A PRESCINDERE DAI GUSTI MUSICALI CHE OGNUNO DI NOI PUO' AVERE O MENO, I ROMAGNOLI VOID OF SLEEP MERITANO ATTENZIONE, RISPETTO E STIMA, ANCHE PERCHE' APPARTENGONO A QUELLA SCHIERA DI GRUPPI ITALIANI CHE STANNO DANDO UN VOLTO NUOVO ALLA NOSTRA SCENA METAL. PERCIO' NON POTEVO ASSOLUTAMENTE FARMI SFUGGIRE L'OCCASIONE DI INTERVISTARLI PER LA SECONDA VOLTA. MARCO "GALE" GALEOTTI CI PARLA DI "NEW WORLD ORDER", IL SECONDO ALBUM IN STUDIO CONFEZIONATO DALLA AURAL MUSIC.
1. Ciao Marco. Un piacere ritrovarti. Prima di iniziare con l'intervista vorrei chiederti come vanno le cose in questo periodo della tua vita...
- Ciao Christian! Grazie mille per l'intervista e per il tuo supporto costante. In questo momento sono eccitato per l'uscita del nuovo disco, ed anche parecchio impegnato con la promozione, c'è sempre un gran da fare tra interviste, merchandise, cercare date... Il tempo libero non è molto. Comunque tutto bene, grazie!
2. "New World Order" è, senza dubbio, un lavoro più eclettico e meno prevedibile. Su quali criteri vi siete basati per scegliere le canzoni da inserire nel nuovo disco?
- Sì, è un album un po' complesso, estremamente vario e sicuramente non immediato. Non ci sono stati dei criteri da seguire, abbiamo iniziato a comporre il materiale del nuovo disco un paio di anni fa, poi è venuta fuori l'idea del concept, quindi diciamo che ci siamo lasciati guidare da quello che veniva fuori. Il grosso del lavoro però è stato fatto dallo scorso settembre a maggio.
3. Oltre alle sette tracce pubblicate, ce ne sono delle altre rimaste in sospeso o tenute da parte per una futura release dei Void of Sleep?
- Il primo pezzo che abbiamo composto dopo "Tales" è un pezzo di 9 minuti che ora come ora ricordo vagamente, ecco, quello è l'unico che è rimasto fuori da N.W.O. Non eravamo soddisfatti e lo abbiamo abbandonato, però c'erano un paio di idee interessanti che potremmo anche riprendere in futuro, chissà.
4. Pensi sia stato più difficile comporre un album come "New World Order" dopo il bellissimo debutto "Tales Between Reality and Madness" del 2013?
- Sì, penso che, almeno da parte mia, ci fosse un po' d'ansia da prestazione dopo "TBRAM". L'album è piaciuto molto, a livello di critica è stato semplicemente incredibile come è stato accolto, quindi quando ti vai a misurare con un confronto simile il pensiero che sarà difficile ripetersi c'è, è innegabile. E ti dirò che io stesso fino a qualche mese fa non ero convintissimo di "New World Order", nel senso che mi sembrava un buon lavoro ma non ero sicuro fosse all'altezza di Tales, poi dopo che lo abbiamo registrato e l'ho ascoltato per bene, come va ascoltato un concept album, tutto di seguito, varie volte, ho capito che abbiamo fatto un gran bel lavoro. Ora sono estremamente soddisfatto e penso che sia addirittura superiore al debutto.
5. Immagino non sia stato facile ripartire da zero dopo il furto della vostra strumentazione subito a Roma. Come è andata a finire quella brutta vicenda?
- E' doloroso pensare a quella vicenda, diciamo che l'ho metabolizzata ma quando ci penso mi brucia ancora parecchio. C'è stato un crowdfunding. Vorrei dire ancora grazie a tutti quelli che hanno acquistato qualcosa per darci una mano ma non è stato proprio un successo. Togliendo le spese per la stampa dello split con i Nero di Marte e le spese di spedizione è rimasto un gruzzoletto che è stato diviso tra noi 8 in base alla cifra che avevamo perso, sempre meglio di niente sia chiaro, ma se vuoi proprio sapere quello che abbiamo tirato su posso dirti che abbiamo recuperato circa il 15 per cento del valore di quello che ci è stato rubato.
6. Torniamo alla musica: Come sono nati i nuovi pezzi dei Void of Sleep? Avete seguito uno schema preciso, oppure vi siete lasciati trascinare dal mood del momento?
- No nessuno schema preciso, un paio di pezzi sono stati portati da Burdo già strutturati anche se poi insieme abbiamo cambiato un po' di cose, agiunto, tagliato e arrangiato. Altri pezzi sono nati da piccole jam, alcuni riff li ho fatti direttamente in sala prove insieme ad Allo mentre cazzeggiavamo e sono diventati magari la struttura portante di un paio di pezzi, a volte Paso ha messo a posto alcune cose da solo partendo dalla prove precedenti e ci ha presentato delle modifiche alle strutture. La genesi di un pezzo dei VoS non è sempre la stessa, anzi, e a volte può durare mesi, altre due prove.
