martedì 1 luglio 2014
Intervista: THE FRANCESCO FONTE BAND - TRA FINZIONE E REALTA'
FRANCESCO E' UN CANTAUTORE DI ORIGINI SALENTINE ED E' IL FONDATORE DELLA CREATURA THE FRANCESCO FONTE BAND. UN ARTISTA CHE USA LA TESTA IN MODO GIUSTO, CHE SI FA TRASCINARE DAL CUORE, UN MUSICISTA DI QUELLI AUTENTICI, VISCERALI, APPASSIONATI... UN UOMO CHE HA LOTTATO DURO PER TUTTO CIO' IN CUI CREDE. LA SUA MUSICA RISPECCHIA A PIENO LA SUA ANIMA. NON IGNORATE IL SUO PERCORSO ARTISTICO PERCHE' HA MOLTO DA OFFRIRE SUL PIANO EMOZIONALE. UN APPLAUSO VA ANCHE AI MUSICISTI CHE LO ACCOMPAGNANO IN QUESTO VIAGGIO: IL BATTERISTA WAYNE CASSERLY ED IL NUOVO BASSISTA DOUGLAS WHEELER. CON PIACERE LASCIO A LUI LA PAROLA...
1. Ciao Francesco. Puoi darci qualche breve cenno di biografia dei THE FRANCESCO FONTE BAND? So che attualmente è entrato in pianta stabile un nuovo bassista...
- Ciao Christian, da tempo il bassista cambiava per cause esterne al progetto, fino a quando Douglas Wheeler ha impugnato il manico del suo basso senza nessuna esitazione e dubbio riguardo il futuro della band. Dopo Blue Omens (debut album con Roy Key al basso) nel Novembre del 2013 Arousal Addiction è stato "scagliato" da me personalmente online, quasi all'insaputa di Wayne e Douglas. Stavamo ancora lavorando su quelle registrazioni quando mi sono reso conto che la band si stava evolvendo
a dismisura, registrare un album intero sarebbe stato saltare una parte dell'evoluzione. Quest'anno 2014 abbiamo quasi concluso i live dedicati alla promozione di Arousal Addiction e proprio oggi un'altra proposta per un tour europeo da parte di un'agenzia. Nel mentre stiamo registrando...
2. Quanto è stato difficile per te partire dal Sud Italia (precisamente dal Salento) tanti anni fa per cercare di seguire la tua strada personale intraprendendo così una direzione artistica nella città di Londra? Ti ha aiutato il bagaglio culturale e la gavetta che avevi già affrontato nella tua Nazione d'origine? Conoscendoti di persona so che non ami scendere a compromessi...
- Nessuna difficoltà nel partire, la curiosità, la voglia di capire, di crescere in un mondo dove tutto viene posto in maniera da risultare irraggiungibile come viaggiare... incontrare gente, nuove culture mi ha fatto capire che le differenze sono tante e poche. Le persone cambiano a seconda di quello che gli viene insegnato e dall'ambiente che gli sta intorno. Con questo non voglio insinuare che l'essere umano non abbia una propria personalità, ma anzi, che fondamentalmente abbiamo tutti una personalità che poi viene modellata e a volte annientata da "sistemi" che incanalano le nostre energie a favore degli stessi. La mia difficoltà è stata ed è ancora oggi continuare a crescere interiormente e quindi non recedere, fare in modo di non cadere in canali che non mi appartengono. L'unica difficoltà è stata capire, che è un processo che non finirà mai e non importa dove sei, qualcuno potrebbe rubare a te stesso in qualsiasi luogo, in qualsiasi istante e perciò terminare la tua ricerca e crescita interiore.
3. Iniziamo approfondendo questo nuovo capitolo dei The Francesco Fonte Band, intitolato "Arousal Addiction". Quali sono le principali differenze con il precedente CD "Blue Omens" del 2011? Come si è evoluto il vostro sound?
