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lunedì 23 marzo 2015

Intervista: DØDHEIMSGARD - "L'OMBRA DELLO SCORPIONE"






VENTI ANNI DI ONORATA CARRIERA CORONATI CON UN NUOVO ALBUM ASSOLUTAMENTE IMPERDIBILE. I DØDHEIMSGARD, DALL'ALTO DELLA LORO LUNGA ESPERIENZA, HANNO ANCORA UNA VOLTA SAPUTO IMPARTIRE UNA GRANDE LEZIONE DI STILE ALL'INTERO PANORAMA DELLA MUSICA METAL. POTENZA, TECNICA, INTELLIGENZA COMPOSITIVA, FOLLIA E CLASSE ARTISTICA LA DICONO LUNGA SU QUESTA FORMAZIONE NORVEGESE. HA RISPOSTO ALLE MIE DOMANDE IL CANTANTE BJØRN ALDRAHN DENCKER.

1. Ciao Bjørn. Per prima cosa va detto che questo è il ventesimo anno di attività per la band, perciò viene spontaneo chiederti cosa ne pensi della vostra carriera fino ad oggi.

- Oh man, è stato un lungo percorso. Ricordo ancora quella serata all'Elm Street Rock Cafè di Oslo dove Vicotnik ed io decidemmo di formare questa band parlandone davanti ad una birra. Tornando indietro nel tempo posso dire che un sacco di cose sono accadute da allora e forse `siamo stati un po' troppo improduttivi e pigri nel corso degli anni. Naturalmente tutto questo non ha giovato alla band, ma penso che in futuro le cose possano sempre cambiare. Abbiamo composto degli ottimi brani per "A Umbra Omega". Questo nuovo album segna un nuovo inizio per la band.

2. Sono rimasto colpito positivamente da "A Umbra Omega". Un album a dir poco spettacolare! Le canzoni sono piuttosto lunghe e complesse, ma anche compatte e arrangiate magistralmente. Come siete riusciti a consolidare questa fusione di influenze molto differenti?

- Sì, sicuramente è stato un disco molto impegnativo da fare. Ricordo ancora quando ascoltai le canzoni registrate su un demo risalente al 2013. Rimasi stupito dal sentimento che fuoriusciva da quelle tracce e dalla precisione con cui erano state suonate. Tutte le strutture avevano qualcosa in comune con la musica classica. Certo, non sono mai stato un appassionato di tale genere, ma ogni tanto lo ascolto. Fui stregato dalla sensazione di incanto e da tutte le emozioni provate e vissute durante l'esperienza. Quello può essere veramente considerato come un differente regno del suono. Inizialmente materializzai le linee vocali nella mia testa e successivamente le misi in pratica durante una mia performance vocale per la band in un festival nell'estate del 2013.

3. Qual è per voi la sfida più grande nel processo di scrittura per i Dødheimsgard?

- Il fatto stesso che l'inglese non sia la mia lingua madre rappresenta una forma di sfida. Il mio vocabolario è molto limitato e questo rende difficoltosa la scrittura dei testi. Cerco di utilizzare delle buone parole modellandole su una linea più sottile. Naturalmente mi aiuta leggere dei libri scritti in inglese, ma purtroppo non ho la pazienza di fare ciò. Leggo poco, però è sempre meglio di niente.

4. Fino a che punto hai bisogno di arrangiare le tue metriche vocali in modo da farle funzionare nel quadro musicale dei Dødheimsgard?

- Io alterno vari elementi, aggiungendo o togliendo dei versi. Lavoro in questo modo fino a quando il tutto non si adatta alla perfezione.

5. Come è stata l'esperienza della registrazione con i tuoi compagni di band?

- Odio essere in studio, lo trovo orribile. Ho sfidato la loro pazienza, ma ci sono anche stati dei momenti piacevoli. Ovviamente è bello quando le cose funzionano bene. Mi viene il mal di testa quando penso a tutte le ripetizioni in fase di registrazione oppure ai riascolti continui dei brani. Quella è la fase più noiosa, hehe.



6. Dimmi di te come cantante. La tua voce e la performance sul nuovo "A Umbra Omega" sono assolutamente incredibili.

- Grazie. Io faccio solo ciò che mi viene in mente. Mi piace essere un cantante, mi fa sentire vivo. Adoro la ferocia delle linee vocali perché sono in grado di esprimere la mia aggressività, ma anche gli aspetti più vulnerabili del mio registro emotivo sono stati molto soddisfacenti. Mi piace giocare e variare con le corde vocali per esprimere al meglio me stesso, hehe.

7. C'è un concept preciso dietro la musica e i testi di "A Umbra Omega"?

- Si, è un viaggio nell'oscurità del subconscio. Tutti i testi sono la guida, dipingono un quadro infernale molto emotivo e la disperazione stessa prende per mano l'ascoltatore. E' un album che può essere utile per esplorarsi dentro. Solo attraverso il buio e la follia si può trovare l'illuminazione e la propria realtà.

8. Quanto del tempo quotidiano è assorbito dai Dødheimsgard rispetto agli altri impegni di vita?

- Dipende dalle attività. Allo stato attuale molti giorni sono spesi per questioni legate alla band. Inoltre molto tempo lo impiego nel mio lavoro come tatuatore. Sono impegnato ventiquattro ore al giorno, ma va bene così, perché mi piace andare avanti in questo modo. Ogni mezzo è necessario al fine di ottenere qualcosa di buono e per raggiungere un obiettivo.

9. Com'è la musica norvegese in questo periodo? Qual è la tua opinione al riguardo?

- Non ho nulla da esprimere al riguardo. Sono felice stando da solo con le cose che mi piace fare. Il mondo può navigare a suo modo per quel che mi riguarda. ;)

10. Quali sono i vostri progetti futuri? Avete intenzione di fare qualche spettacolo dal vivo per promuovere questo album?

- Si, prima di tutto suoneremo all'INFERNO Festival nel mese di aprile di quest'anno, poi `ci sarebbe l'intenzione di fare almeno due tour, uno in Finlandia e l'altro nel Regno Unito, e penso che arriverà dell'altro in futuro.

11. Grazie per l'intervista!

- My pleasure and thank you all the same ;)


CONTATTI:

facebook.com/DODHEIMSGARD
peaceville.com


DØDHEIMSGARD line-up:

Vicotnik - Chitarra
Aldrahn - Voce
L.E. Måløy - Basso
Sekaran - Batteria
Thunberg - Chitarra


RECENSIONE:
DØDHEIMSGARD "A Umbra Omega" 2015 - Peaceville Records