Brent Stephenson e Alfred Jordan sono gli unici musicisti coinvolti nel progetto OSTROV, entrambi autori di un album di debutto autoprodotto che regala diversi spunti interessanti, una cosa non da poco, considerando il fatto che i due ragazzi americani si trovano ancora agli inizi della loro carriera. Sicuramente dopo un primo ascolto va subito affermato che gli Ostrov hanno le idee molto chiare su come vanno le cose in ambito post-rock/metal, e questa precisa conoscenza in materia, si rivela nelle sei tracce che delineano i tratti marcati di "Convergence". Il disco ci dice che i nostri hanno senz'altro inquadrato la fonte in cui immergersi, ma devono capire bene quale direzione seguire, anche perché alcune delle divagazioni strumentali risultano piuttosto prevedibili. Eppure i più attenti tra voi, dopo essersi bagnati nel liquido acido sgorgato dalle vene degli Ostrov, riuscirà a capire che queste tracce possono esser state create solo da chi ha utilizzato l'impeto e l'istintività. Perciò, concediamogli un po' di tempo per crescere e maturare. Da tenere sotto osservazione.
Contatti:
ostrov.bandcamp.com/convergence
facebook.com/ostrovband
TRACKLIST: Interstice I: Hope Lies Betwixt, A Plea for Respite (Unfulfilled/Unrequited), Mourning Cloak: All That Was Once Good Has Died, Tinnitus (Phantom Pangs), Convergence II: Instrumentality, Convergence III: Renouncement/Dissolution
Contatti:
ostrov.bandcamp.com/convergence
facebook.com/ostrovband
TRACKLIST: Interstice I: Hope Lies Betwixt, A Plea for Respite (Unfulfilled/Unrequited), Mourning Cloak: All That Was Once Good Has Died, Tinnitus (Phantom Pangs), Convergence II: Instrumentality, Convergence III: Renouncement/Dissolution