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mercoledì 28 novembre 2012

NATRON - "PERSEVERANZA CONCRETA"


AD OGNI RITORNO I PUGLIESI NATRON CI DANNO SEMPRE GRANDI EMOZIONI CON IL LORO BRUTAL DEATH METAL DI ALTISSIMA QUALITA'. UNA BAND CHE OGGI FESTEGGIA VENT'ANNI DI ONORATA CARRIERA PUBBLICANDO "GRINDERMEISTER". TRAGUARDO IMPORTANTE SE SI PENSA CHE QUESTO GRUPPO DAL PROFONDO SUD HA SAPUTO FARE LA DIFFERENZA, ED ESSERE UN PUNTO DI RIFERIMENTO IMPORTANTE IN ITALIA E IN EUROPA. IL DRUMMER MAX MARZOCCA HA RISPOSTO ALLE MIE DOMANDE...

1. Ciao Max. Dopo tanti anni,nella vostra musica pur mantenendo vivi gli aspetti del death metal avete sempre incorporato qualcosa di nuovo e diverso. E' un modo per stupire chi vi ascolta o l'obiettivo è quello di trarre soddisfazione personale?

- Si tratta del nostro personale modo di suonare death metal, è talmente spontaneo che non potrei immaginarlo in nessun altro modo. Le coordinate del nostro sound sono quelle di sempre, magari oggi suoniamo un pochettino meglio rispetto a 20 anni fa, ehehhe.

2. I Natron oltre ad essere storici, sono una delle migliori death metal band sul campo nazionale. Siete rimasti fedeli alla vostra causa... Pensi sia questo il motivo per cui molti vi considerano e rispettano?

- Credo di si, oltre alla coerenza c'è il fatto di aver comunque continuato a produrre musica di qualità nel tempo e di aver continuato ad essere presenti sulla scena con tour, festival e promozione in generale. Non siamo quel genere di band che vuole ottenere credito e rispetto basandosi solo sul fatto di essere in giro da due decadi. A noi piace vivere nel presente, anche se non siamo stati la band più prolifica di questo mondo ,siamo più o meno riusciti a pubblicare qualcosa mediamente ogni tre, quattro anni.

3. Tu e Domenico siete gli elementi che hanno dato vita a questa band e ancora oggi continuate a tenere alta la vostra bandiera. Come si fa ad essere così uniti e affiatati (tu e Domenico) dopo vent'anni di carriera?

- Domenico si è unito alla band verso la fine di agosto del 1994, ci ho messo solo due anni per trovare un chitarrista con le palle ed una persona con il quale intendermi a livello creativo e per questo mi ritengo abbastanza fortunato. Ad ogni modo c'è sopratutto amicizia alla base. Suoniamo insieme e ci vediamo regolarmente al di fuori della band da 18 anni, siamo completamente diversi a livello caratteriale, anzi siamo esattamente l'opposto e a volte questi due caratteri cozzano tra di loro ma credo che sia anche abbastanza normale. Per quanto riguarda la dedizione alla band però non ci sono dubbi, entrambi a modo nostro abbiamo preso la cosa come un vero e proprio impegno, e ciò è rimarchevole sopratutto per Domenico che ha un lavoro a tempo pieno e una figlia.

4. Max, difficile la vostra situazione di affrontare numerosi cambi di line-up nel corso del tempo, ma nello stesso tempo siete stati in grado di superare ogni ostacolo. In una band c'è sempre un "portavoce" (comunemente chiamato leader), questa persona agli occhi di molti, ma anche in una band stessa, può essere vista antipatica o addirittura risultare scomoda. Mi spiego: Spesse volte è l'unica figura che più degli altri componenti tiene testa alle situazioni difficili e cerca di farle quadrare in modo che si risolvano presto (anche in maniera drastica se ce ne il bisogno). Io sono assolutamente d'accordo che il leader di una band ci debba essere, soprattutto se ha fondato un gruppo, ed è giusto che si prenda le responsabilità di far sentire la sua voce (non da dittatore ovviamente), altrimenti un progetto musicale non potrà mai crescere e soprattutto andare avanti. Sei d'accordo con me?

