Pagine

lunedì 25 maggio 2020

NEW RISEN THRONE - "IL DECIMO SIGILLO"






GABRIELE PANCI (A.K.A. NEW RISEN THRONE) PUO' CONSIDERARSI UN VETERANO. IL SUO E' UN LUNGO VIAGGIO SONORO, GRAZIE AL QUALE IL COMPOSITORE ROMANO E' RIUSCITO A MATURARE UNA CRESCITA COSTANTE E IMPLACABILE, RIMANENDO SALDAMENTE LEGATO ALLE PROPRIE RADICI DRONE/DARK AMBIENT/INDUSTRIAL. "LONELINESS OF HIDDEN STRUCTURES", ALBUM DEL 2011, AVEVA RAPPRESENTATO UN ULTERIORE SALTO QUALITATIVO RISPETTO AI PRECEDENTI OTTIMI LAVORI, MA E' CON L'ULTIMA IMPONENTE OPERA INTITOLATA "THE OUTSIDE" CHE LO STORICO ARTISTA IN QUESTIONE SVELA UN'IDENTITA' CAPACE DI SFUGGIRE A DETERMINATE REGOLE PER AFFACCIARSI SU NUOVI SCENARI, IN CUI I SUONI POSSONO AVERE UN RESPIRO PIU' AMPIO, SUGGESTIVO E OSCURO (NON ESILIATO NEL SENSO STRETTO DEL TERMINE). UNA SCRITTURA PRATICAMENTE PERFETTA, IMPREZIOSITA DA UN PESO COMPOSITIVO SORPRENDENTE NELLA FORMA ESPRESSIVA, QUALCOSA DI ESTREMAMENTE UNICO E BEN DEFINITO NEL SUO GENERE. SONO ONORATO DI AVER AVUTO L'OPPORTUNITA' DI PARLARE DI LUI ALL'INTERNO DI SON OF FLIES WEBZINE, E DI ESSERE RIUSCITO A COINVOLGERE LA SUA CREATIVITA' AL MIO PROGETTO PITTORICO "EROSION" NEL 2018. BENVENTUTI NELLA SCONFINATA DIMENSIONE DI NEW RISEN THRONE.

Ciao Gabriele. Benvenuto su Son of Flies webzine. La prima domanda è d’obbligo: cosa ti ha spinto a seguire questa corrente musicale? Tanti anni che sei presente e attivo nella scena musicale, ma mi piacerebbe che tu presentassi (in breve) la creatura New Risen Throne, soprattutto per chi non ti conosce bene.

- Ciao Christian, grazie per il tuo invito, è un ottimo lavoro quello che stai facendo con Son of Flies. New Risen Throne è un progetto drone/dark ambient/industrial nato nel 2000 sulla falsariga delle produzioni di etichette come Cyclic Law o Cold Meat Industry, per nominarne alcune. I primi lavori sono stati pubblicati tra il 2003 e il 2005 in cd-r da piccole etichette dal roster molto variegato, fino al 2007 quando, con l'ingresso alla Cyclic Law, le produzioni hanno iniziato ad essere di livello nettamente superiore. Mi sono avvicinato a questa corrente musicale partendo dal black metal, grazie al progetto dungeon synth di Håvard Ellefsen (Mortiis, ex bassista degli Emperor) che ha prodotto alcuni dei suoi primi lavori attraverso Cold Meat Industry. E' stata una scoperta molto importante visto che da quel momento ho iniziato ad esplorare non solo tra tutte le produzioni della CMI, ma anche tra quelle di etichette che parallelamente promuovevano sonorità dark ambient, industrial e in generale musica quasi esclusivamente elettronica che rientrasse nei “canoni” di quella corrente sonora.

Perché hai deciso di dare questo nome al tuo progetto?

- Come ti accennavo, ho scoperto questo genere di sonorità grazie al dungeon synth di Mortiis e i miei primissimi esperimenti (precedenti alla prima demo “Prophet”) sono stati sicuramente influenzati dal suo lavoro. Un “simbolo” che vedevo molto ben collegato al concetto di dungeon synth era il trono. Il “new risen” voleva far riferimento all'utilizzo di nuove tecnologie (almeno da parte mia che provenivo da musica più “classica”) per far rivivere atmosfere collegate al passato, al mondo più “tradizionale” del fantasy.

Quanti album hai pubblicato come New Risen Throne?

- In totale una decina di lavori pubblicati tra il 2002 e il 2020, tra demo, split e full length. Considero ovviamente album anche i primissimi cd-r, che nonostante la scarsa diffusione rappresentano comunque dei lavori importanti per l'evoluzione del progetto.