- Abbiamo registrato Blue Omens live nello studio e abbiamo interpretato il tutto con dei suoni asciutti su dei pezzi che sarebbero potuti essere epici ed estremi, ma la scelta è stata di mantenere l'album sobrio per quanto abbiamo potuto. Arousal Addiction è un tunnel tra due ere, quella tra Blue Omens e l'era dell'estrema espressione di noi stessi che ancora deve arrivare... Ho usato dei beats elettronici mixandoli in maniera sperimentale quasi come per mandare un messaggio hai nostri ascoltatori dicendo che siamo in transito, stiamo viaggiando attraverso tutto per arrivare al risultato, di una lunga ricerca.
4. Perché il titolo "Arousal Addiction"? Ho come l'impressione che ci sia qualcosa di oscuro dietro di esso! Da cosa siamo assuefatti o dipendenti? Puoi approfondire il quadro generale del concept dell'EP?
- Quanto semplice, quanto complesso, siamo dipendenti e quasi annullati del tutto dalla tecnologia! Hai detto bene caro Christian 'qualcosa di oscuro'! Non sono contrario alla tecnologia o al progresso ma a mio avviso stiamo vivendo un periodo di regressione dovuto al sopravvento del virtuale sulla realtà. Questo non è progresso, questo e' annientamento delle comunità, delle tradizioni, delle culture, dei movimenti (quelli veri) ci siamo addormentati in un sogno (incubo) di massa. Dove sono le manifestazioni per strada per i nostri diritti? Eppure di abusi, problemi sociali, sfruttamenti, ingiustizie, guerre... credo ci sia l'imbarazzo della scelta... la gente non scende più in piazza, piuttosto firma delle petizioni su "Fakebook" e poi si dimentica... Il popolo non ha più voce ci hanno annullati più di quanto non lo fossimo già! Arousal Addiction è ovviamente un titolo che ha del metaforico ma che esprime a pieno tutto ciò.
5. Le canzoni di "Arousal Addiction" hanno una struttura molto ermetica, un timbro fluttuante e stellare, sembra di essere avvolti dalle tempeste di un universo parallelo... Trasmettete Pathos... Era un vostro obiettivo quello di concepire delle tracce più emozionali?
- Decisamente si! Nella fantastica recensione che hai scritto su Blue Omens avevi definito noi e la nostra musica viscerale ed è la verità. Anche usando dei beats elettronici non avremmo mai permesso alla dinamica elettronica di annullare la nostra entità e natura. Abbiamo perciò voluto esprimere la nostra sensibilità all'innovazione e dimostrare la nostra apertura mentale e disponibilità nei confronti del progresso (quello innocuo e positivo). Gli universi paralleli non contrastano la nostra realtà ma sono parte di essa e la completano.
6. All'interno della vostra musica è possibile ascoltare molte influenze sonore differenti, che vanno dal post rock all'elettronica, per toccare territori più sperimentali legati alla psichedelia... Il flusso è davvero accattivante... Sei d'accordo con me?
- Veniamo da esperienze musicali che coincidono alla perfezione e quindi spaziare tra i vari generi ci viene molto naturale, spontaneo... come spontaneo e stato il nostro ritrovarsi nella stessa band. Quando siamo in studio registriamo sempre e facciamo delle vere e proprie jam sessions e quello che esce fuori è sorprendente, l'intesa che c'è tra noi va al di là delle nostre aspettative, diventa un vero e proprio rito e apertura telepatica ad uno sfogo univoco e perfetto: pura psichedelia!
7. Il vostro "Arousal Addiction" gode della tua produzione. E' stato difficile occuparti della registrazione dell'EP? C'è qualcosa che non ti ha soddisfatto al 100%? Puoi dirmi qualcosa al riguardo?
- Avrei voluto dedicare più tempo al nostro mastering, ma sopravvivere e continuare ad essere produttivi oggi significa anche combattere contro il tempo e a volte bisogna sorvolare sul perfezionismo, godersi i risultati in qualche modo... "sopravvivendo" a questa lotta.
8. Quanto è importante tenere un proprio e riconoscibile sound? Vi sentite legati a qualche band in particolare? Cerco di essere più chiaro: Ci sono gruppi che agli inizi hanno lasciato un segno indelebile nel vostro background... Quel qualcosa che vi ha spinti poi a seguire la vostra personale strada.
