Marco Veraldi (a.k.a. Zagarus) e i suoi BRETUS continuano la loro tradizione musicale che consiste nel produrre lavori sempre più conturbanti e dal potere evocativo. Questo ritorno discografico della band catanzarese è un signor disco, dato alle stampe per far emergere un sound dai forti influssi mutuati dai vecchi mentori del panorama doom, e tirato a lucido dalla solita, irrefrenabile predisposizione verso tutto ciò che è distorto e crepuscolare. Il flusso di "Aion Tetra" ci attira a sé conducendoci nella caverna dei dannati, allontanando il mondo esterno e i suoi abitanti. A sorprendere, molto di più che in passato, l'uso del timbro vocale, soprattutto quando con la sua tenebrosa estensione si alza in panoramica per allargare la bocca dell'abisso e lasciar presagire l’incombere di qualcosa di sinistro. Ma attenzione, non è da meno l'apporto della straripante sezione ritmica (il bassista Janos e il batterista Striges), così come anche la potenza e la versatilità del chitarrista Ghenes, a sottolineare una sorta di rampa di lancio per liberare quella che io stesso definirei "un'incontenibile crescita artistica". "Aion Tetra" è finalizzato al rapimento dell'anima entro rocce invalicabili. E' già candidato ad essere uno dei migliori album doom metal dell'anno in corso, non solo nei confini nazionali. Vi sollecito ad ascoltare per credere.
Contatti:
ordomcm.bandcamp.com/album/bretus-aion-tetra
facebook.com/BretusDoom
instagram.com/bretus_doom
Songs:
The Third Mystic Eye, Priests of Chaos, Prisoner of the Night, Aion Tetra, Deep Space Voodoo, Mark of Evil, Cosmic Crow, Fields of Mars, City of Frost
Contatti:
ordomcm.bandcamp.com/album/bretus-aion-tetra
facebook.com/BretusDoom
instagram.com/bretus_doom
Songs:
The Third Mystic Eye, Priests of Chaos, Prisoner of the Night, Aion Tetra, Deep Space Voodoo, Mark of Evil, Cosmic Crow, Fields of Mars, City of Frost