sabato 11 novembre 2017

Recensione: CANNIBAL CORPSE "Red Before Black"
2017 - Metal Blade Records




Gli storici CANNIBAL CORPSE non solo non hanno perso un grammo della loro fiammante brutalità, ma sono tornati addirittura più voraci e determinati che mai. L'atteso "Red Before Black" (il quattordicesimo capitolo in studio) non deluderà assolutamente le aspettative, soprattutto di chi ha amato la seconda metà della carriera del gruppo statunitense, e in tutto questo, bisogna anche rendere merito all'esperto produttore Erik Rutan per aver curato fino allo spasmo ogni dettaglio durante la lunga fase di registrazione, a partire dal suono. E' un disco che, pur seguendo una precisa direzione, sfodera una brillante varietà. Viene così delineato un unico e autentico disegno sanguinario. In un certo senso, lo spirito che ha animato "A Skeletal Domain" (2014) è lo stesso che vive in "Red Before Black". Una scelta di riff che senz'altro influenzerà anche i fan dei loro vecchi album. Qui c'è l'esigenza di comprovare la profonda fede per il death metal tecnico ed efferato; perché nonostante il sound dei Cannibal Corpse sia cambiato notevolmente rispetto al passato, si deve comunque riconoscere il valore leggendario di una band che ha scritto pagine indelebili nella storia della musica estrema. Vi piaccia o no, è la verità. Da ascoltare con molta attenzione.

Contatti: 

cannibalcorpse.net
cannibalcorpse.bandcamp.com/red-before-black
facebook.com/cannibalcorpse

TRACKLIST: Only One Will Die, Red Before Black, Code Of The Slashers, Shedding My Human Skin, Remaimed, Firestorm Vengeance, Heads Shoveled Off, Corpus Delicti, Scavenger Consuming Death, In The Midst Of Ruin, Destroyed Without A Trace, Hideous Ichor