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lunedì 9 febbraio 2015

Intervista: DEFACED - "IL SANTUARIO DEI DANNATI"






ARRIVA DALLA SVIZZERA QUESTA INTERESSANTISSIMA BAND, MUSICALMENTE DEVOTA AL DEATH METAL PIU' BRUTALE E TECNICO. CINQUE MUSICISTI CAPACI DI PORTARE IN MUSICA UNA COMMISTIONE DI VARIE INFLUENZE ESTREME ADATTE A CHI TRA VOI E' IN CERCA DI BUONA QUALITA' E, SOPRATTUTTO, DI UNA PROPOSTA SEMPRE IN MOVIMENTO. HA RISPOSTO ALLE MIE DOMANDE IL BASSISTA SIMON EGLI.

1. Ciao Simon. Puoi dirci qualcosa a proposito del vostro background?

- Hey Christian. Grazie per questa intervista! Si, con vero piacere cerco di illustrarvi un po' della nostra storia: Siamo un gruppo di cinque elementi e suoniamo del violento Death Metal. I nostri obiettivi sono due: (a) divertirci e (b) prendevi a calci in culo con la nostra musica! Arrivare dritti al cuore sanguinante dell'ascoltatore. Noi non puntiamo a portare delle innovazioni nella scena metal, ma vogliamo solo suonare delle canzoni di alta qualità, condite con dei dettagli raffinati e delle melodie orecchiabili. Così gli appassionati dei vari MALEVOLENT CREATION, BELPHEGOR o KATAKLYSM avranno carne fresca da gustare e forse grazie al nostro suono potranno ascoltare delle combinazioni sonore interessanti. A tutti gli altri mi sento di consigliare: Provare non fa mai male! Promesso! Se volete saperne di più sulla band visitate il nostro sito www.defaced.ch! Oppure date un ascolto al nostro materiale su soundcloud!

2. Perché avete deciso di formare i Defaced e quali sono state le vostre motivazioni e influenze più importanti? Cosa vi ha portato a suonare death metal?

- Ci siamo formati nel 2006 e inizialmente ci chiamavamo Trigger Tones. Ai tempi eravamo concentrati su di un sound Rock/Metal, ma poi le cose si sono brutalizzate abbastanza velocemente. Per quanto riguarda la nostra formazione, non c'è nulla di speciale da raccontare. Markus (batteria) e Romano (chitarra) sono stati i primi membri del gruppo, in seguito sono arrivato io (basso) e Manuel (voce). Le uniche cose che possono essere considerate un po' speciali sono le nostre radici ed influenze: Led Zeppelin, AC/DC, Black Sabbath, Metallica solo per citarne alcuni. Quelle sono le fonti d'ispirazione da cui siamo partiti. Successivamente tutti abbiamo ascoltato della roba più pesante e quindi abbiamo iniziato a creare le nostre canzoni. Non c'è mai stato un momento in cui ci siamo detti: "Hey ragazzi, dobbiamo suonare Death Metal!" - "Si, Incredibile". E' stato un progresso naturale durante il nostro percorso e credo che l'ascoltatore possa sentire che l'approccio dei Defaced non è figlio della sola e pura brutalità. C'è qualcosa in più che brilla nel forte impatto della nostra musica.

3. Avete pubblicato un nuovo album intitolato "Forging the Sanctuary" a distanza di due anni dal precedente "On the Frontline". Cosa è cambiato da allora?

- Prima di tutto, devo dire che "On the Frontline" è stato il nostro debutto ufficiale. Nessuno di noi aveva mai registrato un intero disco prima di quel lavoro. Amo ancora quel pezzo della nostra storia. Ci sono cose che contano per ottenere un buon album, ma ovviamente non per uno scopo di "business". La tracklist per esempio è parte importante per raggiungere il giusto feeling su di un disco. L'altra cosa fondamentale è che bisogna essere preparati e competenti in studio, anche sulle varie tecniche di registrazione. Questi nostri "cambiamenti" sono arrivati con l'esperienza... e per noi l'esperienza è il principale "cambiamento". Questo disco è la prima release in cui Marco (chitarra) è stato pienamente coinvolto nel processo di songwriting. Ha portato un sacco di idee diverse nella nostra musica. Poi abbiamo cercato di aggiungere un piccolo tocco di Black Metal nelle nostre canzoni. Inoltre, tutti i testi sono stati scritti da me e da Romano. Abbiamo avuto il sostegno di Wojtek e di Slawek dagli Hertz Studio PL. Devo anche dire che volevamo avere più assoli di chitarra su questo disco.

4. Raccontami come è stato concepito il vostro nuovo album. Parlaci delle nuove canzoni e del processo di registrazione. Siete soddisfatti del suono ottenuto?

- Il concepimento del disco è stato diverso rispetto al passato. Abbiamo anche utilizzato una bella opera d'arte per la copertina, grazie al grande Dan Seagrave! L'artwork era già pronto un anno e mezzo prima della pubblicazione del lavoro. Con questo senso di pace nella nostra mente, ci siamo concentrati sulla scrittura dell'ultimo album. Soprattutto per quanto riguarda i testi, il nuovo disco è chiaramente più brutale, più articolato e maturo. Non voglio entrare nei dettagli dei singoli brani perché tutti sono parte di un quadro generale. Abbiamo registrato tutte le canzoni per almeno tre volte. Ogni volta che una canzone suonava bene la registravamo in sala prove in maniera veloce e grezza, in modo da avere una base di partenza su cui scrivere i testi. Abbiamo provato diversi suoni, arrangiato tutte le tracce, ed è così che per le sessioni di registrazione effettive tutto era abbastanza chiaro, ad eccezione di alcuni assoli di chitarra e di alcune parti vocali. L'intero album è stato registrato da me e da Romano nel nostro piccolo studio, con il supporto on-line dell'Hertz Studio. Dopo di che ci siamo concentrati sul mixaggio e sul mastering. Si, sono soddisfatto del suono. Wojtek e Slawek hanno fatto un ottimo lavoro!

