Pagine

mercoledì 17 agosto 2016

Recensione: BEWITCHER "Bewitcher"
2016 - Diabolic Might Records | Divebomb Records




La prima cosa da ricordare prima di iniziare ad ascoltare un disco come il debutto omonimo dei BEWITCHER è di stappare delle birre ghiacciate da bere a canna, accompagnate da una dose consistente di tabacco fumante. Questo è NWOBHM violento, trasgressivo che si bagna nel siero intossicato dei Venom, i padri fondatori di tali sonorità, consacrati a leggenda. Ma nell'anima dei tre di Portland vaga il fantasma degli Iron Maiden delle origini, Motörhead, Celtic Frost (i riferimenti musicali sono alquanto scontati). Il modus operandi della vecchia scuola non è mai cambiato. Per i Bewitcher conta solo la sostanza, ovviamente connessa ad un certo tipo di attitudine, grezza e ignorante. Se per voi il tempo si è fermato tra la fine dei '70 e gli inizi degli '80, con i Bewitcher potete andare sul sicuro. Posso terminare qui la recensione. L'album è stato registrato, mixato e masterizzato da Joel Grind (Toxic Holocaust, Tiger Junkies, War Ripper) nei Falcon Studios. Sarà disponibile su LP limitato a 500 copie (Diabolic Might Records) e su CD (Divebomb Records).

Contatti:

bewitcher.bandcamp.com
cultofthebewitcher.com
facebook.com/BewitcherOfficial

TRACKLIST: Bewitcher, Speed 'til You Bleed, Sin Is in Her Blood, Wild Blasphemy, Midnight Hunters, Harlots of Hell, Hot Nights Red Lights, Black Speed Delirium, In the Night (The Cult Will Rise)