I DISCHI PUBBLICATI DAI SAVONESI DSA COMMANDO SONO SEMPRE STATI GARANZIA DI QUALITA'. QUESTI RAGAZZI HANNO LOTTATO DURAMENTE PER OTTENERE QUELLO CHE SONO RIUSCITI A CONQUISTARE NELL'UNDERGROUND MUSICALE. SPINGERSI IN AVANTI CON LA VOLONTA', LA PERSEVERANZA, L'AUTOPRODUZIONE E' IL GIUSTO MODO PER RISCATTARSI DA TANTE SITUAZIONI SPESSO SPIACEVOLI. LA COERENZA PAGA! CIO' CHE LI MANTIENE INTERESSANTI E' LA LORO CONVINZIONE IN QUELLO CHE FANNO. I DSA NON DEVONO ESSERE "ASSOLUTAMENTE" CONFUSI CON I FENOMENI DA BARACCONE DEL RAP ITALIANO. SIA BEN CHIARO A TUTTI. INOLTRE, C'E' UN ALTRO IMPORTANTE FATTORE DA CITARE: I NUMEROSI LIVE IN GIRO PER L'ITALIA, MA NON SOLO. QUESTA DETERMINAZIONE HA MARCHIATO A FUOCO UNA CARRIERA CHE DURA DA PIU' DI DIECI ANNI. ORA E' ARRIVATO IL MOMENTO DI PRESENTARE IL NUOVO "SPUTO", USCITO A FINE NOVEMBRE 2015.
1. Ciao ragazzi. Iniziamo a parlare del vostro ultimo album. Il titolo e la copertina sono d'impatto. Perché lo avete intitolato "Sputo" e quali i motivi che vi hanno portato ad affidare il lavoro grafico al rinomato artista americano Ed Repka? Pensate che avere un artwork potente e degno di nota sia oggigiorno fondamentale?
- L'intento era quello di trovare una singola parola che racchiudesse il contenuto del disco. "Sputo" inteso come raffica di parole ma anche come un gesto irrispettoso e di indifferenza nei confronti di chi sotto sotto sa di meritarselo. Volevamo un'illustrazione, ci serviva un'immagine che rispecchiasse l'intero album. Dopo aver deciso il soggetto, ci siamo rivolti a Ed Repka che di certo non ha bisogno di presentazioni. Ha capito quasi immediatamente la nostra idea e non ha avuto problemi nella realizzazione finale. L'artwork è molto importante, ne abbiamo sempre avuto molta cura, purtroppo al giorno d'oggi capita raramente di vedere dischi con delle copertine potenti e degne di note.
2. Come si è svolta l'intera fase compositiva di "Sputo"?
- Come sempre siamo partiti dai beats, quando qualcuno ha un'ispirazione scrive la prima strofa e spesso il ritornello, dopodichè i restanti scrivono le strofe mancanti cercando un'atmosfera omogenea finale.
3. Parlateci un po' delle sessioni di registrazione. Come è andata questa volta?
- Abbiamo scritto pezzo per pezzo, ogni volta che una canzone quadrava nella sua interezza registravamo le voci nella nostra caverna antiatomica e la mettevamo da parte. Quando ci siamo resi conto che il disco a livello di composizione e registrazione era pronto lo abbiamo spedito a Dj Argento insieme ad una lettera all'antrace. Dopodiché è partita la sessione di missaggio con annessa girandola di rotture di cazzo al povero malcapitato.
4. Quali sono le principali differenze tra le precedenti produzioni e il nuovo "Sputo"?
- Non crediamo ci siano particolari differenze, lo abbiamo concepito nella stesso modo dei dischi precedenti, in "Sputo" sentivamo la necessità di fare dei pezzi il più potente possibile in modo da fare un live massacrante.
5. Pensate che le vostre esibizioni dal vivo siano in grado di mantenere inalterata la stessa atmosfera presente nei vostri singoli brani?
- Si si senza dubbio. Il live per noi è sempre stato molto importante, ci piace avere davanti le persone con il sangue negli occhi, più si crea il degenero più siamo presi bene.
6. Qual è il messaggio che desiderano trasmettere oggi i DSA COMMANDO?
- Sinceramente non ci interessa molto trasmettere qualche messaggio in particolare, noi continuiamo a fare la nostra cosa e a portare avanti le nostre idee senza curarci minimamente di cosa vada per la maggiore, lo si può sentire in tutta la nostra discografia come la pensiamo. Gli stereotipi che si sono creati soprattutto nel nostro genere sono privi di contenuti, siamo in un periodo dove tutta questa musica usa e getta è quasi accettata, è come una sorta di ipnosi collettiva. Vogliamo prendere le distanze da tutto questo piattume, fatto di pochezza, falsità e mediocrità.
7. Siete capaci di esprimere un sound unico all'interno del circuito del rap. Qual è la vostra forza?
- Come dicevamo poc'anzi, abbiamo sempre fatto come ci veniva spontaneo, l'intento è quello di fare delle canzoni, di lasciare un nostro punto di vista sulla società che ci circonda anche a costo di risultare scomodi e fastidiosi. Beat e rime che pestano, tanta rabbia e nessun compromesso. Tutto il resto sono merda e chiacchiere.
8. Come siete arrivati alla decisione di stamparlo sia su CD che su LP a tiratura limitata?
- Era da molto tempo che avevamo in mente di stampare anche in vinile, con "Sputo" ci si è presentata l'occasione e non potevamo non farlo. Siamo molto contenti di come sono andate le cose.
