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lunedì 2 giugno 2014
Recensione: EYEHATEGOD "EyeHateGod"
CD | LP 2014 - century media | housecore records | daymare records
Nonostante siano trascorsi 14 anni dal precedente "Confederacy of Ruined Lives", l'immagine deforme degli EYEHATEGOD di New Orleans rimane sempre dipendente da una sollecitazione tossica in parte d'origine oggettiva in parte di natura psichica. Ma così sospesa nel fondo del baratro da non permettere nessuna ricomposizione logica. I fantasmi del singer Mike Williams sono per lo più identici, spesso lacerati, abrasi, consumati dall'uso dell'eroina. Le abitudini rimangono le stesse ed il malessere ripiegato in musica si scontra e sovrappone ovunque, mettendo in scena, in maniera esasperata, la condizione del dramma interiore, di un perenne squilibrio fisico e mentale che non può essere curato ma, solo, in parte, ripulito. Gli EHG sono parte di un ciclo storico tanto lungo... quanto travagliato e instabile. Tuttavia, tutto il materiale prodotto in studio e messo faticosamente in commercio dalla band della Louisiana è diventato oggetto di culto, ed è probabilmente la tecnica ideale o inevitabile per continuare a ritagliarsi una malsana ed estesa frammentarietà iconica. In questo omonimo album (il quinto della lunga carriera, mettendo da parte le produzioni minori) non c'è nulla che possa far pensare a qualcosa di studiato a tavolino. Troverete 11 tracce robuste e malate, come solo loro sanno mettere in piedi, eseguite secondo quel piano musicale iniziato nel lontano 1988. Questi musicisti non hanno rivali sul campo. Rimangono una garanzia assoluta e soprattutto un punto di riferimento per troppe band attuali. Ci sarà un perché? Lunga vita.
Contatti: eyehategod.ee - facebook.com/OfficialEyeHateGod
TRACKLISTING: Agitation! Propaganda!, Trying to Crack the Hard Dollar, Parish Motel Sickness, Quitter's Offensive, Nobody Told Me, Worthless Rescue, Framed to the Wall, Robitussin and Rejection, Flags and Cities Bound, Medicine Noose, The Age of Bootcamp.