5. Quante sovraincisioni di chitarra avete fatto per raggiungere un sound davvero potente? La stratificazione dei suoni è stata necessaria per ottenere la corretta formula per i Defaced?

- Noi non abbiamo sovrainciso, si è solo lavorato su double track. Tutte le tracce di chitarra sono registrate separatamente. Se si tratta di una necessità per noi? Beh, quattro chitarre suonano più granitiche di due, ovviamente se suonate bene e nel giusto tempo ritmico. Le chitarre sono malvagie perché riempiono tutta la gamma di frequenza tra 80 Hz e 10 kHz. Si sa che un buon suono di chitarra grasso e pesante si ottiene dal mix. Senza un buon suono si basso e batteria, non sarà possibile ottenere un suono di chitarra potente. L'armonizzazione è qualcosa che non usiamo, né sulla chitarra, né sulla voce.



6. Per scrivere i vostri testi preferite utilizzare la violenza "reale" o quella "immaginaria"?

- Per "Forging the Sanctuary" abbiamo utilizzato sia quella reale che quella immaginaria. Alcuni testi sono basati su storie vere o su delle storie della storia stessa, ma la maggior parte sono fantastiche. Penso che così tu abbia più possibilità di costruire un mondo intorno l'atmosfera di una canzone. Ed è più facile scrivere un album completo che giri intorno ad un argomento. La violenza reale si mantiene stabile nel suo interno; attraverso delle "leggi fisiche". La fantasia non conosce leggi. Penso che dando uno sguardo più approfondito sulla nuova copertina aiuterà a chiarire cosa intendo.

7. Quali sono le tue canzoni preferite di questo nuovo album o una in particolare che pensi possano rimanere nella set list per gli anni a venire?

- Non ho delle canzoni preferite. Per me conta l'insieme. Ma ci sono delle canzoni che mi piace suonare più di altre. Per esempio "Rapture Through Bondage" o "Venomous Eden". Se potrebbero rimanere a lungo in una set list? Beh, non lo so. Cerchiamo sempre di ottimizzare la set list per ogni concerto che andiamo a fare. A volte aggiungiamo più groove, in altre più brutalità, in altre ancora più velocità... Inseriamo qualunque cosa ci piace o che possa piacere alla gente.

8. Chi ha avuto l'idea per la copertina di "Forging the Sanctuary"?

- Avevo avuto io l'idea della scacchiera e dei personaggi principali della copertina (in tutto quattro). Altre idee arrivarono di seguito. Il resto del lavoro è stato fatto da Dan Seagrave. Lui ha aggiunto un sacco di altre idee e il risultato come vedete è strabiliante!

9. Cosa ti senti di dire sulla scena death metal svizzera? Pensi che ci siano altre band promettenti nella vostra terra?

- Ci sono sicuramente delle band promettenti in Svizzera. Un gruppo che voglio nominare sono i Nihilo, non solo perché sono dei nostri buoni amici. Stanno suonando grande Death Metal alla vecchia maniera, miscelandolo con una buona quantità di Doom Metal. Il loro ultimo disco "Dum Spiro Spero" è semplicemente incredibile, anche se avrei puntato su una differente produzione ;-) Poi, citerei i nostri compagni di etichetta Oral Fistfuck. Davvero abili nel suonare brutal death metal. Oppure i giovani talentuosi Virvum. Inoltre, se vi piacciono alcune influenze Hardcore nel Death Metal, ascoltate i Carnal Decay o i Kess`khtak! Solo per citarne alcuni. Al momento, noi non abbiamo mai suonato al di fuori della nostra Svizzera. Ciò che qui è davvero speciale sono le differenze linguistiche dei gruppi. Quelli che utilizzano la lingua francese sono totalmente diversi da quelli che usano la lingua tedesca. Questo è ciò che rende unica la nostra terra.

10. Quali sono i piani per il 2015?

- Dopo un aver vissuto un gennaio davvero incredibile, il nostro prossimo obiettivo è quello di suonare alcuni spettacoli al di fuori della Svizzera. Eventuali proposte sono ben gradite ;-). Comunque l'obiettivo principale è quello di promuovere il più possibile il nuovo album.

11. Grazie per la disponibilità. A te le ultime parole...

- Grazie a te e alla tua SON OF FLIES WEBZINE per il supporto! Sei stato fantastico! E ringrazio tutti quelli che leggeranno questa intervista! L'ultima parola la rivolgo ai fan del metal: Se vi piace veramente una canzone o un album ascoltato in streaming o scaricato dal web, cercate di procurarvelo su disco fisico. Questo è l'unico modo per gustare appieno il vero potenziale del lavoro di una band!


CONTATTI:

risingnemesisrecords.bandcamp.com/forging-the-sanctuary
facebook.com/defacedswiss


DEFACED line-up:

Romano Galli - Chitara
Marco Kessi - Chitarra
Markus Röthlisberger - Batteria
Simon Egli - Basso
Thomas Gertsch - Voce


RECENSIONE:
DEFACED "Forging the Sanctuary" 2015 - Rising Nemesis Records