La Polonia è quasi sempre stata sinonimo di qualità per ciò che concerne il death metal più brutale (ovviamente non solo quello rappresentato dai veterani Vader, Behemoth, Decapitaded...), ecco perché la maggior parte delle band che affollano lo stato situato nell'Europa centrale non fanno che confermare tale tesi, sorretta da prove solide e resistenti come il cemento armato. I BANISHER, formatisi nel 2005, possono giocare le loro carte a viso aperto, senza preoccuparsi più di tanto di quanti li hanno preceduti. In poche parole: giovani sì, ma con le idee ben chiare sul da farsi. Se ricordate, nel 2014 scrissi una recensione abbastanza positiva a proposito del precedente disco "Scarcity". A distanza di soli due anni, i ragazzi di Rzeszów dimostrano di essere migliorati, segno di un impegno serio e costante. La formula è piuttosto conosciuta: violenza e tecnica si inseguno vorticosamente per dare rilievo a un sound veloce, massiccio e articolato. L'impatto dei Banisher trova il suo perno attorno al growl di Szczepan Inglot, cantante che sa gestire lo spazio vocale inteso come campo d'azione (ascoltate le sue diverse modulazioni). "Oniric Delusions" non presenta nulla di innovativo, ma non soffre nemmeno di cali di tono. Questo è già di per se un buon risultato. Siamo sulla buona strada.
Contatti:
deformeathing.bandcamp.com/oniric-delusions
banisher.pl
facebook.com/banisherofficial
SONGS: Axes to Fall, Human Factor, The Iconoclast, Notion Materialized, Synthetic Euphoria, Confront the Mass, The Fatal Parable of a Certain Mercenary
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