GLI INFRACTION, DA POCO TORNATI SULLE SCENE CON "POSTHUMOUS RELEASE", SONO PRONTI A SCARAVENTARE IL VOSTRO CORPO CONTRO UN MURO DI CEMENTO ARMATO. IL LORO GRINDCORE NON LASCIA SCAMPO. E' ARRIVATO IL MOMENTO DI CONOSCERE MEGLIO QUESTA GIOVANE E PROMETTENTE BAND SVEDESE.
1. "Posthumous Release" è un lavoro davvero implacabile, ecco perché ha destato stupore tra i fan del grindcore. L'intenzione era di recuperare e ricreare certe atmosfere del passato ma con un approccio moderno? Dove e con chi lo avete registrato?
- Abbiamo iniziato a registrare nel 2014 con William Blackmon (batterista dei Gadget), lui ha uno studio nella nostra città natale, denominato The Overlook. Fin dagli inizi siamo stati immersi in un continuo processo di scrittura, un processo di crescita ed evoluzione del tutto naturale. Ai tempi avevamo scritto 11 tracce per "Posthumous Release", canzoni che poi sono state ampliate perché il sound della band si è evoluto nel corso del tempo. In questo modo siamo riusciti ad assestare il nostro materiale e il nostro sound. "Posthumous Release" è stato completato dopo un lungo periodo di lavoro. In altre parole, è una sorta di compilation EP.
2. Sono trascorsi due anni da quando gli Infraction pubblicarono "Samtidsenlig mentalitet/Hundraårscykeln". Mi piacerebbe sapere come avete affrontato il processo di scrittura per questo nuovo EP.
- In realtà entrambe le releases sono il frutto delle stesse sessioni di registrazione.
3. Quali sensazioni si provano quando si compongono canzoni brevi e così furiose?
- Pensiamo sia una cosa importante avere canzoni di varia lunghezza e con contenuti dinamici. Non è importante quanto sia lunga una canzone, l'importante è che sia fatta bene.
4. Nel grindcore si utilizzano testi diretti e sinceri, abbinati alla ferocia della musica. C'è qualcosa di diverso nei contenuti lirici di "Posthumous Release"?
- Molto spesso i testi degli Infraction si basano su questioni serie che riguardano l'umanità profanata, e tutto il materiale viene elaborato in una chiave prettamente astratta.
5. Vi sentite influenzati da generi come il metal e il punk, nella loro forma più pura? Nelle vostre canzoni ho ascoltato alcuni passaggi che ricordano i Gadget e gli Ulcerate. Sei d'accordo con me?
- I Gadget, essendo dei veterani nella nostra città natale, sono una grande influenza. Altri che ci influenzano molto sono Abandon, i Mayhem degli anni '00, Arvo Pärt... per citarne alcuni.
6. Grazie per il vostro tempo e spero che i ragazzi italiani possano vedere presto un vostro live. Altro da aggiungere per i seguaci del grindcore? Vi auguro il meglio!
- Ci piacerebbe suonare in Italia. Grazie a te per averci intervistato. Keep fucking supporting metal.
CONTATTI:
infraction026.bandcamp.com/posthumous-release
facebook.com/infraction026
INFRACTION line-up:
Oskar - Basso
Torbjörn - Batteria
Karl - Chitarra
Johan - Voce
Olle - Chitarra
RECENSIONE:
INFRACTION "Posthumous Release" 2018 - Autoproduzione
1. "Posthumous Release" è un lavoro davvero implacabile, ecco perché ha destato stupore tra i fan del grindcore. L'intenzione era di recuperare e ricreare certe atmosfere del passato ma con un approccio moderno? Dove e con chi lo avete registrato?
- Abbiamo iniziato a registrare nel 2014 con William Blackmon (batterista dei Gadget), lui ha uno studio nella nostra città natale, denominato The Overlook. Fin dagli inizi siamo stati immersi in un continuo processo di scrittura, un processo di crescita ed evoluzione del tutto naturale. Ai tempi avevamo scritto 11 tracce per "Posthumous Release", canzoni che poi sono state ampliate perché il sound della band si è evoluto nel corso del tempo. In questo modo siamo riusciti ad assestare il nostro materiale e il nostro sound. "Posthumous Release" è stato completato dopo un lungo periodo di lavoro. In altre parole, è una sorta di compilation EP.
2. Sono trascorsi due anni da quando gli Infraction pubblicarono "Samtidsenlig mentalitet/Hundraårscykeln". Mi piacerebbe sapere come avete affrontato il processo di scrittura per questo nuovo EP.
- In realtà entrambe le releases sono il frutto delle stesse sessioni di registrazione.
3. Quali sensazioni si provano quando si compongono canzoni brevi e così furiose?
- Pensiamo sia una cosa importante avere canzoni di varia lunghezza e con contenuti dinamici. Non è importante quanto sia lunga una canzone, l'importante è che sia fatta bene.
4. Nel grindcore si utilizzano testi diretti e sinceri, abbinati alla ferocia della musica. C'è qualcosa di diverso nei contenuti lirici di "Posthumous Release"?
- Molto spesso i testi degli Infraction si basano su questioni serie che riguardano l'umanità profanata, e tutto il materiale viene elaborato in una chiave prettamente astratta.
5. Vi sentite influenzati da generi come il metal e il punk, nella loro forma più pura? Nelle vostre canzoni ho ascoltato alcuni passaggi che ricordano i Gadget e gli Ulcerate. Sei d'accordo con me?
- I Gadget, essendo dei veterani nella nostra città natale, sono una grande influenza. Altri che ci influenzano molto sono Abandon, i Mayhem degli anni '00, Arvo Pärt... per citarne alcuni.
6. Grazie per il vostro tempo e spero che i ragazzi italiani possano vedere presto un vostro live. Altro da aggiungere per i seguaci del grindcore? Vi auguro il meglio!
- Ci piacerebbe suonare in Italia. Grazie a te per averci intervistato. Keep fucking supporting metal.
CONTATTI:
infraction026.bandcamp.com/posthumous-release
facebook.com/infraction026
INFRACTION line-up:
Oskar - Basso
Torbjörn - Batteria
Karl - Chitarra
Johan - Voce
Olle - Chitarra
RECENSIONE:
INFRACTION "Posthumous Release" 2018 - Autoproduzione