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venerdì 16 gennaio 2015

Recensione: MORTUARY DRAPE "Spiritual Independence"
2014 - Iron Tyrant




Pur senza indulgere a forme di vuota celebrazione è giusto che si dia il dovuto onore ai nostrani MORTUARY DRAPE (nati nel lontano 1986), divenuti nel corso della lunghissima carriera, una 'cult' band per eccellenza, non solo in Italia ma soprattutto oltreconfine. E' bene quindi che almeno nei momenti più significativi si riaffermi la fede nei loro confronti! Questo nuovo album intitolato "Spiritual Independence" (che arriva a dieci anni di distanza dal precedente "Buried in Time") potrà nuovamente riunire in preghiera numerose orde di emuli e discepoli che, da ormai troppo tempo erano in attesa di rivederli sulle scene. Nel predisporre il rituale, i devoti adepti tengano conto che Wildness Perversion è finalmente tornato dietro le pelli della batteria oltre ad aver donato la sua voce ad ognuna delle composizioni presenti nel disco. Trattandosi di una rilettura del passato, il sound dei cinque, mira, giustappunto, a preferire l'aspetto narrativo delle emozioni / argomentazioni riportate in musica, ed è pure la stessa copertina a far emergere le funeste ambientazioni di un tempo. Il sentimento di intenso dolore risveglia le anime di quei dannati che non hanno mai avuto pace. Questo lavoro di rielaborazione emotiva dei simboli, dei significati, dei vissuti e dei processi spirituali risuona nell'aria colma di incenso come una campana sorda che urla il suo lamento in un giorno di lutto. Come il debutto "All the Witches Dance" (datato 1995), anche "Spiritual Independence" riporta sull'altare nero l'occulto sapere ("sapere nascosto") che, illuminato e riscaldato dalla luce fioca dei candelieri, riesce a far rivivere i suoi sviluppi durante il corso della storia. Sicuramente una cosa è certa: i Mortuary Drape svolgono un ruolo fondamentale sulla sponda esoterica dell'underground. Il trademark è rimasto inalterato, perciò i fan possono stare tranquilli. Bentornati.

Contatti: mortuary13drape.com

TRACKLISTING: The Hiss (instrumental), Lithany, Once I Read (Marble Tomb), Natural Death (1930-2011), Mortal Remains (Your Bones), Immutable Witness, Black Candle (instrumental), Ignis Fatuus (Deaf Space), 1600 Gnostic Year, Spiritual Independence (The Farewell)