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venerdì 18 novembre 2016

Recensione: HIEROPHANT "Mass Grave"
2016 - Season of Mist




Che gli HIEROPHANT fossero un gruppo affiatato lo si era intuito con i precedenti tre album in studio, ma sul nuovo "Mass Grave" la proposta dei ravennati viene ulteriormente estremizzata e portata al limite dell'ira e dello spasimo, con uno slancio che, a mio avviso, non era ancora stato sprigionato del tutto negli altri capitoli. Oggi è ben visibile il punto di raccordo situato tra la nerboruta radice del death metal/grindcore e il progressivo avanzamento di sonorità sludge/doom metal, per così dire, più claustrofobiche. Quindi l'impulso hardcore è stato accantonato. Ed è proprio nei profondi solchi delle dieci canzoni che risiede l'infocato entusiasmo della band formatasi nelle zone umide dell'Emilia-Romagna. Già l'artwork introduce un idioma fosco, sgraziato, che alimentato dalla sua intensità, non può più fare a meno di esternare il fascino torvo per la decadenza della civiltà moderna. La timbrica straziata del chitarrista e cantante Lollo (bassista dei The Secret) si immerge nella mestizia e si aggrappa alla frenetica irruenza di una minaccia alquanto significativa. Il fremito del nemboso "Mass Grave" è perfettamente scandito dall'azione incalzante della negatività ferina. E ammettiamolo pure, fin dagli inizi questi musicisti hanno dato prova delle loro grandi potenzialità. Con gli Hierophant la francese Season of Mist ha fatto centro.

Contatti:

hierophant.bandcamp.com
facebook.com/HIEROPHANTKVLT

TRACKLIST: Hymn of Perdition, Execution of Mankind, Forever Crucified, Mass Grave, Crematorium, In Decay, Sentenced to Death, The Great Hoax, Trauma, Eternal Void