VIOLENTI E DISTRUTTIVI GLI ITALIANI HUNGRY LIKE RAKOVITZ HANNO ATTIRATO MOLTE ATTENZIONI NEL PANORAMA NOSTRANO MA ANCHE OLTRECONFINE, GRAZIE AD UNA PROPOSTA COMPETITIVA E BEN STRUTTURATA. LA BAND BERGAMASCA HA DATO DIMOSTRAZIONE DI CARATTERE NEL PRECEDENTE ALBUM INTITOLATO "THE CROSS IS NOT ENOUGH" USCITO NEL 2012, ED OGGI E' ANCORA PIU' MOTIVATA A PORTARE AVANTI IL PROPRIO VERBO. HO CONTATTATO IL CANTANTE RUBENS CRONO BERTINI PER ALCUNE DOMANDE.
1. Ciao Rubens. Prima di tutto vorrei chiederti che cosa ha ispirato il nome del gruppo.
- Ciao Christian. Il nome del gruppo è stato in parte suggerito dal vecchio cantante Luciano George Lorusso (ex Ephel Duath) che aveva proposto "Rakowitz", facendo riferimento a Daniel Rakowitz, noto alle cronache per aver ucciso e mangiato la sua ragazza. Enrico ha poi aggiunto "Hungry Like" per dare un tocco più sarcastico.
2. Il vostro album "The Cross Is Not Enough" è stato pubblicato nel 2012. Come è andata la promozione del lavoro? Potresti tracciare un bilancio generale della vostra storia?
- Il nostro ultimo album "The Cross Is Not Enough" è stato registrato nel 2012 ma venne pubblicato a marzo del 2013. La promozione è iniziata con il release party al Circolo Magnolia di Milano in compagnia dei Mombu e non si è ancora fermata. Il gruppo è nato nel 2004, da un’idea di Enrico (chitarra) e dopo alcuni cambi di line up la formazione è diventata stabile nel 2007 con l’arrivo di Tiziano (batteria), Simone (basso) e per ultimo io (voce). Dopo due dischi, uno split e un centinaio di concerti direi che il bilancio è più che positivo, ma aggiungo che non ci sentiamo assolutamente arrivati, anzi, abbiamo ancora più voglia di scrivere nuove canzoni e suonarle il più possibile in giro per il mondo.
3. Cosa avete in cantiere attualmente? Siete sempre impegnati sul fronte live?
- Dopo l’ingresso del nuovo bassista Riccardo lo scorso anno, attualmente stiamo finendo di scrivere il materiale per il nuovo disco che andremo a registrare in primavera allo Studio 73 di Ravenna con Riccardo "Paso" Pasini. Nel frattempo l’attività live non si ferma e stiamo programmando i concerti per il 2015.
4. Come nasce una canzone degli HUNGRY LIKE RAKOVITZ?
- Le canzoni degli HLR nascono in sala prove, solitamente da un’idea di Enrico o Tiziano, poi tutti insieme iniziamo a lavorarci, ad aggiungere o togliere, ad arrangiare ed infine viene aggiunta la voce e il testo.
5. Che cosa pensi dell'attuale scena musicale estrema?
- Credo che in parte la musica estrema si sia sdoganata e che sia arrivata anche a persone che qualche anno fa nemmeno sapevano l’esistenza di certe sonorità. Non so se questo sia un bene o un male, ma con internet si ha la possibilità di venire in contatto con certi generi musicali a volte anche senza volerlo. Nonostante tutto vedo comunque molti gruppi giovani e meno giovani che cercano di portare avanti un loro discorso musicale "estremo", fottendosene delle mode attuali e di certi meccanismi di mercato.
6. Qual è l'aspetto di musicista che prediligi? Lavorare in studio o suonare dal vivo?
- Andare in studio è stata un’esperienza molto intensa e formativa, ed avere finalmente tra le mani il disco con le canzoni provate e riprovate in sala prove e poterle ascoltare con dei suoni incredibili è stato veramente fantastico. Però è l’aspetto live quello che preferisco, dove mi sento veramente me stesso e posso finalmente sfogarmi. Adoro il contatto con la gente, il sudore, l’aver speso tutte le energie in pochi minuti ed essere riuscito a trasmettere qualcosa. Inoltre condividere il palco con altre band e parlare con le persone conosciute ai concerti mi gratifica molto.