- Come non essere d'accordo con quanto dici? Per quanto ci riguarda, generalmente i problemi vengono sempre affrontati democraticamente, solo che al solito spetta sempre al sottoscritto l'ultima parola. Questo non per rimarcare la mia posizione di "leader" ma solo perché il più delle volte serve che uno prenda una decisione veloce e definitiva. Personalmente ho agito sempre nell'interesse della band e il risultato delle mie decisioni è sotto gli occhi di tutti. Gli altri si sono sempre fidati di me perché ho portato dei risultati concreti alla fine.

5. Io non ti ho mai nascosto il fatto di essere rimasto molto legato al periodo con Mike Tarantino alla voce e "Negative Prevails" con "Bedtime for Mercy" sono gli album che più ho consumato (nulla da togliere agli altri). Ogni cambio di line-up può essere un trauma , ma penso che perdere un cantante di qualità potrebbe essere una botta più complessa da smaltire. Quando Mike si è allontanato hai mai pensato che il futuro dei Natron poteva essere compromesso?

- Certo che l'ho pensato! Mike – oltre ad essere stato uno dei migliori death metal singer underground in circolazione - era molto importante per l'immagine della band ed e' tutt'ora molto amato dai nostri fan. C'è chi ancora lo rivuole sul palco ma noi sappiamo per certo che questo non accadrà mai più nella storia della band. Quando Mike ha lasciato la band l'ha fatto con cognizione di causa e profonda convinzione. Le sue motivazioni erano inconfutabili e a lui va il massimo del rispetto da parte nostra perché ha dato sempre il massimo fino alla fine. A Nicola è toccato l'arduo compito di sostituirlo ma oramai è nella band da cinque anni quindi la gente comincia ad accettarlo come il nuovo frontman dei Natron. Il passaggio da un vocalist all'altro ha di sicuro segnato la fine e l'inizio di un epoca.

6. Quali sono le principali differenze tra le death metal band americane e quelle europee?

- Io direi piuttosto che c'è una bella differenze tra l' old school e il modern death metal. Un tempo potevi notare la differenze tra la scena della Florida e quella scandinava ad esempio ma oggigiorno è tutto massificato, una band di NY può suonare esattamente come una proveniente dalla Germania o dalla Svezia.

7. Qual'è la tua considerazione sul vostro nuovo materiale rispetto al vecchio uscito per Holy Records? Come mai è finito il rapporto collaborativo con loro? Non avevano più interesse in voi?

- Non c'era più interesse da parte di entrambi a proseguire, poi la Holy Recrods si è trasformata nel distributore EMP France e non hanno prodotto più tanto dal 2005 in poi, anno in cui abbiamo estinto il contratto che è stato onorato fino all'ultima opzione. Siamo comunque rimasti in ottimi rapporti con loro a di tanto in tanto ci sentiamo. Sostanzialmente siamo sempre la stessa band anche se e' cambiato il cantante e forse suoniamo musica un po' più lineare rispetto al passato

8. Siete riusciti ad ottenere un sound davvero distintivo, nel futuro pensi ci possano ancora essere margini di crescita ed evoluzione per i Natron? Domenico Mele è un chitarrista che stimo moltissimo perché ha un stile molto personale , versatile e aggressivo. Credi che parte della vostra fortuna sia anche dovuta a lui? Io dico di si...Non so tu...

- Domenico è dotato di creatività e capacità tecnica proporzionali al suo livello di umilta' e questo a volte lo porta ad essere un chitarrista sottovalutato. Personalmente credo che meriti più riconoscimento da parte degli operatori del settore, ultimamente ho visto chitarristi meno capaci e meno attivi di lui ottenere accordi per endorsement e sponsorizzazioni. Indubbiamente ha un suo stile molto personale, il suo modo di suonare è chiaramente un marchio di fabbrica della band ma non dimenticare che a livello compositivo il nostro sound deve molto alle idee di entrambi sia a livello compositivo che concettuale. Credo infine che l'evoluzione sia sempre stata parte integrante del Natron sound.

9. L'astrazione e l'immaginario sono parte dei tuoi testi... Quanto del tuo essere c'é in ogni singolo titolo, parola, frase, strofa...

- I testi sono chiaramente la trasposizione su carta dei miei pensieri e del mio punto di vista sulla vita, la morte e la fine del mondo, non c'e' molto altro da aggiungere! In fin dei conti non amo troppo commentare quello che scrivo.

