giovedì 8 maggio 2014
Recensione:
FUOCO FATUO "The Viper Slithers in the Ashes of What Remains"
12" LP 2014 - iron tyrant
Nel primo full-length "The Viper Slithers in the Ashes of What Remains", degli italiani FUOCO FATUO, la musica è ambientata in uno scenario simile al purgatorio. Le figure si trovano nella sospensione preparatoria in cui ogni peccatore, di qualsiasi dimensione, pone il suo lamento, nel momento in cui si appresta a trasformarlo in una contorta immagine del proprio mondo interiore. Ed è così che, il serpente, velenoso particolare che striscia sull'artwork di copertina, diviene un'appendice intrinseca della figura stessa. Perde la sua verosimiglianza ed entra in una condizione di assurdità pari a quella della struttura dei 5 brani racchiusi in questo disco malato e nero come la pece. Ogni dettaglio, qui, ha certamente una fonte e una propria ragione, più o meno contratta e distinta. Il livello di violenza esecutiva / espressiva è subito sconvolto da un'ispirazione angosciosa così estrema da fare irrompere caratteri aspri e acuminati, fino a questo momento evidenziati dai grandi Incantation. Sono diversi
i punti in comune tra i Fuoco Fatuo e la band di J. McEntee (sia chiaro: solo per la lentezza con cui vengono suonati gli spartiti del doom). Il procedimento, è già in sé raccapricciante e, rimane uno dei fondamenti delle sonorità della band lombarda. Collocandosi in questo orientamento, l'opera dei Fuoco Fatuo conduce l'ascoltatore in un campo oscuro, ignoto al sistema logico convenzionale della comune realtà pratica. I seguaci del death/doom non rimarranno delusi.
Contatti: fuocofatuo.bandcamp.com - facebook.com/FUOCO666FATUO
TRACKLISTING: Ancestral Devouring Anxiety, Junipers of Black Iridescence, Inner Isolation in a Sea of Mist, Eternal Transcendence into Nothingness, Requiem for Nulun.