Ascoltare le sonorità bastarde dei WOLFBRIGADE è come assaporare il gusto metallico di vecchie lame arruginite. La dichiarazione d'intenti della storica compagine svedese trova nuovamente conferma in queste dieci tracce condensate in poco meno di mezz'ora, in bilico costante tra il loro cosiddetto lycanthro punk e il thrash metal anni ottanta: la prima "Sum of All Vices", la successiva "Fire Untamed", come anche "Hammer to the Skull" e
"Doomsday Dominion", sono certamente quattro dei brani più rappresentativi, se facciamo riferimento a questo binomio vincente. La produzione è azzeccata e in relazione al genere proposto dal quintetto scandinavo; quindi, ufficialmente, ogni loro fan non avrà nulla di cui preoccuparsi. Perchè ascoltando l'album tutto d'un fiato non serve fare troppi giri di parole. Ci troviamo di fronte a dei fottutissimi veterani che, ad oggi, continuano ad essere inamovibili nel circuito del crust punk, mantendo alto il simbolo esplicito e intimidatorio della propria bandiera insanguinata. Non manca praticamente nulla in "The Enemy: Reality", anzi ho percepito pure una maggiore cura della melodia. La carica rabbiosa sputata dai Wolfbrigade torna a far male.
Contatti:
wolfbrigadesl.bandcamp.com/album/the-enemy-reality
facebook.com/lycanthropunks
instagram.com/wolfbrigadeofficial
Songs:
Sum of All Vices, Fire Untamed, The Wolfman, Hammer to the Skull, Narcissitic Breed, Nightmare of Wolves, Doomsday Dominion, Wells of Despair, Human Beast, Hunt the Hunter
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Sum of All Vices, Fire Untamed, The Wolfman, Hammer to the Skull, Narcissitic Breed, Nightmare of Wolves, Doomsday Dominion, Wells of Despair, Human Beast, Hunt the Hunter