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lunedì 23 dicembre 2019

TOTAL FUCKING DESTRUCTION - "SUONI PER L'APOCALISSE POST-MODERNA"






AVERE LA POSSIBILITA' DI INTERVISTARE UN MUSICISTA DI TUTTO RISPETTO COME RICHARD HOAK, EX-BATTERISTA DEI SEMINALI GRINDER BRUTAL TRUTH, PER ME NON E' COSA DA POCO. L'INTERVISTA SI E' CONCRETIZZATA DOPO AVER RICEVUTO UN MESSAGGIO PRIVATO DAL SUCCITATO MUSICISTA STATUNITENSE: LUI STESSO AVEVA DECISO DI INFORMARMI DELL'USCITA DI UN NUOVO ALBUM DEI SUOI TOTAL FUCKING DESTRUCTION. RICHARD HA DIMOSTRATO UNA CORDIALITA' E UMILTA' FUORI DAL COMUNE, COME SPESSO ACCADE CON ARTISTI STORICI DELLA SCENA MUSICALE. ECCO IL RESOCONTO DELLA NOSTRA BREVE CHIACCHIERATA.

Ciao Richard, sei coinvolto nella scena musicale da ormai molti anni, ma sei anche conosciuto per essere stato il batterista dei seminali Brutal Truth, dei folli Exit 13 e di altre band americane. Personalmente ti reputo uno dei migliori musicisti del panorama estremo, sicuramente tra i miei artisti preferiti di sempre, soprattutto per il tuo tocco e approccio a certe sonorità. Tenendo in considerazione la tua lunga esperienza, volevo chiederti se per te è stato difficile mettere fine alla storia/carriera dei Brutal Truth per concentrarti esclusivamente sul tuo progetto Total Fucking Destruction.

- Ciao Christian. Prima di tutto, grazie a te per la pazienza. Mi dispiace di aver impiegato un po' di tempo per rispondere a questa tua intervista! E grazie per il tuo supporto al grindcore e a tutta la musica folle! Sono onorato che tu mi consideri uno dei migliori batteristi, ma in realtà, sono solo una persona normale! Personalmente ero rimasto deluso quando i Brutal Truth si sono sciolti per la seconda volta nell'anno 2014, ma allo stesso tempo, ho capito perfettamente il motivo di quella comune decisione. Non voglio parlare per conto di Danny anche perché qui esprimo solo la mia opinione sui fatti accaduti. Siamo stati grandi amici fin da quando iniziammo a lavorare insieme nel 1993. I Brutal Truth sono stati una band difficile da gestire per quanto riguarda il business, erano come un piccolo pesce in un grande mare, infatti, per tenerli in vita dovevamo continuare a viaggiare su lunghe distanze e, purtroppo, non siamo più così giovani come un tempo. Pensa che negli anni '90 la nostra band suonava 250 o 300 concerti all'anno. In questa fase della nostra vita tutto questo non è più possibile. Tornando ai miei Total Fucking Destruction, devo dire che sono stati nel mio cervello e nella mia anima fin dal 1999, erano e sono lì a mia totale disposizione. Questa band è stata sempre attiva... prima, durante e dopo la mia permanenza nei Brutal Truth.

Se tu dovessi scegliere un solo disco dei Brutal Truth, quale sarebbe il tuo preferito e perché?

- Vivo proiettandomi in avanti, non a caso il mio "album preferito" è sempre il prossimo che arriverà. Per me una registrazione è come una fotografia dei vecchi tempi, un momento unico e irripetibile. Di solito dopo aver completato un nuovo disco (scrittura, registrazione, missaggio, masterizzazione, grafica) non lo ascolto più per lungo tempo. Quando suono le mie canzoni dal vivo, i miei pensieri si muovono sempre verso un prossimo disco, una futura canzone, oppure in direzione di una nuova idea. Ogni singolo album dei Brutal Truth ha un significato molto speciale per me, sono tutti parte della mia storia in un preciso momento della mia vita. Per esempio “Need to Control” mi ricorda la morte di mio padre, “Kill Trend Suicide” è come una sfocatura di varie tournée, “Sounds of the Animal Kingdom” mi fa pensare ad un vecchio party, “Goodbye Cruel World!“ è simile ad uno scherzo vizioso, mentre gli album usciti dopo la reunion mi ricordano sia il duro lavoro dedicato al grindcore ma anche il tempo trascorso con i miei figli, la mia famiglia e mia madre.