7. Sono rimasto molto colpito dall'artwork di copertina e naturalmente dal titolo del lavoro ("New World Order"). In questi ultimi anni, si è fatto un gran parlare dei così detti "Illuminati" e in molti continuano a domandarsi chi sono realmente e come agiscono. Immagino il vostro titolo si riferisca a tutto ciò. Personalmente sono convinto che siamo vittime di una cospirazione universale orchestrata da questo gruppo di individui estremamente potenti e influenti. Tu cosa hai da dirmi?
- Ovviamente nemmeno noi sappiamo chi sono, ma come giustamente hai detto tu, negli ultimi anni si è sentito spesso parlare di questo fatidico Nuovo Ordine Mondiale, da parte di personaggi influenti, capi di stato e uomini potenti. Noi crediamo che effettivamente questo messaggio che ci lanciano serva ad abituarci all'inevitabile andamento delle cose, cioè il male di molti per il bene di pochi. Guardandoci intorno ci è sembrato che questo concept potesse essere interessante al punto da scriverci questo disco. Ovviamente poi Burdo ha "condito" i testi di metafore, riferimenti epici e biblici ma comunque il succo rimane quello. Per quanto riguarda l'artwork il genio è di Simone Bertozzi, già fautore della copertina del nostro disco precedente.
8. Secondo il tuo punto di vista, quali sono gli elementi di "New World Order" che piaceranno agli ascoltatori?
- Dipende molto dal tipo di ascoltatore. Serve un orecchio eclettico per questo album. Il doomster potrà assolutamente apprezzare un paio di pezzi come "The Devil's Conjuration" oppure "Ordo ab Chao". Chi ascolta prog potrebbe amare "New World Order" e "Ending Theme" ma magari schifare le altre songs. Penso che chi proverà ad andare oltre agli schemi, oltre ai clichè, potrà apprezzare un album che ha dentro innumerevoli influenze che creano un sound veramente personale, quello che sono i Void of Sleep oggi.
9. Mi auguro che l'album possa regalarvi delle grandi soddisfazioni. Ve lo meritate!
- Grazie Christian, lo speriamo tutti. Ci abbiamo messo molto impegno, molte energie sia fisiche sia mentali per fare questo lavoro e non sono mancati nemmeno i momenti brutti, gli scazzi tra noi, le incomprensioni ma abbiamo cercato di riversare nella nostra musica tutto ciò che avevamo dentro.
10. Qualcosa da aggiungere? Grazie a te per l'intervista e in bocca al lupo per tutto.
- Grazie ancora per lo spazio che ci hai concesso, speriamo di vederci presto ad un nostro concerto, con te e con tutti i lettori!
1. Ciao Marco. Un piacere ritrovarti. Prima di iniziare con l'intervista vorrei chiederti come vanno le cose in questo periodo della tua vita...
- Ciao Christian! Grazie mille per l'intervista e per il tuo supporto costante. In questo momento sono eccitato per l'uscita del nuovo disco, ed anche parecchio impegnato con la promozione, c'è sempre un gran da fare tra interviste, merchandise, cercare date... Il tempo libero non è molto. Comunque tutto bene, grazie!
2. "New World Order" è, senza dubbio, un lavoro più eclettico e meno prevedibile. Su quali criteri vi siete basati per scegliere le canzoni da inserire nel nuovo disco?
- Sì, è un album un po' complesso, estremamente vario e sicuramente non immediato. Non ci sono stati dei criteri da seguire, abbiamo iniziato a comporre il materiale del nuovo disco un paio di anni fa, poi è venuta fuori l'idea del concept, quindi diciamo che ci siamo lasciati guidare da quello che veniva fuori. Il grosso del lavoro però è stato fatto dallo scorso settembre a maggio.
3. Oltre alle sette tracce pubblicate, ce ne sono delle altre rimaste in sospeso o tenute da parte per una futura release dei Void of Sleep?
- Il primo pezzo che abbiamo composto dopo "Tales" è un pezzo di 9 minuti che ora come ora ricordo vagamente, ecco, quello è l'unico che è rimasto fuori da N.W.O. Non eravamo soddisfatti e lo abbiamo abbandonato, però c'erano un paio di idee interessanti che potremmo anche riprendere in futuro, chissà.
4. Pensi sia stato più difficile comporre un album come "New World Order" dopo il bellissimo debutto "Tales Between Reality and Madness" del 2013?
- Sì, penso che, almeno da parte mia, ci fosse un po' d'ansia da prestazione dopo "TBRAM". L'album è piaciuto molto, a livello di critica è stato semplicemente incredibile come è stato accolto, quindi quando ti vai a misurare con un confronto simile il pensiero che sarà difficile ripetersi c'è, è innegabile. E ti dirò che io stesso fino a qualche mese fa non ero convintissimo di "New World Order", nel senso che mi sembrava un buon lavoro ma non ero sicuro fosse all'altezza di Tales, poi dopo che lo abbiamo registrato e l'ho ascoltato per bene, come va ascoltato un concept album, tutto di seguito, varie volte, ho capito che abbiamo fatto un gran bel lavoro. Ora sono estremamente soddisfatto e penso che sia addirittura superiore al debutto.
