giovedì 29 agosto 2013
Recensione: GOD IS AN ANSTRONAUT "Origins"
CD 2013 - rocket girl
Gli irlandesi GOD IS AN ANSTRONAUT fanno parte di una ristretta cerchia di "illuminati" concentrati a far crescere un messaggio/linguaggio sonoro ricercato, che attinge dalle più svariate/dense correnti stilistiche per toccare il cuore di chi ama gustare determinate sfumature esistenziali. "Origins" è il sesto album (strumentale) della band, un lavoro decisivo, che possiede quel fortissimo mood melodico (pulsante/vibrante) scatenato dal dna dei 5 musicisti. Un ritorno caratterizzato da un'inconfondibile feeling toccante.... Già le prime tracce si presentano nel migliore dei modi ("Calistoga" e "Transmission", due dei migliori esempi). Sono sempre stato molto affascinato dal potere delle loro note penetranti e dalle immagini evocate da esse, infatti, questa percezione soggettiva si fa ancora più marcata durante l'ascolto del nuovo cd. I God Is An Astronaut dipingono con pennellate 'decise' (...e forse anche 'decisive') un'altra tela astratta dalle grandi dimensioni, servendosi delle migliori tonalità calde/fredde. Gli opposti si attraggono spesso nell'universo del gruppo
e nel dramma di "Origins" tutto il loro sentire si eleva nella sconfinata bellezza. Ci sono tantissime influenze provenienti dai migliori The Cure (soprattutto nella scelta di certe melodie di chitarra), ma per questo aspetto, nessuno potrà giudicarli in maniera negativa. Appoggio la tesi dei fans che li vedono come una delle migliori creature del post / rock internazionale. Oggi, voglio elogiare, una formazione che davvero ha saputo crearsi un impero personale all'interno della scena. Emozionali!
Contatti: facebook.com/godiaa - superadmusic.com/god/?time=25042013
TRACKLISTING: The Last March, Calistoga, Reverse World, Transmissions, Weightless, Exit Dream, Signal Rays, Autumn Song, Spiral Code, Strange Steps, Red Moon Lagoon, Light Years from Home.