martedì 1 maggio 2018

Recensione: AURA NOIR "Aura Noire"
2018 - Indie Recordings




Dalla Norvegia arriva una ventata gelida che porta con se un album che ha il potere di suonare maligno, diretto e tormentoso, toccando note capaci di tornare indietro nel tempo. Gli AURA NOIR se ne fregano di tutto e di tutti, continuando a proporre quello che piace a loro, né più né meno. Coerenti con se stessi in primis (!), assoluto distacco nei confronti del music business odierno, e un'attitudine assolutamente "no compromise". Il sound del nuovo disco è una via di mezzo tra il black/thrash metal degli '80 e quello di inizi '90, con l'aggiunta di una grande energia, derivata da un'attività live degna di nota. Questo "Aura Noire" suona decisamente old-school e non rinuncia mai all'atmosfera, garantita da un riffing che racchiude l'essenza della ferocia primigenia per cui gli Aura Noir sono diventati celebri. L'ennesima conferma per una delle migliori metal band dell'underground. Non rimarrete delusi.

Contatti: 
auranoir.bandcamp.com/album/aura-noire
facebook.com/auranoirofficial 

TRACKLIST: Dark Lung of the Storm, Grave Dweller, Hell's Lost Chambers, The Obscuration, Demoniac Flow, Shades Ablaze, Mordant Wind, Cold Bone Grasp, Outro