10. In questo "Grindermeister" avete sentito l'esigenza di ri-registrare alcuni brani del passato (l'ep "Umpure" e qualcosa dal full-lenght "Hung,Drawn & Quartered"), farli rivivere oggi... Perché? Quel cd uscito per l'italiana Headfucker Records (RIP) nel 1997 fu un passo importante per la vostra carriera, il rivedere oggi cere cose, risuonarle meglio, credo sia anche un qualcosa che riempia di orgoglio. Un po come ritornare al grembo di una madre... Alla fine quei brani ancora oggi risultano dannatamente attuali e d'impatto....

- E' molto semplice, volevamo dare giustizia a dei brani che non hanno ricevuto una produzione e un sound ottimale all'epoca. Quindi abbiamo colto l'occasione di ri-registrare gran parte di quel materiale per celebrare il ventennale con un uscita speciale tenendo anche conto che il primo album del 1997 e il mini del 1996 sono sold out da tempo immemore.

11. Un pregio e difetto della tua personalità....

- Pregio: la coerenza. Difetto: la consapevolezza delle proprie capacità , che in molti chiamano "presunzione".

12. Hai dei ricordi particolari sui vostri passati tour in Europa? Qualche band che ti ha colpito on stage?

- Ho tantissimi ricordi, tra qualche tempo non sarebbe male riassumerli in un libro di memorie ma credo che sia troppo presto ancora, eheheh. Un nome che ho sempre in mente? Suffocation!

13 Quali sono le tue influenze personali? Quali di queste confluiscono nel tuo modo di approcciarti al tuo strumento?

- John Bonham, Tommy Lee, Tim Alexander, Dave Lombardo, Gene Hogland, Mike Smith, questi batteristi di sicuro mi hanno influenzato sopratutto agli inizi. Mi piace poi spiare i batteristi delle altre band con cui vado in tour, vedi John Longstrenght degli Origin, Dave Culross dei Suffo, in questi giorni sto invece "osservando" con attenzione Dave Haley dei Psycroptic e Donal Tardy degli Obituary. Il mio approcio è quello di uno studente che segue attentamente la lezione e poi va a casa e mette in pratica con i "compiti e gli esercizi" quello che ha imparato a scuola.

14. Ci sono band italiane che apprezzi nell'ambito della scena estrema?

- Hour of Penance, senza dubbio. "Paradogma" mi piace molto! Anche l'ultimo "Sedition" è rimasto nel mio stereo per diverse settimane. Fleshgod Apocalypse sono un'altra band da ammirare per la professionalità e la dedizione che ci mettono nelle cose che fanno. Ho avuto modo di lavorare con queste due band a lungo in tour e apprezzo molto il loro approcio al genree. Mi piacciono anche gli Undead Creep, old school death metal dalla Sicilia!

15. Se dovessi definire con una parola il tuo percorso musicale?

- Una strada in salita, dura ma ricca di sodisfazioni anche se non mi sento ancora di aver raggiunto quello che desidero...

16. Ti ho menzionato nell'intervista fatta con Enrico Giannone dei Buffalo Grillz, puoi dirmi qualcosa sulla tua presenza temporanea in quel progetto... So che tu ed Enrico da tanti anni siete anche amici...

- Siamo amici da oltre venti anni. Buffalo Grillz era la band grind core parallela ad Undertakers e Natron, io stesso sono l'artefice del monicker e del concept originale della band. Proposi il progetto ad Enrico per la prima volta più o meno nel 2003-2004 poi la cosa è slittata fino a qualche anno fa. Purtroppo dopo alcune prove con Cinghio in quel di Bari , la cosa logisticamente non è stata più fattibile per via della distanza e anche dei miei impegni in altri progetti quindi loro hanno preferito continuare senza di me, ed hanno fatto benissimo visti i risultati. In parte mi sento il loro "mentore" e mi fa piacere che abbiano continuato su quella linea. Uno dei prossimi progetti è un split EP Natron/Buffalo Grillz , giusto a sugellare il grado di "parentela" che ci unisce, ahahahah.

17. Max ti ringrazio per questa intervista e sono felice di continuare a supportarvi , tirando le somme anche noi due ci conosciamo da quindici anni (ai tempi faceste parte della mia vecchia Morgue Views 'Zine). Il tempo vola... Ancora complimenti per il disco "Grindermeister" e un augurio affinché i Natron continuino a sfornare album sempre più estremi. Ciao e Buona Fortuna.

- Grazie a te Chris per il supporto continuo negli anni, conservo ancora gelosamente qualche copia di quella fantastica zine. A presto.