Dal tuo precedente album "Loneliness Of Hidden Structures" sono trascorsi nove anni, nel corso dei quali ti sei sicuramente messo in discussione rimanendo attivo nel tuo silenzio. Perché tanto tempo prima di pubblicare questo nuovo "The Outside"?

- Negli ultimi anni sono stato molto preso dal lavoro e ho avuto meno tempo per dedicarmi in modo soddisfacente al progetto. Per questo sono rimasto per un po' in standby dal lato produttivo ma continuando comunque a creare musica, fino a quando non sono arrivato a mettere insieme il materiale per “The Outside”, che ho poi ulteriormente lavorato e raffinato fino alla versione finale più recentemente. In realtà se fosse uscito prima, sarebbe stato povero delle collaborazioni e del knowhow acquisito negli ultimi 3 anni.

Pensi di esserti affidato alla tua forma-sonora più tradizionale oppure hai cercato di seguire altre strade per raggiungere qualcosa di più elaborato e complesso? "The Outside" si spinge ben oltre ciò che ci si poteva aspettare dal progetto New Risen Throne, ma senza nulla togliere ai tuoi bellissimi precedenti album.

- Penso che con il passare degli anni, la mia musica abbia subìto un'evoluzione sia nella forma stilistica sia nella “qualità” dei suoni. A differenza degli album precedenti, in cui c'era prevalenza di frequenze medio/basse ed era tutto esclusivamente “sintetizzato”, in “The Outside” ho cercato di spaziare molto anche tra le frequenze alte e ho usato strumenti più classici, come chitarra e percussioni. Dal lato stilistico, in ogni album la componente melodica diventa sempre più presente e importante, ma anche la presenza in alcuni brani di distorsione e parti ritmiche che lo avvicinano più al death industrial che al dark ambient. Nell'ultimo album questa evoluzione è sicuramente più evidente. Un lavoro molto importante e che ha dato un'ottima qualità al disco, è quello che ha fatto Frederic Arbour con il mastering. Per tutti i dischi che ho rilasciato con Cyclic Law, lui si è sempre occupato di questa parte fondamentale.

Il disco è infatti ben strutturato, diviso in due parti, se possiamo dire così: il primo CD racchiude il tuo nuovo materiale inedito, il secondo custodisce delle tracce più datate rivisitate da alcuni dei tuoi amici attivi nella medesima scena musicale. E' sicuramente un progetto ambizioso. Come mai questa scelta?

- L'idea del secondo cd con i remix è vecchia, la scelta degli artisti a cui proporre la partecipazione è più recente. Conoscevo già da tempo tutti quelli che hanno partecipato, ma ho avuto la possibilità di parlarne personalmente con alcuni di loro con i quali ho partecipato ad alcuni festival dark ambient negli ultimi anni. In generale è stato un piacere avere tutti loro nel primo album uscito dopo anni di “silenzio”, il loro contributo ha significato molto.

Secondo quali criteri hai scelto i compositori da coinvolgere per completare il secondo Bonus CD?

- Semplicemente apprezzo il loro lavoro e li stimo molto come persone. Con quelli che ho incontrato personalmente ho apprezzato sia il knowhow che ci siamo scambiati per la pura parte tecnica, sia le risate che ci siamo fatti tra una bevuta e l'altra.

Nell'ultimo album la tua poetica è sempre legata alla tua sfera personale oppure c'è dell'altro?

- A differenza degli album precedenti, “The Outside” è volutamente la colonna sonora di una fiction, influenzata molto da romanzi di fantascienza di Philip K. Dick (in particolare 'Deus Irae' o 'Le tre stimmate di Palmer Eldritch') e Arthur C. Clarke e che stò realizzando in Realtà Virtuale. Avevo in mente questa storia già da qualche tempo e ho provato a traslare in suoni gli scenari e gli avvenimenti che la caratterizzano. In generale la musica dark ambient si presta moltissimo ad essere accompagnata da un supporto visivo, molto più di altri generi secondo me, ma questo disco in particolare è stato pensato proprio per essere una vera e propria colonna sonora.

La tua musica, ma in generale quella drone/dark ambient/industrial, si sviluppa molto sui crescendo, sulle dinamiche, sulle vibrazioni oscure, sui cambi di atmosfera. Comporre questo tipo di musica non è come suonare una chitarra, un basso o una batteria, e penso sia molto più complesso sotto molti punti di vista. Mi sbaglio? Cosa dovrebbe accadere per trovare la giusta ispirazione?

- A differenza di un qualsiasi genere di musica più “classico”, un brano drone/dark ambient non ha una struttura che rispetta canoni standard e proprio per questo può sembrare, ad un orecchio non “allenato”, come qualcosa privo di senso o addirittura noioso. La bravura nel creare dark ambient, ma soprattutto drone, stà nel tirare fuori brani che a volte non hanno assolutamente nulla di melodico, solo suoni (nel puro senso della parola), rumori e voci talmente campionate da non sembrare più tali, ma che riescono comunque a colpire l'ascoltatore talmente nel profondo da ovviare alla carenza di quei canoni standard di cui ti parlavo prima.

