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domenica 3 novembre 2013

Recensione: HAIL OF BULLETS "III: The Rommel Chronicles"
CD | LP 2013 - metal blade records




"I veterani di guerra spesso ricevono un trattamento speciale nei propri paesi e sono trattati con rispetto dai propri connazionali". Sicuramente l'atteggiamento può variare da nazione in nazione ma quando si ha a che fare con gente come gli olandesi HAIL OF BULLETS il trattamento non può che essere memorabile, sentito, una vera e propria cerimonia ufficiale.In questo progetto eretto nel 2006 e messo in moto su pesanti cingolati, si sono schierati musicisti importanti della scena death metal, tra i quali il grande / strepitoso Martin Van Drunen alla voce (Asphyx, Grand Supreme Blood Court). Di inedita portata è il tema presente nel disco che dipinge in maniera cruda e realistica parte delle gesta del generale Erwin Rommel . Ma, nessuno me li venga ad accusare di nazismo o estremismo ideologico, qui non c'è nulla di tutto quello sterco ben noto a tutti. Rommel non ha mai commesso crimini o atrocità di guerra! Il concept delle lyrics vuole approfondire in maniera intelligente e dettagliata solo il lato leale e determinato del soldato tedesco. Oggi gli Hail of Bullets sono giunti al terzo capitolo della storia e quindi non hanno intenzione di arrendersi. Il combattimento deve continuare!!! Nel loro assalto affluiscono ottime idee di rinforzo! Racimolano nuove armi, munizioni ed esplosivi perché
la battaglia deve essere vinta a tutti i costi. I cinque musicisti, forti delle esperienze personali, rispecchiano quello che sono veramente, la loro visione del metal estremo, e tutto questo lo fanno per sfamare se stessi e i seguaci del genere. Mi piace dannatamente quello che scrivono, mi piace come riescono a comandare le decisioni trasportate nella musica. Forse è proprio questa la cosa più importante nel sound degli Hail of Bullets. Lo stile del nuovo "III: The Rommel Chronicles" si estende su pezzi di media-lunga durata, con strutture articolate, ma soprattutto caratterizzate dall'uso di armonie sbalorditive di chitarra, cosa non certo comune nell'ambiente. I nostri amano inserire dei riff granitici molto più ricercati; e poi c'è la voce di Martin a completare il tutto. Trovo che, al di là del suo stile inconfondibile/unico, abbia raggiunto un'espressività potentissima, e si può sentire su brani quali "Pour Le Merite", "Tobruk", "The Final Front". Riescono a impressionare riportando a galla il vecchio feeling del death metal, ma anche mantenendo intatto quel tocco raffinato che rende l'intero disco dinamico ed entusiasmante. Si percepisce l'esigenza di voler catturare una certa atmosfera. Questa rivelazione non è collegata ad alcuno specifico evento, canzone, testo o qualcos'altro, semplicemente gli Hail of Bullets liberano con maestria il terzo sigillo, un concentrato di violenza e melodie battagliere formulate con quella classe che solo i grandi possono vantare e avere. "III: The Rommel Chronicles" è un lavoro memorabile che lascia segni profondi sul terreno bagnato dal sangue dei nemici. Il VERO Death Metal è questo!!! Non quello forgiato da tempi iperveloci e chitarre incomprensibili! Detto ciò... Imparate da questi MAESTRI olandesi. UN ALBUM IMPERDIBILE.

Contatti: hailofbullets.com/cms - facebook.com/hailofbulletsofficial

TRACKLISTING: Swoop of the Falcon, Pour le Mérite, DG-7, To the Last Breath of Man and Beast, DAK, The Desert Fox, Tobruk, Farewell to Africa, The Final Front, Death of a Field Marshal.