- Avere il proprio sound è avere una presenza ben definita e quindi più incisiva. Ciò che viene in mente a chi ci ha sentito in studio mentre improvvisiamo o nei live dove non abbiamo avuto limiti di tempo e abbiamo potuto dilungarci... sono in primis Led Zeppelin, Pink Floyd, The Cure, The Doors, NIN, QOTSA... questi gruppi sono una forte influenza in quello che facciamo e nella filosofia con cui affrontiamo i live. Personalmente non saprei chi nominare, perché sarebbero troppe le bands.
9. Devo dirti che è stato difficile per me dipingere la copertina del vostro EP, proprio perché leggendo i tuoi testi percepivo una chiara profondità che meritava di essere rappresentata in modo particolare. Ho cercato di ottenere qualcosa che potesse far riflettere i tuoi seguaci ed ascoltatori... Spero di esserci riuscito :)
- Ciò che hai dipinto e grandioso! Una connessione che va al di là di quello che comunemente viene chiamata arte, tu sei un grande Artista e lo dimostri volontariamente e involontariamente, come è giusto che sia un Artista che fa' Arte vera!
10. L'essere inseriti dalla maggior parte degli addetti ai lavori nel circuito post rock, vi rende piena giustizia?
- Non saprei... forse si... ma i circuiti non mi hanno mai inspirato. E' bene riconoscersi in qualcosa ma meglio non diventarne schiavi. Bisogna ammettere che non saprei come altro definirci per ora se non post rock. Molti non sanno ancora dove incastrarci, in quale genere musicale, anche per questo per noi non è facile trovare dei festivals o un'etichetta che non si basi solo ed esclusivamente su precisi circuiti musicali.
11. Cosa pensi stia uccidendo il mercato dell'Arte e quindi della Musica in generale? Questa è un'epoca stuprata dall'abuso del free download! ...Pensi ci possa essere ancora spazio per il supporto fisico in futuro (CD, LP, CASSETTE...)? Te lo chiedo anche perché voi siete una band che fa sacrifici non indifferenti per sopravvivere nel circuito underground, portando avanti una certa mentalità DO IT YOURSELF ! Autofinanziarsi tutto non è per niente facile.
- Siamo sempre alle solite, tutto il business uccide qualsiasi forma di espressione artistica che non rientri nel commerciale, perché non produce soldi e quindi non serve al mercato. Il supporto fisico non potrà tornare importante e fondamentale come una volta, siamo continuamente stuprati e abusati da manovre economiche in forme diverse! Fortunatamente alcuni riescono ancora ad essere abbastanza sobri da comprare alcuni gadgets, merchandise e qualsiasi forma fisica per dare un sospiro di sollievo economico alle bands, perché è l'unico vero modo per farlo. Molti non sanno che diverse bands e parliamo di musicisti validissimi, a volte si ritrovano a suonare gratis e a pagarsi i propri drinks in alcuni locali delle grosse città. Parlo di Città che godono della fama di vetrine da esposizione per contratti discografici stratosferici, che attenzione, non esistono più, se fai musica alternativa. Questo è quello che accade. I musicisti sono tutti diventati dei piccoli commercianti per poter tirare avanti, bisogna sapersi promuove e vendere gadgets, se vuoi continuare a fare musica. Fortunatamente è tornato di moda anche il vinile e le cassette. Ma tutto con incassi molto irrisori.
12. In cosa ti aiuta l'essere parte dell'universo spirituale e musicale?
- Mi aiuta nel continuare ad esistere e cercare di comunicarlo a chi in qualche modo si sforza di capire ed essere vicino ad una visione chiara della nostra realtà. Sono un cantautore che cerca la verità. Io voglio capire che sta succedendo intorno a noi tutti, la musica era l'unico modo per poter fare protesta e uscire fuori dagli schemi, forse lo è ancora. Nel dubbio io continuo a scrivere fino a quando sarò cosciente della merda che ci circonda, fino a quando il vento mi soffierà via... come tanti altri! Godo della libertà di pensiero e parola, cosa che sta diventando sempre più rara tra la gente. La maggior parte delle persone ora più di prima ha paura di esprimersi di "parlare"... Io lo faccio spesso tramite i miei testi anche se vengono definiti astratti, cerco di esprimermi in maniera poetica e metaforica perché voglio anche colorare il tutto con lo stimolare l'interpretazione di chi li ascolta o legge. La musica mi fa' sentire libero.
