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mercoledì 27 giugno 2018

Recensione: LIK "Carnage"
2018 - Metal Blade Records




Il silenzio è stato rotto dopo tre anni dal precedente "Mass Funeral Evocation" e dalla tomba riprende vita il corpo putrefatto dei LIK, creatura malvagia nata per volontà di tre illustri musicisti della scena svedese: Chris Barkensjö (Witchery), Niklas "Nille" Sandin (Katatonia), Tomas Åkvik (ex-Katatonia, Bloodbath). Nulla da temere, perché nessun cambiamento è stato individuato nello sferzante songwriting, rimane la stessa attitudine mortale di sempre. Nulla di rivoluzionario o innovativo in questo "Carnage", ma la dose di estremismo sonoro messa in scena dal trio di Stoccolma è maledettamente convincente. Il punto è che ai Lik non importa un c**** di suonare qualcosa di diverso dal loro ormai collaudato swedish death metal. Nei suoi 37 minuti di durata, il nuovo album copre l'intero spettro stilistico della Stoccolma degli anni novanta e, a conti fatti, ci riconsegna una band che, nonostante si limiti ad una rilettura del sound storico di alcuni dei mostri sacri del genere (Entombed, Grave, Dismember, Carnage, Edge of Sanity...), dimostra di sapere il fatto suo e soprattutto di essere avvincente ed emozionante in ogni singola traccia. Sicuramente un grande ritorno al passato.

Contatti:
likofficial.bandcamp.com/album/carnage
facebook.com/LIKofficial

TRACKLIST: To Kill, Rid You of Your Flesh, Celebration of the Twisted, Dr. Duschanka, Left to Die, Cannibalistic Infancy, Death Cult, The Deranged, Only Death Is Left Alive, Embrace the End