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giovedì 2 aprile 2020

THANATOS - DISCESA NELL'OSCURITA'






E' UN MOMENTO POSITIVO, DECISAMENTE POSITIVO PER IL DEATH METAL, E LO POSSIAMO CONSTATARE DAI NUMEROSI DISCHI DI SPESSORE PUBBLICATI NEGLI ULTIMI ANNI. DIRE CHE "VIOLENT DEATH RITUALS" SIA UNO DEI MIGLIORI ALBUM DELL'ANNO IN CORSO NON E' AFFATTO UN'ESAGERAZIONE. STEPHAN GEBEDI, LO STORICO LEADER E MEMBRO FONDATORE DEGLI OLANDESI THANATOS, SEMBRA ESSERE CONSAPEVOLE DI AVER REALIZZATO UN LAVORO DI OTTIMA FATTURA. E' STATO PROPRIO LUI A PRESENTARCELO.

Ciao Stephan. È un grande piacere e un onore poter parlare nuovamente con te, quindi grazie per avermi dedicato il tuo tempo!

- Ciao Christian, sei il benvenuto.

I Thanatos sono considerati uno dei principali colossi della scena death metal europea, probabilmente perché sei sempre rimasto un musicista coerente nel tuo modo di fare musica. Come ti fa sentire tutto ciò? Io ne sarei felicissimo, se fossi al tuo posto.

- Certo, ne sono onorato. Non ho idea di quante persone la pensino come te, dato che i Thanatos non sono mai diventati una band sovraesposta. Ovviamente è bello ottenere qualche riconoscimento ogni tanto. Ma come hai detto anche tu, non abbiamo mai cambiato radicalmente il nostro stile musicale negli ultimi 36 anni, c'è sempre stata una combinazione di death e thrash metal ed è ancora così.

Cosa ti fa rimanere fedele al death metal dopo 36 anni di attività? Quanto è difficile per una band storica rimanere legata al proprio trademark, in termini di musica, attitudine e mentalità.

- Non è difficile se suoni la musica che ami. Il metal aggressivo, veloce e pesante, ha avuto un forte impatto su di me da quando ho ascoltato "Welcome to Hell" dei Venom nel 1981. Da quel momento ho deciso di voler entrare in una band e iniziare a suonare la chitarra, due anni dopo sono stati messi a punto i primi piani per i Thanatos e nel 1984 siamo giunti alla nostra prima "completa" line up. Da allora non mi sono più guardato indietro e ho voluto suonare la musica che amo e che scorre nel mio sangue. Non ho mai pensato di cambiare il nostro stile. Adoro anche altre forme di metal e hard rock, però se volessi suonare altri stili di rock o metal, lo farei con un'altra band. I Thanatos saranno sempre un gruppo votato al death/thrash metal.

Quali sono stati i maggiori passi in avanti dal 1984 fino ad oggi, e che cosa è rimasto invariato durante tutto questo tempo? Qual è stato il tuo approccio nel nuovo disco?

- Haha, beh, probabilmente siamo diventati musicisti migliori rispetto al 1984, e un po' più esperti. D'altra parte ci divertiamo ancora a suonare death metal, quindi non è cambiato molto dal lontano 1984. Quando abbiamo iniziato a registrare “Violent Death Rituals” avevo un grande obiettivo, volevo riportare "l'oscurità" e il "male" nelle nostre canzoni e nel nostro sound, due componenti venute meno dopo il nostro secondo album "Realm of Ecsatsy" del 1992, e penso che siamo riusciti ad ottenere quello che volevamo, tornando un po' indietro nel tempo!

Sono passati sei anni dal vostro precedente album “Global Purification”. Se oggi ti verrà chiesto di confrontare questi ultimi due dischi in studio, quale diresti che è la differenza principale?

- Mi piace ancora molto la musica racchiusa in “Global Purification”. È davvero un buon album, tutte le tracce sono valide, come sempre veloci e aggressive, mi piace anche la produzione e l'artwork. Ma come ho detto prima, mi mancava un po' dell'oscurità che ero riuscito ad ottenere in passato (specialmente su “Realm of Ecstasy”). Quindi questa volta abbiamo scritto canzoni veloci e aggressive ma anche un po' più suggestive e oscure. Penso anche che la produzione sia migliore sotto tutti i punti di vista e che il flusso e la dinamica dell'album siano di forte impatto. Ogni singola canzone merita di far parte di questo nuovo disco, perciò posso dire di essere veramente felice del risultato raggiunto.

