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martedì 19 settembre 2017

Recensione: BEASTMAKER "Inside the Skull"
2017 - Rise Above Records




I BEASTMAKER escono nuovamente dalle loro tombe! Gruppo che, ha ottenuto i suoi improvvisi consensi positivi nel giro di poco tempo e con un solo full-length all'attivo, gettando così le basi per il successivo album della conferma, arrivato nel maggio di quest'anno, con il nome di 'Inside the Skull'; un ritorno irremovibile che, sta facendo guadagnare ulteriore punteggio al trio proveniente da Fresno. Tracciare un profilo preciso di una giovane band come i Beastmaker, imprescindibile per chiunque tenga veramente a cuore il classico retro metal (Black Sabbath, Pentagram), non è un'impresa facile, considerati i tanti combattenti impegnati in questa sorta di revival del rock/doom metal/stoner, questo puntare sul mito del glorioso passato, sulle emozioni "pure" degli anni '70. Ma a differenza di altri colleghi attivi nella scena, i tre californiani possono vantare capacità compositive non indifferenti, amplificate dal buon gusto per gli arrangiamenti, oltre che dalla coerenza/tenacia. Ormai di casa presso la label londinese Rise Above Records, i Beastmaker danno testimonianza di maestria nell'underground musicale contemporaneo, realizzando un lavoro che lascia trasparire il valore di una creatività ormai coesa. Non solo, nonostante siano abbastanza derivativi, si distinguono ugualmente per la loro freschezza di tocco e per le accecanti caratteristiche intrinseche. Un marchio a fuoco.

Contatti:  

beastmaker.bandcamp.com
facebook.com/Beastmaker

TRACKLIST: Evil One, Heaven to Hell, Now Howls the Beast, Of God's Creation, Give Me a Sign, Nature of the Damned, Psychic Visions, Inside the Skull, Night Bird, Sick Sick Demon