13. So che siete impegnati nella scrittura del nuovo album... Puoi anticiparci qualcosa? Come suonerà?
- Sarà un album epico per noi, questa volta non ci tratterremo nello sperimentare, vogliamo farci del male e vendere di meno di quanto abbiamo fatto fin ora! Mi viene da ridere a pensarci, perché non ce ne frega un cazzo di diventare famosi! Credo sia la formula migliore per fare della buona musica!
14. Ho notato una buona costante sul fronte live... Avete diviso il palco con nomi di tutto rispetto. Ci sono date in previsione per l'estate?
- Abbiamo alcune date in Inghilterra, l'idea era di fare un tour europeo quest'estate ma è saltato, perché ci siamo decisi troppo tardi e i pochi promoters che abbiamo contattato per delle singole date anche in Italia, ci hanno un po' ignorati, non mi vergogno a dirlo perché probabilmente sono cosciente del fatto che ora come ora se fai merda suoni dappertutto altrimenti devi sbatterti e cercare le situazioni giuste. Siamo già molto impegnati con le registrazioni ed un cenno negativo da parte di chiunque è un motivo valido per noi per fanculizzare la possibilità minima e dedicarci al nostro nuovo album.
15. Ti faccio un'ultima domanda: L'umanità è ormai colpita costantemente dal "Martello dei Malefici", si parla spesso di complotti, illuminati, società segrete... di menti deviate capaci di manovrarci come delle pedine sacrificabili. L'uomo è succube di un sistema finanziario basato sull'inganno e finché non riconoscerà in questo sistema la fonte di tutte le miserie che esso genera, ne diverrà sempre più schiavo. L’equilibrio dell’ecosistema che ci ospita è ormai ammalato... che opinione hai tu di tutto ciò?
- Avvolte è davvero sconcertante conoscere la verità e spesso ci si sente meglio ad ignorarla. Con quante persone si può affrontare questo discorso? Troppe poche ancora! Molti ridono al riguardo e credono che sia pura follia...incapaci di osservare obiettivamente come tutto sia alla luce del sole. La gente fa finta di non sapere e intanto ci stiamo facendo schiavizzare ed uccidere poco a poco. Ma va bene così! l'importante è non crederci, farsi succhiare via il cervello dallo smartphone, da i vari networks, diventando sempre più isolati l'uno dall'altro, mangiare quanto più possibile cibo GM e le medicine prenderle per qualsiasi doloretto, altrimenti ci sarà la più grossa crisi del secolo. In tutto ciò poi da non dimenticare di farsi un prestito per pagare le tasse e sopravvivere, altrimenti "le banche che ci governano" come fanno a campare?! Mi dilungherei per ore su questa domanda caro Christian. Ci facciamo soggiogare da chi è al potere anche con "ammirazione nei loro confronti" perché vorremmo essere al loro posto..tutti vorremmo essere ricchi e potenti, invece di andare contro questo devastante sistema lo sosteniamo. Forza e voce al popolo a noi che crediamo di essere il popolo, ma siamo solo degli schiavi accecati da una ricchezza che non esiste, dall'ingordigia ora vendutaci dagli schermi. Viviamo nel virtuale e crediamo di essere ricchi ma siamo poverissimi, dentro e fuori, ci stiamo dimenticando della realtà. Siamo i deboli!
16. Grazie Francesco. Grazie per questa interessante chiacchierata. Progetti futuri? Buona fortuna!
- Grazie a te Christian e' sempre un gran piacere! Per il futuro ci sono tante idee, video, tour, fondere sempre di più la nostra musica all'arte visiva. Buona fortuna a te Christian per la tua fantastica webzine e il tuo ritorno in studio e spero presto sui palchi con gli stellari Slumcult
CONTATTI:
thefrancescofonteband.bandcamp.com
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7soundcloud.com/thefrancescofonteband
THE FRANCESCO FONTE BAND line-up:
Francesco Fonte - Voce, Chitarra
Wayne Casserly - Batteria
Douglas Wheeler - Bsso
RECENSIONE:
THE FRANCESCO FONTE BAND "Arousal Addiction" EP 2013 - DIY