7. Qual è la tua opinione sul vostro vecchio materiale, se confrontato con quello recente?
- Ritengo ancora molto valido il nostro vecchio materiale, sono molto legato ai nostri vecchi pezzi. Dal vivo facciamo sempre canzoni prese dal nostro primo disco e ci divertiamo molto a suonarle. Sicuramente il nuovo materiale rappresenta meglio quello che siamo attualmente come musicisti e persone, cerchiamo sempre di migliorarci e guardare avanti, e le canzoni del nuovo disco saranno differenti da quelle del primo e da quelle di "Cross", ma senza snaturare comunque il nostro suono, cercando invece di affinarlo e portarlo ad un passo successivo.
8. Paura? Rabbia? Vendetta? Disperazione? Quali sentimenti volete trasmettere attraverso la vostra musica e i vostri testi?
- Musica e i testi riflettono in parte quello che viviamo tutti i giorni, senza trattare temi specifici, ma cercando di creare scenari estremi e sinistri, con una predisposizione a visioni apocalittiche e disturbanti, a volte in modo più diretto e altre in modo più surreale, con un certo sarcasmo di fondo ad amalgamare il tutto.
9. Cosa dobbiamo aspettarci dal vostro futuro?
- Come dicevo poco sopra stiamo ultimando il disco nuovo che speriamo di fare uscire il prima possibile, magari con l’aiuto di qualche etichetta. E sicuramente aspettatevi altri live in Italia e all’estero. Crediamo molto nella nostra musica e vogliamo diffonderla il più possibile.
10. Puoi chiudere l'intervista come meglio credi. Grazie e buona fortuna.
- Grazie a te Christian per questa intervista e a tutti i lettori di Son Of Flies. Per tutte le informazioni riguardo gli Hungry Like Rakovitz potete visitare la nostra pagina facebook.com/hungrylikerakovitz, mentre per ascoltare la nostra musica e acquistare il nostro merch potete andare sul nostro profilo hungrylikerakovitz.bandcamp.com
Stay hungry, stay dissident!
1. Ciao Rubens. Prima di tutto vorrei chiederti che cosa ha ispirato il nome del gruppo.
- Ciao Christian. Il nome del gruppo è stato in parte suggerito dal vecchio cantante Luciano George Lorusso (ex Ephel Duath) che aveva proposto "Rakowitz", facendo riferimento a Daniel Rakowitz, noto alle cronache per aver ucciso e mangiato la sua ragazza. Enrico ha poi aggiunto "Hungry Like" per dare un tocco più sarcastico.
2. Il vostro album "The Cross Is Not Enough" è stato pubblicato nel 2012. Come è andata la promozione del lavoro? Potresti tracciare un bilancio generale della vostra storia?
- Il nostro ultimo album "The Cross Is Not Enough" è stato registrato nel 2012 ma venne pubblicato a marzo del 2013. La promozione è iniziata con il release party al Circolo Magnolia di Milano in compagnia dei Mombu e non si è ancora fermata. Il gruppo è nato nel 2004, da un’idea di Enrico (chitarra) e dopo alcuni cambi di line up la formazione è diventata stabile nel 2007 con l’arrivo di Tiziano (batteria), Simone (basso) e per ultimo io (voce). Dopo due dischi, uno split e un centinaio di concerti direi che il bilancio è più che positivo, ma aggiungo che non ci sentiamo assolutamente arrivati, anzi, abbiamo ancora più voglia di scrivere nuove canzoni e suonarle il più possibile in giro per il mondo.
3. Cosa avete in cantiere attualmente? Siete sempre impegnati sul fronte live?
- Dopo l’ingresso del nuovo bassista Riccardo lo scorso anno, attualmente stiamo finendo di scrivere il materiale per il nuovo disco che andremo a registrare in primavera allo Studio 73 di Ravenna con Riccardo "Paso" Pasini. Nel frattempo l’attività live non si ferma e stiamo programmando i concerti per il 2015.