Sei tu la mente dei Total Fucking Destruction per ciò che concerne musica e testi? In che modo questa band ha cambiato la tua vita?

- I Total Fucking Destruction rappresentano tutto per me: sono la mia vita, la mia poesia per il futuro, ma anche lo strumento per raccontare le storie vere della mia esistenza nei giorni dell'apocalisse post-moderna. Ho formato la band con l'idea di incontrare nuove persone e riconnettermi con vecchi amici, è stato un modo per imparare a comunicare attraverso l'arte e il grind, ma anche una possibilità per condividere la nostra musica con individui interessanti e interessati a tali sonorità estreme. E' il mio modo di vivere la vita. Il nichilismo, il nulla, la sensazione di vuoto, e tante situazioni divertenti, fanno parte dell'universo in cui si muovono i Total Fucking Destruction. In realtà, la musica è un messaggio di grande forza ed energia. Il potere delle idee rafforza la nostra attitudine, ma anche i nostri testi, la musica e le performance.

Il vostro ultimo disco “#USA4TFD” è stato pubblicato nell'ottobre 2018. Cosa c'è alla base di questo lavoro? Sono sempre rimasto colpito dalla vostra capacità di mischiare il grind e l'hardcore/punk.

- Il concept alla base del disco si riconduce all'interpretazione letterale del titolo dell'album: "gli Stati Uniti d'America sono per la fottuta totale distruzione”. A modo mio cerco solo di raccontare i fatti riguardanti la relatà odierna. L'album descrive l'apocalisse in corso. Ora tutti gli umani vivono nel futuro. “# USA4TFD” vuole trasmettere energia e forza a tutti coloro che vivono questa folle vita contemporanea fatta di militarismo, intrattenimento e tecnologia. Stay strong, stay loud!

C'è qualcosa di nuovo nel tuo modo di scrivere e registrate la musica dei Total Fucking Destruction?

- Non sono un musicista. Odio la musica. Scrivere canzoni, cantare in quel modo e suonare la mia batteria rappresentano un'esigenza, e non posso farne a meno. Tutto emerge dalla base del cervello, dall'intuizione, dal rabbioso istinto primordiale che crea e distrugge. Non ho mai pianificato un metodo per le registrazioni. Tutto accade naturalmente.

Quali sono i tuoi piani per quanto riguarda i progetti futuri?

- Nell'aprile del 2020 uscirà il nostro nuovo album che sarà intitolato “…To Be Alive at the End of the World”. Verrà pubblicato dall'etichetta Transalation Loss. Conterrà una cover dei Big Boy intitolata "Sound on Sound" e una nostra interpretazione di “Star Spangled Banner”. Alte canzoni presenti nel disco saranno “Violently High”, “A Demonstration of Power” and “Stone Bomb”. Suoneremo dei concerti e parteciperemo a dei festival. Vorrei invitare tutti coloro che viaggiano verso Philadelphia a passare dalla nostra sala prove! Attualmente ho un altro progetto noise/disco chiamato End Christian. Faccio sempre del gran rumore. Ormai ho una certa età, ho bambini e genitori da seguire, quindi non posso più viaggiare e suonare ai ritmi quotidiani di una volta, ma continuerò a macinare fino alla morte. Come see Total Fucking Destruction play at the old folks home! Say loud people!

Contatti:
givepraiserecords.bandcamp.com/album/usa4tfd
facebook.com/tfdgrind

TOTAL FUCKING DESTRUCTION line-up:
Ryan Moll - Basso, Voce
Richard Hoak - Batteria, voce
Dan O'Hare - Chitarra, Voce

Recensione:
TOTAL FUCKING DESTRUCTION "#USA4TFD" - 2018