giovedì 3 aprile 2014
Recensione: MORBID FLESH "Embedded In The Ossuary"
CD 2014 - unholy prophecies
Sorti nel 2007 dalle ceneri degli Undertaker gli spagnoli MORBID FLESH hanno sempre svolto un buon lavoro all'interno dell'affollata scena death metal della penisola iberica. L'EP "Embedded In The Ossuary" contiene del materiale davvero aggressivo e brutale quindi i più fedeli alla vecchia scuola saranno più che felici di assaporarlo. Come letto nelle brevi note biografiche, i nostri cercano di portare avanti un sound estremo, fedele alla tradizione nordica (svedese per l'esattezza!), una mattanza sonora già conosciuta e resa celebre da mostri sacri del genere quali Dismember, Entombed, Grave ecc. I Morbid Flesh quando spingono sull'acceleratore sanno come far male all'ascoltatore, anche perché fanno leva su di una padronanza strumentale davvero ottima e naturalmente letale. Per quanto abbiano all'attivo solo un demo del 2009 ("Dying Lapidation") ed un full-length uscito nel 2011 per la Memento Mori ("Reborn in Death"), i cinque musicisti coinvolti nel progetto vanno subito al sodo con brani ricchi di groove e sicuramente ben arrangiati. Questa è una miscela esplosiva che prende spunto dalle band su citate per cercare una via più personale, ma si sa che nell'old school death metal non è mai facile raggiungere questo obiettivo, considerando il fatto che se si decide di seguire tale strada le coordinate (più o meno) restano sempre le stesse. La breve durata del lavoro aiuta a concentrare le emozioni, pur nella sua natura decisamente retrò. Canzoni come "Charnel House", "Under Ragged Hoods" smembrano la carne senza pietà. Gli appassionati avranno di che gioire! Supportateli. Due tracce dell'EP sono disponibili sul loro bandcamp.
Contatti: morbidflesh.bandcamp.com - facebook.com/MorbidFlesh
TRACKLISTING: Entrance to the Ossuary (Intro), Charnel House, Under Ragged Hoods, Rising of Shadows, From Beyond the Bounds, Summoning the Sorcery of Death.