5. Immagino non sia stato facile ripartire da zero dopo il furto della vostra strumentazione subito a Roma. Come è andata a finire quella brutta vicenda?
- E' doloroso pensare a quella vicenda, diciamo che l'ho metabolizzata ma quando ci penso mi brucia ancora parecchio. C'è stato un crowdfunding. Vorrei dire ancora grazie a tutti quelli che hanno acquistato qualcosa per darci una mano ma non è stato proprio un successo. Togliendo le spese per la stampa dello split con i Nero di Marte e le spese di spedizione è rimasto un gruzzoletto che è stato diviso tra noi 8 in base alla cifra che avevamo perso, sempre meglio di niente sia chiaro, ma se vuoi proprio sapere quello che abbiamo tirato su posso dirti che abbiamo recuperato circa il 15 per cento del valore di quello che ci è stato rubato.
6. Torniamo alla musica: Come sono nati i nuovi pezzi dei Void of Sleep? Avete seguito uno schema preciso, oppure vi siete lasciati trascinare dal mood del momento?
- No nessuno schema preciso, un paio di pezzi sono stati portati da Burdo già strutturati anche se poi insieme abbiamo cambiato un po' di cose, agiunto, tagliato e arrangiato. Altri pezzi sono nati da piccole jam, alcuni riff li ho fatti direttamente in sala prove insieme ad Allo mentre cazzeggiavamo e sono diventati magari la struttura portante di un paio di pezzi, a volte Paso ha messo a posto alcune cose da solo partendo dalla prove precedenti e ci ha presentato delle modifiche alle strutture. La genesi di un pezzo dei VoS non è sempre la stessa, anzi, e a volte può durare mesi, altre due prove.
7. Sono rimasto molto colpito dall'artwork di copertina e naturalmente dal titolo del lavoro ("New World Order"). In questi ultimi anni, si è fatto un gran parlare dei così detti "Illuminati" e in molti continuano a domandarsi chi sono realmente e come agiscono. Immagino il vostro titolo si riferisca a tutto ciò. Personalmente sono convinto che siamo vittime di una cospirazione universale orchestrata da questo gruppo di individui estremamente potenti e influenti. Tu cosa hai da dirmi?
- Ovviamente nemmeno noi sappiamo chi sono, ma come giustamente hai detto tu, negli ultimi anni si è sentito spesso parlare di questo fatidico Nuovo Ordine Mondiale, da parte di personaggi influenti, capi di stato e uomini potenti. Noi crediamo che effettivamente questo messaggio che ci lanciano serva ad abituarci all'inevitabile andamento delle cose, cioè il male di molti per il bene di pochi. Guardandoci intorno ci è sembrato che questo concept potesse essere interessante al punto da scriverci questo disco. Ovviamente poi Burdo ha "condito" i testi di metafore, riferimenti epici e biblici ma comunque il succo rimane quello. Per quanto riguarda l'artwork il genio è di Simone Bertozzi, già fautore della copertina del nostro disco precedente.
8. Secondo il tuo punto di vista, quali sono gli elementi di "New World Order" che piaceranno agli ascoltatori?
- Dipende molto dal tipo di ascoltatore. Serve un orecchio eclettico per questo album. Il doomster potrà assolutamente apprezzare un paio di pezzi come "The Devil's Conjuration" oppure "Ordo ab Chao". Chi ascolta prog potrebbe amare "New World Order" e "Ending Theme" ma magari schifare le altre songs. Penso che chi proverà ad andare oltre agli schemi, oltre ai clichè, potrà apprezzare un album che ha dentro innumerevoli influenze che creano un sound veramente personale, quello che sono i Void of Sleep oggi.
9. Mi auguro che l'album possa regalarvi delle grandi soddisfazioni. Ve lo meritate!
- Grazie Christian, lo speriamo tutti. Ci abbiamo messo molto impegno, molte energie sia fisiche sia mentali per fare questo lavoro e non sono mancati nemmeno i momenti brutti, gli scazzi tra noi, le incomprensioni ma abbiamo cercato di riversare nella nostra musica tutto ciò che avevamo dentro.
10. Qualcosa da aggiungere? Grazie a te per l'intervista e in bocca al lupo per tutto.
- Grazie ancora per lo spazio che ci hai concesso, speriamo di vederci presto ad un nostro concerto, con te e con tutti i lettori!
CONTATTI:
facebook.com/Voidofsleep
auralmusic.com
VOID OF SLEEP line-up:
Gale - Chitarra, Chorus
Allo - Batteria
Paso - Basso
Burdo - Voce, Chitarra
RECENSIONE:
VOID OF SLEEP "New World Order" 2015 - Aural Music