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domenica 6 maggio 2018

Recensione: PETRIFICATION "Hollow of the Void"
Sentient Ruin Laboratories | Memento Mori | Dawnbreed Rec. | To the Death Rec.
2018




I PETRIFICATION agiscono dove vivono le vere radici del death metal, quello genuino e marcescente. "Hollow of the Void" ci aiuta a capire il perché, ancora oggi, alcuni death metaller rimangono fieramente legati a quella scena estrema che, quasi trent'anni fa, mise a ferro e fuoco il terreno dell'underground. L'operato della band statunitense rispecchia appieno quest'animo retrò, rivelandosi una compagine nostalgica che vuole vomitare la propria estremizzazione sonora in maniera regressiva. La forza dei Petrification è il loro essere immuni ai cambiamenti avvenuti nel tempo: il growling cavernoso, il rifframa datato e tagliente, e la devastante sezione ritmica, sono destinati a miete numerose vittime nel segno del ritorno alle origini; impegnandosi in una buona rilettura che conferisce all'album un carattere deciso e risoluto. Insomma, massima devozione alla causa, in primo luogo. Una presa di posizione forte da parte dei Petrification. Ottimo debutto.

Contatti: 
sentientruin.bandcamp.com/album/hollow-of-the-void
facebook.com/petrificationdm

TRACKLIST: Prelude, Arachne Exsanguine, Technological Assimilation, Summon Horrendous Destruction, Hollow of the Void, Interlude, Hymn of Charon, Stagnation of Transmigration, Desecrators of Conscious Entropy, Devouring Abysm, Conclusion