Pagine

venerdì 3 gennaio 2014

Recensione: FENNEK "Tutto Quel Che Resta"
EP 2013 - DIY Conspiracy




La scena hardcore italiana ha vissuto alcuni momenti di assoluto e unico splendore alternati a periodi meno felici. Fortunatamente esistono ancora dei gruppi fedeli a certi principi. La Puglia ha nomi che tengono alta la bandiera della frangia più vera del DIY. I grandi Hobophobic, Atestabassa o S.F.C. sono inossidabili! Oggi a sputare rabbia e sudore ci pensano i FENNEK (suddivisi tra Brindisi-Marconia-Latiano-Torricella) guidati dal determinato vocalist Ferdinando Carrino. Le sonorità espresse dai cinque ragazzi in "Tutto Quel Che Resta" marciano su ritmiche veloci, dirette, dimostrando una schiettezza decisamente evidente (..."Buio Pesto" oppure "Non Voglio Più Marcire" sono esempi capaci di colpire senza deludere gli appassionati dell'hardcore suonato alla vecchia maniera). I suoni pur non essendo mai troppo pesanti, risultano ugualmente viscerali, decisi e, si uniscono a testi infuocati, di denuncia. Altro elemento dominante è una certa vena melodica nei riff di chitarra ("Falsi Bersagli"), in questo brano marcata più che mai, riesce ad impreziosire la marcia dei Fennek e renderla ancora più variegata. L'EP è fortemente legato alle regole del genere quindi a tratti risulta abbastanza derivativo, ma sono certo che in futuro i musicisti coinvolti nel progetto sapranno come curare meglio il songwriting che, su "Tutto Quel Che Resta" pur essendo un po' lineare, riesce ugualmente a coinvolgere per l'impeto con cui è stato creato ed eseguito. Certe volte bisogna solo saper ascoltare e capire le intenzioni dei musicisti. Bravi Fennek! Attendo il prossimo passo.

Contatti: facebook.com/pages/Fennek-HC/116278511864246

TRACKLISTING: Tutto Quel Che Resta, Buio Pesto, Bleeding, Non Voglio Più Marcire, Falsi Bersagli.