venerdì 8 agosto 2014

Intervista: MORBO - "CIO' CHE NON TI UCCIDE TI RENDE PIU' FORTE"






I MORBO FANNO PARTE DELLO ZOCCOLO DURO DELL'UNDERGROUND NOSTRANO, QUELLO CHE NON CEDE A NESSUN TIPO DI COMPROMESSO. I NOSTRI, SOLIDI DI UNA BUONA ESPERIENZA ACCUMULATA NEGLI ANNI NON HANNO NULLA DA INVIDIARE A DIVERSI NOMI BLASONATI DELLA SCENA DEL DEATH METAL. CONOSCIAMOLI MEGLIO IN QUESTA INTERVISTA PER SON OF FLIES WEBZINE. RINGRAZIO ANDREA E MIRKO PER AVER RISPOSTO ALLE MIE DOMANDE.

1. Ciao Andrea. Che ne dici se iniziamo con una breve biografia dei MORBO? I componenti coinvolti in questa band sono impegnati in altri progetti? Personalmente sono solo a conoscenza della tua militanza nei Corpsefucking Art...

Andrea: I Morbo nascono cinque anni fa, io e Antonio Poletti (primi Novembre, Ghouls) ci conosciamo da venti anni e non ci eravamo mai cimentati in un progetto musicale insieme, l'idea di fondo era quella di suonare death metal come si faceva una volta, con il solo intento di divertirci, senza nessuna pretesa. Da li a breve contattai un altro amico di data, Mirko Scarpa (VII Arcano), con lui già avevo suonato in un altro progetto tanti anni fa, per la voce pensai subito a lui, non doveva essere un Corpsefucking Art 2. Poi si sono uniti Giorgio (al basso) e David (alla batteria) da Palermo, loro sono dei grandi amici, persone e musicisti veramente appassionati della musica estrema, i loro vari progetti sono tutti eccellenti, Haemophagus, Undead Creep credo bastino per dare un'idea del loro bagaglio culturale. Da questo connubio nacque il demo “Eternal City of the Dead, in prima battuta stampato in cassetta dall'americana Dark Descent, e successivamente ristampato in 7” dalla norvegese No Poser Please!. Ci fu un grande riscontro che noi non ci aspettavamo minimamente, ci rendevamo conto che il progettino si avviava ad essere un gruppo vero e proprio. Da li a breve iniziammo a scrivere materiale per un full length, anche se in quel periodo Antonio fu costretto a lasciare il progetto per vari problemi personali, quindi Giorgio, che in primis è un chitarrista, prese a suonare anche le parti della seconda chitarra. Durante la stesura del materiale nuovo arrivarono varie offerte da etichette e si riuscì anche a fare il primo live in assoluto all'Inferno Fest su ad Oslo.

2. "Addiction to Musickal Dissection" è stato pubblicato da poco dalla Memento Mori, a te dunque la totale libertà di presentarlo al meglio per i lettori di Son of Flies webzine.

Andrea: Abbiamo lavorato circa un anno per la stesura dell'album, io e Giorgio ci siamo occupati della scrittura dei pezzi, Mirko dei testi. Le registrazioni sono avvenute in tre studi differenti, la voce ad Oslo, le parti della mia chitarra a Roma e il resto a Palermo. Il sound generale di Addiction è una vera e propria operazione di recupero della vera essenza di un genere un po' alla deriva, suona marcio e irriverente verso tutte queste produzioni patinate di oggi, ma allo stesso tempo non è una mera fotocopia di un qualsiasi gruppo death metal anni 90, ma scava direttamente dalla malattia di una società decadente.

3. Capita spesso che il debutto di una band, oltre ad essere di notevole importanza è anche quello che vede fondere al meglio istinto e spontaneità, nelle giuste dosi. Che ne pensi al riguardo?

Andrea: Assolutamente in linea con quello che ho sempre pensato, non a caso sono sempre alla ricerca di demo, li c'è la vera essenza di una band. In questo periodo vanno per la maggiore ristampe e raccolte di materiale datato, il primo approccio risulta sempre quello più viscerale e spontaneo.

4. Ora che "Addiction to Musickal Dissection" è già uscito, potresti spiegarmi l'esatto significato del titolo dell'album?

Andrea: Il titolo si riferisce proprio al death metal, a quello che dovrebbe essere, alla sua vera natura. Una dissezione della musica, uno scardinare i riferimenti universali del concetto di canzone, contro le mode e i cliché. Allo stesso tempo è parte integrante del nostro vivere in un mondo dismesso e corrotto, una decomposizione materiale e spirituale che alimenta la nostra vena espressiva.



5. Come si è svolta la produzione dell'intero disco?

Mirko: Il tutto e' avvenuto molto spontaneamente, abbiamo tutti lavorato, seppur a distanza, con lo stesso coinvolgimento e attitudine verso le canzoni, dunque man mano che il processo compositivo si avvicinava al termine, avevamo gia' bene in mente come il disco avrebbe dovuto suonare. Le chitarre hanno ''trovato'' il proprio suono quasi all'istante ed anche per la batteria si puo' dire lo stesso... Ecco perche' il tutto e' uscito molto organico, pesante e delineato, dove gli strumenti (e la voce) interagiscono senza interferire tra loro, creando il giusto malgama che desideravamo.

6. La musica dei Morbo attinge linfa dall'old school death metal... Quali sono stati i vostri punti di riferimento? Quali le band che vi hanno influenzato maggiormente, parlando di songwriting?

Mirko: Il modo in cui vediamo noi il death metal si accosta spesso ai grandi generi musicali, quelli per cosi' dire classici come il blues ad esempio, dove il musicista non ricerca a tutti i costi di ostentare originalita', tecnica fine a stssa o idee rivoluzionarie, ma piuttosto il feeling e la ''forma-canzone'' hanno in se per se molto piu' valore. Avere dei riff che ti spaccano la testa, un messaggio che si sposa naturalmente con il genere proposto ed un attitudine del tutto passionale e' cio' che ci interessa. Laciamo le 900 note al minuto e i cosiddetti ''blast-beats'' a chi suona per fare i compitini a casa, con tanta puzza sotto al naso e feeling nullo, nonche' un background musicale di patetica impronta accademica. Premettendo che ascoltiamo generi musicali disparati tra loro, le nostre muse rimangono coloro che hanno fatto grande il genere, da Possessed a Nihilist/Entombed, Morbid Angel, Repulsion, Autopsy e Sadistic Intent per citarne una manciata. Riguardo la stesura dei brani dunque, le influenze possono scaturire da diversi fattori. Piu' di un testo per dire, e' nato in solitudine e concentrazione totale durante lo scorso inverno norvegese, con i Tangerine Dream come tappeto di sottofondo.

7. Progetti per il futuro? Grazie per l'intervista.

Mirko: Nonostante le difficolta' a causa della distanza tra i vari membri del gruppo, vorremmo assestare una serie di date live, non appena sara' uscita la versione LP del disco ad agosto. Stiamo gia' considerando l'idea per un eventuale split 7'' e conseguente secondo album. Chi vivra' vedra' !! Grazie mille per l'interesse nei Morbo e per l'intervista.



CONTATTI: facebook.com/morbodeathmetal - corpsefart@libero.it


MORBO line-up:

Mirko - Voce
Andrea - Chitarra
Giorgio - Chitarra, Basso
David - Batteria

RECENSIONE:
MORBO "Addiction to Musickal Dissection" CD 2014 - memento mori