"The Outside" sigilla un ciclo iniziato con "Whispers of the Approaching Wastefulness" nel 2007. Come mai hai deciso di suddividere il concept in quattro capitoli? Gli ultimi della tua discografia, tanto per intenderci.

- Mi piace molto leggere, ultimamente per via del lavoro lo faccio molto di meno rispetto al passato, ma nel tempo ho macinato libri su libri. La divisione in capitoli di un libro, o i diversi libri che formano un'opera, è la forma più logica per raccontare una storia, ed è proprio quello che mi è venuto più naturale da fare per la serie di dischi tra il 2007 fino ad oggi.

E’ stato difficile scegliere la tracklist di "The Outside"?

- No, non è stato difficile... ho solo ragionato un po' su come dividere la storia nelle sette “fasi” salienti che la compongono.

Sei stato tu a voler coinvolgere sia Rodolfo Protti della Old Europa Cafe che Frederic Arbour della Cyclic Law, oppure sono stati loro stessi a mettersi in contatto per far uscire questo tuo nuovo album? Due grandi persone per due etichette discografiche imponenti.

- Cyclic Law e Old Europa Cafe rappresentano la storia del genere musicale che suono, la loro collaborazione ha dato una spinta ulteriore al mio progetto e “The Outside” stà avendo un ottimo riscontro anche grazie alla loro promozione. Sono ormai diversi anni (13 per la precisione) che sono entrato tra i progetti della Cyclic Law e la considero ormai l'etichetta perfetta per quello voglio realizzare con New Risen Throne, è inoltre uno dei punti di riferimento del dark ambient / industrial e questa cosa ha dato notevole visibilità al mio progetto. Da un paio di anni sono entrato in contatto con Rodolfo Protti, ho suonato al suo Congresso Post Industriale (uno degli eventi più importanti del genere, tra quelli che si tengono in Italia) e abbiamo parlato di una possibile uscita di NRT per Old Europa Cafe. “The Outside” era quasi completo e ho proposto a Frederic e Rodolfo di produrlo in collaborazione con entrambe le etichette. Nonostante si muovano all'interno dello stesso genere musicale, queste due etichette sembrano avere audience differente. Questo probabilmente perchè Old Europa Cafe è più orientata all'industrial e power electronics mentre Cyclic Law si muove più nell'ambito del dark ambient “tradizionale”. “The Outside” per come la vedo io si trova al centro di queste due “correnti” e stà avendo un ottimo riscontro da entrambe le sponde.

Già negli anni ’90 ascoltavo musica drone/dark ambient/industrial, ai tempi ero un grandissimo fan delle uscite discografiche della label svedese Cold Meat Industry, però, devo dire che, rispetto al passato, l'approccio nei confronti di queste sonorità è un po' cambiato, non solo a livello di produzioni e tipologie di suoni, ma anche e soprattutto sul piano compositivo ed evolutivo. Ai tempi si utilizzavano strutture sonore meno complesse e molto più ripetitive. Sei d'accordo con la mia osservazione? Cosa ti piace delle vecchie produzioni del genere e cosa apprezzi maggiormente delle pubblicazioni più contemporanee?

- Hai centrato in pieno quella che è l'evoluzione della musica elettronica dagli albori fino ad oggi. E' un discorso valido per il dark ambient quanto per il resto della musica elettronica in generale. I primi esperimenti, proprio perchè esperimenti nel vero senso della parola, puntavano semplicemente alla diffusione di nuove sonorità, sconosciute e insolite per il periodo. L'evoluzione delle tecnologie e quindi degli “strumenti” usati per creare musica elettronica ha segnato ovviamente una maggiore elaborazione della musica. Pensa se un disco come “The Robots” dei Kraftwerk (del 1978!!!!) fosse uscito ora, sarebbe stato accolto come allora? AHAHAH

Visto che poco fa ho citato la label Cold Meat Industry, ne approfitto per chiederti come hai fatto ad entrare in contatto con il fondatore Roger Karmanik per pubblicare il tuo "Crossing The Withered Regions" nel 2009. Lui, per chi non lo sapesse, era anche la mente del progetto Brighter Death Now. In quel periodo penso sia stata una bella soddisfazione firmare per un’etichetta così importante impegnata a supportare artisti e progetti del calibro di Arcana, Raison d'être, Atrium Carceri, Sophia, Desiderii Marginis, Deutsch Nepal, MZ.412, In Slaughter Natives, Ordo Rosarius Equilibrio, etc… ancora oggi considerati dei veri e propri capisaldi di certe sonorità.

