Già con la precedente opera "GHOST" la band lettone aveva dimostrato di saper costruire atmosfere di pericolo imminente, attenta ai dettagli e alle geometrie degli spazi sonori. Con il nuovo "CONTROL", quarto album della loro discografia, conferma la predisposizione alle sonorità post-metal strumentali, intrise di inquietudini rumoristiche e di un'energia che scava lunghe gallerie sottopelle. L'intero full-length è infatti condotto facendo leva su una tensione fisica e psicologica, che ha un forte impatto a livello narrativo e spiazza in più di un'occasione: alcuni momenti regalano inarrestabili brividi lungo la colonna vertebrale. I TESA si rivelano una macchina ben oliata capace di produrre visioni disturbanti utili per sostenere il peso di un flusso ipnotico che tende al nero. La vera forza di "CONTROL" è dunque non nell'originalità ma nella potente resa stilistica (la pressione sonora giusto per intenderci). Un incedere schiacciante, quasi gelido nel suo taglio noise/industrial. Lo spettro degli svedesi Cult of Luna, pur aleggiando costantemente sui sei brani, non è una presenza che penalizza la buona prestazione del trio, e lo si percepisce durante lo scorrere dei minuti. Viene mantenuta un'atmosfera catramosa, intessuta da un sapiente uso degli effetti e delle dissonanze chitarristiche. Ovviamente bisogna essere pronti a un ascolto non proprio facile, eppure accettato questo assunto la soddisfazione finale è davvero alta.
Contatti:
tesa.bandcamp.com/album/c-o-n-t-r-o-l
facebook.com/bandtesa
myproudmountain.com
Songs:
Control 1, Control 2, Control 3, Control 4, Control 5, Control 6
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