sabato 6 settembre 2014

Recensione: FUNERARY "Starless Aeon"
2014 - midnite collective




Se la SOFFERENZA che si annida nell'esistenzialismo umano ha un senso logico, beh, posso affermare con certezza che gli americani FUNERARY (provenienti dall'Arizona) lo sanno rappresentare nel giusto modo. "Starless Aeon" (questo il titolo del debut album) preferisce far male dissacrando l'apparato uditivo dell'ascoltatore e puntando alla sostanza strumentale, senza girare intorno a schemi preconfezionati o indirizzati ad un pubblico legato al movimento mainstream. Niente di tutto questo! La musica dei cinque di Phoenix si espande lentamente attraversando le fitte nebbie notturne che gli fanno da cornice. I Funerary vogliono solo rievocare le torbide sensazioni del Funeral Doom più cupo e opprimente facendo girare melodie e distorsioni che puzzano di marcio dall'inizio alla fine. E non si può che subire la stessa punizione ogni volta che il disco consuma la sua durata sotto i colpi di una lunga lama arrugginita che si sgretola col passare del tempo. Niente di nuovo viene proposto sul piano strutturale ma se siete dei veri seguaci del genere concedetegli un po' di attenzione. Lo meritano.

Contatti: funerarydoom.bandcamp.com - facebook.com/funerarydoom

TRACKLISTING: Coerced Creation, Atonement, Beneath the Black Veil, Starless Aeon, Depressor.