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lunedì 22 ottobre 2018

Recensione: GLUTTON FOR PUNISHMENT "The Mutilation Process"
2018 - Twin Town Tyrant Records




Continua, senza nessuna tregua, il bombardamento sanguinario dei GLUTTON FOR PUNISHMENT, una delle realtà odierne presenti nelle cripte fatiscenti del death metal underground. Lo spirito travolgente che pulsa nel nuovo album "The Mutilation Process" si confessa in maniera decisa, muovendosi in linea con le regole ferree dettate da quella scuola di pensiero che, fin dalle sue influenti origini, viene considerata la più intransigente del panorama metal. Le 10 canzoni proposte dai Glutton for Punishment, escludendo la strumentale "When the Tempest Ends", fanno tornare in mente le atmosfere maleodoranti già vomitate da due band ormai scomparse dalla scena americana: mi sto riferendo a quanto fatto dai Sepsism e Scattered Remnants alla fine degli anni novanta. Ma durante l'ascolto delle singole tracce si possono anche trovare dei punti di contatto con altri gruppi amati e sostenuti dai death metaller: Beheaded, Gorgasm, Deeds Of Flesh, Inveracity. I Glutton for Punishment si dimostrano bravi nello scrivere il loro death metal sferzante e virulento, ma naturalmente nulla in grado di superare un certo grado di normalità. Se siete affamati di carne in via di putrefazione, potete nutrirvi abbondantemente al banchetto offerto dai cinque deathster del Minnesota. Il primo artwork del disco, visibile sopra la mia recensione, è stato censurato perché ritenuto troppo offensivo.

Contatti:
gluttonforpunishment.bandcamp.com/album/the-mutilation-process
facebook.com/pg/gforpunishment

TRACKLIST: Red Room, Cannabinoid Hyperemesis, Curbside Waste, Narcotized, I Must Eat, Ferociously Defleshed, Evolution Through Annihilation, The Mutilation Process, When the Tempest Ends (strumentale), Always on Deaths Door