4. Come nasce una canzone degli HUNGRY LIKE RAKOVITZ?
- Le canzoni degli HLR nascono in sala prove, solitamente da un’idea di Enrico o Tiziano, poi tutti insieme iniziamo a lavorarci, ad aggiungere o togliere, ad arrangiare ed infine viene aggiunta la voce e il testo.
5. Che cosa pensi dell'attuale scena musicale estrema?
- Credo che in parte la musica estrema si sia sdoganata e che sia arrivata anche a persone che qualche anno fa nemmeno sapevano l’esistenza di certe sonorità. Non so se questo sia un bene o un male, ma con internet si ha la possibilità di venire in contatto con certi generi musicali a volte anche senza volerlo. Nonostante tutto vedo comunque molti gruppi giovani e meno giovani che cercano di portare avanti un loro discorso musicale "estremo", fottendosene delle mode attuali e di certi meccanismi di mercato.
6. Qual è l'aspetto di musicista che prediligi? Lavorare in studio o suonare dal vivo?
- Andare in studio è stata un’esperienza molto intensa e formativa, ed avere finalmente tra le mani il disco con le canzoni provate e riprovate in sala prove e poterle ascoltare con dei suoni incredibili è stato veramente fantastico. Però è l’aspetto live quello che preferisco, dove mi sento veramente me stesso e posso finalmente sfogarmi. Adoro il contatto con la gente, il sudore, l’aver speso tutte le energie in pochi minuti ed essere riuscito a trasmettere qualcosa. Inoltre condividere il palco con altre band e parlare con le persone conosciute ai concerti mi gratifica molto.
7. Qual è la tua opinione sul vostro vecchio materiale, se confrontato con quello recente?
- Ritengo ancora molto valido il nostro vecchio materiale, sono molto legato ai nostri vecchi pezzi. Dal vivo facciamo sempre canzoni prese dal nostro primo disco e ci divertiamo molto a suonarle. Sicuramente il nuovo materiale rappresenta meglio quello che siamo attualmente come musicisti e persone, cerchiamo sempre di migliorarci e guardare avanti, e le canzoni del nuovo disco saranno differenti da quelle del primo e da quelle di "Cross", ma senza snaturare comunque il nostro suono, cercando invece di affinarlo e portarlo ad un passo successivo.
8. Paura? Rabbia? Vendetta? Disperazione? Quali sentimenti volete trasmettere attraverso la vostra musica e i vostri testi?
- Musica e i testi riflettono in parte quello che viviamo tutti i giorni, senza trattare temi specifici, ma cercando di creare scenari estremi e sinistri, con una predisposizione a visioni apocalittiche e disturbanti, a volte in modo più diretto e altre in modo più surreale, con un certo sarcasmo di fondo ad amalgamare il tutto.
9. Cosa dobbiamo aspettarci dal vostro futuro?
- Come dicevo poco sopra stiamo ultimando il disco nuovo che speriamo di fare uscire il prima possibile, magari con l’aiuto di qualche etichetta. E sicuramente aspettatevi altri live in Italia e all’estero. Crediamo molto nella nostra musica e vogliamo diffonderla il più possibile.
10. Puoi chiudere l'intervista come meglio credi. Grazie e buona fortuna.
- Grazie a te Christian per questa intervista e a tutti i lettori di Son Of Flies. Per tutte le informazioni riguardo gli Hungry Like Rakovitz potete visitare la nostra pagina facebook.com/hungrylikerakovitz, mentre per ascoltare la nostra musica e acquistare il nostro merch potete andare sul nostro profilo hungrylikerakovitz.bandcamp.com
Stay hungry, stay dissident!
CONTATTI:
hungrylikerakovitz.bandcamp.com
facebook.com/hungrylikerakovitz
hungrylikerakovitz@email.it
HUNGRY LIKE RAKOVITZ line-up:
Enrico b - Chitarra
Tiziano r - Batteria
Rubens b - Voce
Riccardo b - Basso