Con "Festering Wounds" gli svedesi OCKULTIST mettono a segno, per Sludgelord Records, un altro duro colpo a tre anni di distanza dal precedente debutto "Present Day Neglect". La band proveniente da Stoccolma si impone definitivamente con uno sludge/doom corrotto e pesantissimo, caratterizzato da una componente mortifera assai elevata. Al di là delle tante similitudini con altre entità già conosciute nella scena come Primitive Man e Fister, il lavoro degli scandinavi riesce a mantenersi sempre su dei livelli più che buoni. L’atmosfera malsana che circonda ogni brano fa di "Festering Wounds" uno dei migliori album di genere pubblicati quest'anno, seppur sempre ambientato in un contesto underground. Tutto, si potrebbe dire, è stato curato nei minimi dettagli e penso proprio che ciò sia evidente: il gruppo non lascia nulla al caso, dalla composizione fino all’esecuzione. In questi casi, sono l'esperienza e la passione per certe sonorità a fare la differenza. Gli Ockultist puntano al sodo, optando per un approccio oppressivo, aiutati, tra l'altro, da riff ben assemblati e una compattezza di fondo capace di dare forma a un suono tanto arcigno e potente, quanto angoscioso e asfissiante. Una valida realtà sotto ogni punto di vista.
Contatti:
ockultist.bandcamp.com/album/festering-wounds
facebook.com/ockultist
instagram.com/ockultist
Songs:
Vermin, Abysmal, Lividity, Ropes/Necks, Left For Ted
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