo rimasto inalterato negli anni. Trovare le parole appropriate per descrivere il valore di Treha Sektori è assai difficile, dato che il suo sound non ha nulla di ovvio o convenzionale. Queste songs, tutte registrate dal vivo, alimentano delle ficcanti esplosioni emotive, scandite, ovviamente, da un tocco unico e inconfondibile. Dehn Sora è sempre stato interessato a ridefinire il lato oscuro dell'esistenza e un lavoro come questo inevitabilmente finisce per influenzare l'ascoltatore. L'Arte non è vincolata a un solo significato: bisogna essere davvero coraggiosi al punto di stravolgere completamente le forme più ovvie per ottenere un risultato sorprendente. Treha Sektori si esprime lasciandosi alle spalle qualcosa di immortale.

Contatti:

trehasektori.bandcamp.com/acermeh
trehasektori.com
facebook.com/trehasektori 

TRACKLIST: Acermeh 04 12 15, Acermeh 03 10 15, Acermeh 05 06 15, Acermeh 12 10 15, Saheh Fernah