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mercoledì 26 giugno 2013

MACHETAZO - "PAURA NELLA CITTA' DEI MORTI VIVENTI"


CHIUNQUE SIA UN APPASSIONATO DI GORE-DEATH-GRIND CONOSCERA' MOLTO BENE GLI SPAGNOLI MACHETAZO. PROGETTO CON UNA CERTA STORIA ALLE SPALLE. DOPO CINQUE ANNI DAL PRECEDENTE FULL-LENGTH "MUNDO CRIPTA", IL DUO PROVENIENTE DA 'LA CORUNA' (COMUNE SITUATO A NORD-OVEST DELLA SPAGNA, NELLA REGIONE AUTONOMA DELLA GALIZIA) FA RITORNO CON IL NUOVO DEVASTANTE "RUIN". ALBUM MARCIO E OSCURO. I MACHETAZO GRAZIE ALLA LORO ATTITUDINE ESTREMA SONO RIUSCITI AD EMERGERE PREPOTENTEMENTE DAL CALDERONE DEATH METAL EUROPEO. HO COLLOQUIATO CON JM DOPICO, BATTERISTA/CANTANTE DEL PROGETTO.

1. I Machetazo sono attivi dal 1994. Tornando un po' indietro nel tempo, quando hai deciso di formare il progetto e come vi siete avvicinati a questo genere musicale?

- Quando ho creato la band avevo solo 21 anni, tutto quello che volevo era uscire dai gruppi di merda che avevo allora, creare qualcosa di molto diverso nella debole scena locale, un sound lontano dal trend quindi piuttosto radicale e malato. Ho creduto nella musica underground, quella vera ed estrema, e tutto questo lo faccio ancora oggi.

2. Il vostro processo di scrittura è rimasto intatto ed emozionante come nei primi anni di attività?

- Io direi che è ancora più emozionante, gli anni passano e il talento cresce continuamente.

3. Qual è stato il vostro approccio/mentalità su questo disco? Pensi abbia qualcosa in comune con il passato? Per caso avete affrontato dei cambiamenti di line-up?

- Abbiamo avuto solo il solito atteggiamento testardo, ovviamente le cose sono cambiate molto rispetto al 1994, ma continuo ad emozionarmi su un vero blastbeat oppure su alcune scene splatter nei film culto di Lucio Fulci. La line-up comprende Rober alla chitarra e basso, mentre io mi occupo della batteria e voce. E' la seconda volta che registriamo un album come duo, il primo fu "Trono de Huesos".

4. Potresti presentarci il nuovo album? Come lo descriveresti? Dove è stato registrato? Hai qualcosa da dire sul processo di produzione?

- "Ruin" contiene 13 canzoni 'in-your-face, materiale veramente estremo, è stato registrato ai Treboada Studio in sole 18 ore. Per prima cosa abbiamo inciso i suoni di batteria in maniera piuttosto live, successivamente si è aggiunto chitarra, basso e voce. Naturalmente, non si è utilizzato nessun triggers né abusato di pro-tools. "Ruin" è un album 'vero', interpretato e suonato da persone reali, esattamente il contrario del 99% delle releases in circolazione attualmente. In Europa è stato pubblicato su LP, CD e CD digipack dalla Doomentia Records, mentre negli USA dalla Parasitic Records solo su LP.

5. Oggi, quali sono le vostre maggiori influenze quando vi trovate a comporre la musica per Machetazo?

- So che può sembrare strano, ma per questo nuovo album la maggior parte delle mie influenze sono arrivate dai Led Zeppelin, specialmente dalla visione satanica che avevano della musica e della vita negli anni '70.

6. Vedete il nuovo album come il migliore della vostra discografia?

- In questo momento si, totalmente. Se un giorno mi dovessi dire "questo nuovo album è peggiore di quello precedente", sarà sicuramente arrivato il momento di sciogliere la band.

7. Come avete fatto a mettervi d'accordo sul titolo dell'album?

- E' una parola con due significati a seconda della lingua, in spagnolo vuol dire "meschino/vile", in inglese sai già cosa significa. Abbiamo pensato che avrebbe descritto bene il contenuto dell'album insieme all'impressionante artwork di Timo Ketola. Tutto il team ha creato un pezzo di oscurità mai raggiunto prima.

8. Se dovessi descrivere l'evoluzione della Machetazo?

- Un viaggio cupo di oscurità interiore, senza ritorno.

9. Avete un brano preferito su questo nuovo disco? Se sì, quale e perché?

- Forse la prima traccia, "Horca", con quelle esplosioni in stile Motörhead /Discharge, quel groove che per me è la misura perfetta. Ma è difficile sceglierne solo uno, anche le strazianti canzoni lente sono alcune delle mie preferite, qualcosa che raramente abbiamo fatto in passato.

10. Ci sono in programma alcuni live a sostegno del nuovo album, quando e dove saranno?

- Al momento non c'è nulla di certo, ma stiamo cercando di organizzare alcuni spettacoli qui in Spagna, Scozia e Stati Uniti d'America. Il nuovo bassista ha iniziato da poco tempo a provare con la band, quindi abbiamo bisogno di un po' di tempo prima di calcare gli stages.

11. Continuerete a lungo come band?

- Chi lo sa, il futuro è sempre incerto.

12. Grazie per l'intervista! Buona fortuna!

- Tu sei il benvenuto Christian, cheers.