"Notte" dipinge soundscapes morbidi, eterei e di una fragilità a tratti struggente, adatti ad essere ascoltati e contemplati in momenti di totale solitudine e raccoglimento. L'aspetto decisivo nella musica dei LA FANTASIMA è la tematizzazione delle atmosfere acustiche in quanto tali. Per il trio romano il post rock strumentale è come un vasto terreno di genesi su cui far maturare le proprie idee toccanti e brumose, ma rappresenta anche un sentiero da percorrere per trovare una buona vetrina tra i tanti bravi songwriter del genere. I cinque brani in scaletta scorrono bene, nonostante non ci sia nulla di sconvolgente nell'utilizzo dei contenuti: un minimalismo che si svela già nell'incipit del disco. Dal songwriting dei Nostri scaturiscono filmati circolari e ipnotici, nei quali le visioni sognanti prendono il sopravvento in tutte le loro sfumature. Solo la conclusiva "Sino al Mattino" ci regala delle fughe distorte e doomeggianti. L'incedere, ora crepuscolare, ora magnetico, scava nel freddo buio della notte mettendo comunque in primo piano delle valide qualità compositive. Tutto sommato non mi pare poco, manca solo un po' di originalità. "Dea Mia" (feat Peter Verwimp aka Ashtoreth) e "Amante Silente", a mio avviso i pezzi più riusciti.
Contatti:
hellbonesrecords.bandcamp.com/album/la-fantasima-notte
facebook.com/Lafantasima
Songs:
Notte, Placida Musa, Dea Mia (special guest Ashtoreth), Amante Silente, Sino al Mattino
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Notte, Placida Musa, Dea Mia (special guest Ashtoreth), Amante Silente, Sino al Mattino