9. Quali sono i vostri progetti per l'imminente futuro? So che vi state preparando per altre date dal vivo.
- Si abbiamo diversi concerti alle porte, per chi voglia chiamarci a suonare scriva a chris.dsabooking@live.it. Per quanto riguardano i nostri futuri progetti diciamo che siamo a buon punto con diverse cose, a breve comunicheremo tutto con più precisione.
10. Grazie per l'intervista.
- Grazie Son of flies! Stay HC. Ricordiamo che su www.dsacommando.com si trovano tutte le news, il merch e le date aggiornate!
1. Ciao ragazzi. Iniziamo a parlare del vostro ultimo album. Il titolo e la copertina sono d'impatto. Perché lo avete intitolato "Sputo" e quali i motivi che vi hanno portato ad affidare il lavoro grafico al rinomato artista americano Ed Repka? Pensate che avere un artwork potente e degno di nota sia oggigiorno fondamentale?
- L'intento era quello di trovare una singola parola che racchiudesse il contenuto del disco. "Sputo" inteso come raffica di parole ma anche come un gesto irrispettoso e di indifferenza nei confronti di chi sotto sotto sa di meritarselo. Volevamo un'illustrazione, ci serviva un'immagine che rispecchiasse l'intero album. Dopo aver deciso il soggetto, ci siamo rivolti a Ed Repka che di certo non ha bisogno di presentazioni. Ha capito quasi immediatamente la nostra idea e non ha avuto problemi nella realizzazione finale. L'artwork è molto importante, ne abbiamo sempre avuto molta cura, purtroppo al giorno d'oggi capita raramente di vedere dischi con delle copertine potenti e degne di note.
2. Come si è svolta l'intera fase compositiva di "Sputo"?
- Come sempre siamo partiti dai beats, quando qualcuno ha un'ispirazione scrive la prima strofa e spesso il ritornello, dopodichè i restanti scrivono le strofe mancanti cercando un'atmosfera omogenea finale.
3. Parlateci un po' delle sessioni di registrazione. Come è andata questa volta?
- Abbiamo scritto pezzo per pezzo, ogni volta che una canzone quadrava nella sua interezza registravamo le voci nella nostra caverna antiatomica e la mettevamo da parte. Quando ci siamo resi conto che il disco a livello di composizione e registrazione era pronto lo abbiamo spedito a Dj Argento insieme ad una lettera all'antrace. Dopodiché è partita la sessione di missaggio con annessa girandola di rotture di cazzo al povero malcapitato.
4. Quali sono le principali differenze tra le precedenti produzioni e il nuovo "Sputo"?
- Non crediamo ci siano particolari differenze, lo abbiamo concepito nella stesso modo dei dischi precedenti, in "Sputo" sentivamo la necessità di fare dei pezzi il più potente possibile in modo da fare un live massacrante.
5. Pensate che le vostre esibizioni dal vivo siano in grado di mantenere inalterata la stessa atmosfera presente nei vostri singoli brani?
- Si si senza dubbio. Il live per noi è sempre stato molto importante, ci piace avere davanti le persone con il sangue negli occhi, più si crea il degenero più siamo presi bene.
6. Qual è il messaggio che desiderano trasmettere oggi i DSA COMMANDO?
- Sinceramente non ci interessa molto trasmettere qualche messaggio in particolare, noi continuiamo a fare la nostra cosa e a portare avanti le nostre idee senza curarci minimamente di cosa vada per la maggiore, lo si può sentire in tutta la nostra discografia come la pensiamo. Gli stereotipi che si sono creati soprattutto nel nostro genere sono privi di contenuti, siamo in un periodo dove tutta questa musica usa e getta è quasi accettata, è come una sorta di ipnosi collettiva. Vogliamo prendere le distanze da tutto questo piattume, fatto di pochezza, falsità e mediocrità.
7. Siete capaci di esprimere un sound unico all'interno del circuito del rap. Qual è la vostra forza?
- Come dicevamo poc'anzi, abbiamo sempre fatto come ci veniva spontaneo, l'intento è quello di fare delle canzoni, di lasciare un nostro punto di vista sulla società che ci circonda anche a costo di risultare scomodi e fastidiosi. Beat e rime che pestano, tanta rabbia e nessun compromesso. Tutto il resto sono merda e chiacchiere.
8. Come siete arrivati alla decisione di stamparlo sia su CD che su LP a tiratura limitata?
- Era da molto tempo che avevamo in mente di stampare anche in vinile, con "Sputo" ci si è presentata l'occasione e non potevamo non farlo. Siamo molto contenti di come sono andate le cose.
9. Quali sono i vostri progetti per l'imminente futuro? So che vi state preparando per altre date dal vivo.
- Si abbiamo diversi concerti alle porte, per chi voglia chiamarci a suonare scriva a chris.dsabooking@live.it. Per quanto riguardano i nostri futuri progetti diciamo che siamo a buon punto con diverse cose, a breve comunicheremo tutto con più precisione.
10. Grazie per l'intervista.
- Grazie Son of flies! Stay HC. Ricordiamo che su www.dsacommando.com si trovano tutte le news, il merch e le date aggiornate!
CONTATTI:
dsacommando.com
youtube.com/dsacommando
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RECENSIONE:
DSA COMMANDO "Sputo" 2015 - Thriller Machine | Tannen Records