L'ANNO 2017 HA VISTO I LEGGENDARI INCANTATION TAGLIARE UN TRAGUARDO IMPORTANTISSIMO NELLA LORO LUNGA CARRIERA. SONO INFATTI DIECI GLI ALBUM UFFICIALI PUBBLICATI IN QUASI 30 ANNI DI ATTIVITA' NELL'UNDERGROUND. "PROFANE NEXUS" E' IL TITOLO DELL'ULTIMO FULL-LENGTH DELLA FORMAZIONE AMERICANA. IL BASSISTA CHUCK SHERWOOD HA RISPOSTO ALLE MIE DOMANDE.
1. Ciao Chuck. Mi fa piacere che tu abbia deciso di rispondere alla mia intervista per Son of Flies webzine. La prima domanda è questa: trovi differenze tra "Profane Nexus" e i precedenti lavori degli Incantation?
- La nostra discografia ha un suo seguito. Ci sono fan che apprezzano il nostro materiale più vecchio e quelli che sono più legati alle ultime releases; ma anche i nostri nuovi ascoltatori hanno le loro personali preferenze. Per quanto mi riguarda, sono soddisfatto degli ultimi tre anni trascorsi con la band, anche e soprattutto sul piano compositivo. Siamo felici di come sia venuto fuori "Profane Nexus", e le critiche sono state finora positive.
2. Qual è il significato che si cela dietro il titolo del disco?
- Volevamo qualcosa che racchiudesse le storie raccontate all'interno dell'album. Il titolo "Profane Nexus" sintetizza tutti i significati delle nuove canzoni. E' un disco intenso, blasfemo; ma abbiamo dato spazio anche ad antiche storie medievali, a temi riguardanti pratiche ritualistiche, al subconscio.
3. Quale delle nuove canzoni è la tua preferita e perché? C'è una traccia di "Profane Nexus" che senti più vicina alla tua personalità?
- Le atmosfere dei brani lasciano trasparire le nostre differenti personalità. Tutti gli elementi: velocità, doom, death, thrash, rock, ecc ecc... sono il risultato delle varie idee espresse in questo album. Musicalmente la mia preferita è "Horns of Gefrin", anche perché ho avuto abbastanza spazio durante la scrittura della canzone. Liricamente, quella che preferisco è "Visceral Hexahedron". Nel testo si parla di un sogno che feci tempo fa.
4. Chi ha avuto l'idea per l'immagine di copertina?
- Ho preso i temi espressi in ogni singola canzone e ho lavorato insieme all'artista Eliran Kantor. Con la sua arte ci ha permesso di raggiungere un maggiore impatto, partendo dai contenuti lirici e musicali del disco. Ha creato un'opera da incubo e siamo molto orgogliosi del suo incredibile lavoro. A lui va il riconoscimento più grande per la sua disponibilità, dedizione e pazienza. Ci ha fornito ciò che volevamo, senza opporre nessuna resistenza. Sick Artist.
5. Parlaci di te, come bassista. Cosa puoi dirci al riguardo?
- Suono da 28 anni. Sono stato coinvolto in vari progetti, ma ho trascorso quasi un decennio con gli Incantation. Ricordo di aver consumato "Onward to Golgotha" quando uscì nel 1992, e 20 anni dopo sono diventato parte del gruppo. Ancora oggi è qualcosa di surreale. Non mi sono mai trovato in una situazione così creativa e produttiva. Grazie ad interessi e influenze comuni, sono riuscito a scrivere tante linee di basso con il resto della band. Negli ultimi anni abbiamo accumulato un gran quantitativo di materiale che non aspetta altro che di essere utilizzato. Ahahah
6. Siete uno dei primi gruppi death metal nati sul territorio americano, e questo aspetto è sicuramente motivo di orgoglio. Che effetto fa a voi essere considerati una "cult band"?
- Ho vissuto quell'era come fan. Non ho la capacità di rispondere a questa tua domanda. Non ero nemmeno un musicista quando vennero create le fondamenta della scena. Ma noto che c'è molto rispetto nei confronti degli Incantation, come per altre band storiche nate in quegli anni.
7. Grazie per l'intervista. Vuoi aggiungere qualcos'altro per concludere?
- Grazie a te per l'intervista. Spero di vedervi durante i nostri prossimi concerti. Schiacciate le anime con la stregoneria, schiacciate i teschi con il Death Metal!
