sabato 28 gennaio 2017

Recensione: HOUR OF PENANCE "Cast the First Stone"
2017 - Prosthetic Records




Un'altra dimostrazione di Potenza, un'altra dimostrazione di Superiorità! Era chiaro già dal principio che il settimo album degli HOUR OF PENANCE sarebbe stato eccezionale. La band romana ha saputo mantenere uno stile unico basato su delle composizioni altamente tecniche e articolate, con riff espressivi e numerosi cambi di tempo. A percuotere le pelli troviamo Davide "the Bomber" Billia, conosciuto per la sua attività in formazioni quali Antropofagus, Beheaded, Septycal Gorge... "Cast the First Stone" presenta scenari dall'atmosfera epica e leggendaria, scagliati con grande precisione. Esemplari le elevate prestazioni di questi stimati musicisti. Tutte le nove tracce, se confrontate attentamente, mostrano delle varietà interessanti su un minutaggio considerevole (più o meno quattro minuti), nello standard del death metal. Il nuovo disco potrà permettere agli Hour of Penance di mantenere stabile la propria posizione nell'ambiente delle sonorità estreme. Non è ciò che si fa di tanto in tanto che conta, ma le azioni costanti, quelle che perdurano negli anni. Sappiate che, oggi si possono accumulare tante "valide" idee, bisogna solo avere la capacità di saperle sviluppare, organizzare. "Cast the First Stone" è un ritorno di caratura e, si fa notare per la sua smisurata maestosità. L'altro lato positivo è che la produzione è chiara ed energica. A differenza di altre entità del genere, la Natura audace dei Nostri fa la differenza, sempre e comunque.

Contatti: 

hourofpenance.bandcamp.com/cast-the-first-stone
hourofpenance.net
facebook.com/hourofpenance

TRACKLIST: XXI Century Imperial Crusade, Cast the First Stone, Burning Bright, Iron Fist, The Chains of Misdeed, Horn of Flies, Shroud of Ashes, Wall of Cohorts, Damnatio Memoriae