- Dopo il primo album prodotto con la Cyclic Law, il mio progetto ha iniziato ad aver una buona visibilità, tale da darmi la possibilità di puntare all'etichetta più importante in assoluto per la musica che produco. In quel periodo ero molto attivo sul fronte musicale e poco dopo che "Whispers of the Approaching Wastefulness" era uscito, stavo già lavorando al successivo. Ho inviato a Roger una demo con alcuni pezzi nuovi e poco tempo dopo mi ha risposto dicendomi di completare l'intero disco perchè era interessato a farmi uscire con Cold Meat Industry.

La scena musicale underground odierna è piena di gruppi e artisti, e non sempre si trovano delle release veramente interessanti. Bisogna saper cercare e approfondire per trovare il meglio nel mondo del digitale. Dove pensi sia il problema oggi?

- L'evoluzione esponenziale della rete e di tutte le piattaforme atte alla diffusione e alla promozione di musica o di arte in generale, ha purtroppo dato la possibilità a chiunque di diffondere il proprio lavoro. Negli ultimi anni il numero di etichette che producono musica è aumentato notevolmente e non sempre producono roba valida. Sembra che l'importante per alcuni sia semplicemente essere presenti nella scena, e non penso sia un buon principio per andare avanti.

Sei considerato uno dei massimi esponenti del circuito drone/dark ambient/industrial, e non si potrebbe dire il contrario. Che effetto ti fa?

- Sarei un coglione e un falso modesto se ti dicessi che questa cosa non mi dà soddisfazione. Penso semplicemente che il lavoro che sto facendo con New Risen Throne stà andando nella giusta direzione.

Sono a conoscenza che sei un appassionato di sonorità metal. Quali i generi che preferisci?

- Ascolto musica praticamente tutto il giorno mentre lavoro, il genere che ascolto prevalentemente è il black metal e sono sempre alla costante ricerca di nuovi gruppi e dischi da ascoltare (e sinceramante devo dire che tu e Son of Flies siete un pozzo senza fondo di nuove scoperte), ma contemporaneamente cerco sempre qualcosa che si allontani dal puro black metal con cui sono “cresciuto”. Mentre stò scrivendo ora, per esempio, stò ascoltando il nuovo di Oranssi Pazuzu e non riesco proprio a smettere di ascoltarlo, perchè pur essendo catalogato come black metal, sotto c'è una sperimentazione assurda che lo rende un vero e proprio gioiello. Un altro genere a cui sono legato particolarmente è l'Industrial che ho iniziato ad apprezzare da quando ho ascoltato i Godflesh per la prima volta.

Una curiosità: hai mai suonato in qualche band in passato?

- Sì, ho iniziato a suonare a 17 anni e ho suonato chitarra e basso in diversi gruppi che hanno spaziato tra rock, industrial, death, grind, black metal...

Dove sono i vantaggi di comporre musica in totale solitudine?

- Ce ne sono molti, quello che mi viene subito in mente è il poter creare musica quando voglio, in qualsiasi momento della giornata o stare mesi senza pensarci perchè non hai la giusta ispirazione per creare qualcosa di buono. Con questo però non voglio sminuire o buttare nel dimenticatoio tutti i giorni passati in sala prove con tutte le persone con cui ho creato musica per molti, molti anni.

Cosa ti spinge ad andare ancora avanti?

- La voglia e il piacere di sperimentare ancora, trasformare in suoni quello che ho nella testa. Ho ancora parecchio da “raccontare”.

Chi è oggi Gabriele Panci, come uomo?

- Un uomo che dedica tutto il suo tempo a Valeria, al lavoro e alla musica.

Grazie per l’intervista! Ma volevo anche ringraziarti pubblicamente per aver composto quella bellissima traccia inedita da me utilizzata nel mio video promozionale del 2018, quello dedicato al concept pittorico “Erosion”. Un grande onore per me vantare la nostra collaborazione. Buona fortuna Gabriele!

- Grazie a te, Christian. Ti rinnovo i complimenti per come stai portando avanti Son of Flies. Per quanto riguarda il tuo lavoro artistico con FLOODS.Art, trovo fortissime connessioni tra la musica che creo e i tuoi dipinti quindi è stato un piacere partecipare al video promozionale di “Erosion”. A presto!

Contatti:
cycliclaw.bandcamp.com/album/the-outside
oldeuropacafe.com/catalog/category/the-outside.html 
cycliclaw.com/releases/new-risen-throne-the-outside-2cd-133rd-cycle 
facebook.com/NewRisenThrone
 
NEW RISEN THRONE line up:
Gabriele Panci - Compositore

Recensione: 
NEW RISEN THRONE "The Outside" - 2020