CONTATTI:
incantation666.bandcamp.com/profane-nexus
facebook.com/IncantationOfficial
INCANTATION line-up:
John McEntee - Chitarra, Voce
Sonny Lombardozzi- Chitarra
Chuck Sherwood - Basso
Kyle Severn - Batteria
RECENSIONE:
INCANTATION "Profane Nexus" 2017 - Relapse Records
1. Ciao Chuck. Mi fa piacere che tu abbia deciso di rispondere alla mia intervista per Son of Flies webzine. La prima domanda è questa: trovi differenze tra "Profane Nexus" e i precedenti lavori degli Incantation?
- La nostra discografia ha un suo seguito. Ci sono fan che apprezzano il nostro materiale più vecchio e quelli che sono più legati alle ultime releases; ma anche i nostri nuovi ascoltatori hanno le loro personali preferenze. Per quanto mi riguarda, sono soddisfatto degli ultimi tre anni trascorsi con la band, anche e soprattutto sul piano compositivo. Siamo felici di come sia venuto fuori "Profane Nexus", e le critiche sono state finora positive.
2. Qual è il significato che si cela dietro il titolo del disco?
- Volevamo qualcosa che racchiudesse le storie raccontate all'interno dell'album. Il titolo "Profane Nexus" sintetizza tutti i significati delle nuove canzoni. E' un disco intenso, blasfemo; ma abbiamo dato spazio anche ad antiche storie medievali, a temi riguardanti pratiche ritualistiche, al subconscio.
3. Quale delle nuove canzoni è la tua preferita e perché? C'è una traccia di "Profane Nexus" che senti più vicina alla tua personalità?
- Le atmosfere dei brani lasciano trasparire le nostre differenti personalità. Tutti gli elementi: velocità, doom, death, thrash, rock, ecc ecc... sono il risultato delle varie idee espresse in questo album. Musicalmente la mia preferita è "Horns of Gefrin", anche perché ho avuto abbastanza spazio durante la scrittura della canzone. Liricamente, quella che preferisco è "Visceral Hexahedron". Nel testo si parla di un sogno che feci tempo fa.
4. Chi ha avuto l'idea per l'immagine di copertina?
- Ho preso i temi espressi in ogni singola canzone e ho lavorato insieme all'artista Eliran Kantor. Con la sua arte ci ha permesso di raggiungere un maggiore impatto, partendo dai contenuti lirici e musicali del disco. Ha creato un'opera da incubo e siamo molto orgogliosi del suo incredibile lavoro. A lui va il riconoscimento più grande per la sua disponibilità, dedizione e pazienza. Ci ha fornito ciò che volevamo, senza opporre nessuna resistenza. Sick Artist.
5. Parlaci di te, come bassista. Cosa puoi dirci al riguardo?
- Suono da 28 anni. Sono stato coinvolto in vari progetti, ma ho trascorso quasi un decennio con gli Incantation. Ricordo di aver consumato "Onward to Golgotha" quando uscì nel 1992, e 20 anni dopo sono diventato parte del gruppo. Ancora oggi è qualcosa di surreale. Non mi sono mai trovato in una situazione così creativa e produttiva. Grazie ad interessi e influenze comuni, sono riuscito a scrivere tante linee di basso con il resto della band. Negli ultimi anni abbiamo accumulato un gran quantitativo di materiale che non aspetta altro che di essere utilizzato. Ahahah
6. Siete uno dei primi gruppi death metal nati sul territorio americano, e questo aspetto è sicuramente motivo di orgoglio. Che effetto fa a voi essere considerati una "cult band"?
- Ho vissuto quell'era come fan. Non ho la capacità di rispondere a questa tua domanda. Non ero nemmeno un musicista quando vennero create le fondamenta della scena. Ma noto che c'è molto rispetto nei confronti degli Incantation, come per altre band storiche nate in quegli anni.
7. Grazie per l'intervista. Vuoi aggiungere qualcos'altro per concludere?
- Grazie a te per l'intervista. Spero di vedervi durante i nostri prossimi concerti. Schiacciate le anime con la stregoneria, schiacciate i teschi con il Death Metal!
CONTATTI:
incantation666.bandcamp.com/profane-nexus
facebook.com/IncantationOfficial
INCANTATION line-up:
John McEntee - Chitarra, Voce
Sonny Lombardozzi- Chitarra
Chuck Sherwood - Basso
Kyle Severn - Batteria
RECENSIONE:
INCANTATION "Profane Nexus" 2017 - Relapse Records