Che tipo di sensazioni provi ora che il disco è stato pubblicato? Potresti raccontarmi la tua esperienza con Dan Swanö?

- Ovviamente ho ascoltato le canzoni un milione di volte durante la fase di registrazione e quella del mixaggio, ma devo dire che non mi hanno ancora stancato, quindi è un buon segno, ahah. Abbiamo lavorato con Dan Swanö per alcuni anni ed è sempre bello lavorare con lui; è facile, comprende quello che vuoi ottenere e cerca di realizzarlo nel suono. Ed è un grande maestro in questo. Se qualcosa non funziona, lui è sempre pronto a fornire delle alternative, ma dal momento che abbiamo lavorato insieme su tre dischi dei Thanatos e tre album degli Hail of Bullets, ci conosciamo abbastanza bene sul piano musicale. Penso che “Violent Death Rituals” sia il miglior album dei Thanatos.

Ho notato che "Violent Death Rituals" ha già ottenuto un feedback molto positivo da parte dei fan e della stampa. Le cose stanno andando come desideravi?

- Proprio come hai detto tu, il feedback è stato molto, molto positivo finora, ma ovviamente non tutto sta andando come vorrei a causa del fottuto coronavirus! Ovviamente è una situazione difficile per tutti ed è anche peggio per le persone che si sono ammalate. Sono deluso e incazzato per il fatto che ora non possiamo suonare dal vivo per promuovere il nuovo album. In questo momento saremmo dovuti essere sul palco a Rotterdam per presentare il nostro "Violent Death Rituals", e invece in questo momento sto rispondendo a questa tua intervista. La situazione attuale fa davvero schifo. Ma non siamo i soli in queste condizioni e speriamo di vedere presto tempi migliori.

Come descriveresti la tua collaborazione con l'etichetta Listenable Records? Come sei riuscito ad ottenere questo contratto?

- Finora la collaborazione è stata davvero positiva e aperta. L'anno scorso abbiamo inviato un demo di 3 tracce a Laurent e lui si è dimostrato davvero entusiasta delle canzoni. Dopo aver firmato il contratto, abbiamo esposto le nostre idee parlando anche dell'artwork e di un eventuale pubblicazione su digi-CD. Tutto molto positivo, fin dall'inizio. Finora è stata una buona collaborazione. Steffie, la nostra promoter, ha lavorato sodo per promuovere l'album tra gli addetti ai lavori e non solo, quindi sì, siamo felici dell'operato dell'etichetta.

Stiamo vivendo giorni molto difficili a causa di questo maledetto coronavirus. Cosa hai da dire a riguardo? Sei ottimista per il futuro dell'umanità?

- Haha, non sono MAI ottimista per il futuro dell'umanità, basta leggere i miei testi. :) Essendo un po' misantropo, potrei dire che il virus è un buon modo per purificare il mondo, ma ovviamente questo non rispecchia la realtà. Purtroppo molte delle persone anziane e degli individui più deboli che potrebbero non aver mai fatto nulla di male stanno morendo per questo virus, mentre alcuni degli idioti che affollano e saccheggiano i supermercati per la carta igienica probabilmente sopravviveranno. Spero che presto ci sarà un vaccino, anche perché solo così il bilancio delle vittime potrà essere fermato e potremmo sperare di tornare alla nostra vita "normale". Inoltre, non credo che questo sarà un "campanello d'allarme per l'umanità" o qualcosa del genere; la gente se ne dimenticherà tra qualche anno e proseguirà con il suo stupido comportamento fino al prossimo attacco di qualsiasi altro virus o disastro ambientale.

Vuoi aggiungere qualcos'altro per concludere l'intervista, magari qualche parola per i fan italiani?

Auguro molta forza a tutti gli italiani in questi tempi difficili, non solo ai nostri fan. Spero che riusciremo a vedere presto tempi migliori e mi auguro davvero che saremo in grado di tornare nei concerti metal il più presto possibile. Stay strong, stay fucking metal!

Contatti:
listenable-records.bandcamp.com/album/violent-death-rituals
facebook.com/thanatos333
instagram.com/thanatos_official 

THANATOS line-up:
Stephan Gebédi - Chitarra, Voce
Paul Baayens - Chitarra
Martin Ooms - Batteria
Mous Mirer - Basso

Recensione: 
THANATOS "Violent Death Rituals" - 2020