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giovedì 17 settembre 2020

SKELETAL REMAINS "The Entombment of Chaos" - Century Media Records





Come può sopravvivere una band death metal in un mercato già saturo (senza l'offerta di una proposta innovativa)? La parola su cui porre attenzione è "differenziazione". Quando ci troviamo in un settore estremamente underground, dove innovare è difficile o l'innovazione non è facilmente replicabile, cercare di perdurare nel tempo non è una semplice opzione ma una possibilità che non puoi ignorare, soprattutto se vuoi mantenere vivo l'interesse di un grande appassionato di musica. In un determinato circuito devi mostrare le tue intenzioni. Si tratta quindi di trovare gruppi interessanti che riescono a sfruttare le opportunità date da etichette discografiche di un certo spessore. Senza andare troppo per le lunghe, ci sono due elementi che possono distinguere e fare la differenza in un mercato saturo. Il primo è legato alla validità del prodotto, che deve avere caratteristiche migliori di altri. Il secondo, ma non meno importante, consiste nel saper comunicare in modo convincente certe scelte che ti distinguono da chi naviga nelle stesse acque. Questo è un punto importante se si parla di musicisti professionisti più che di mestieranti. Comunicare efficacemente significa essere consapevoli delle proprie potenzialità. I californiani SKELETAL REMAINS decidono di fare il passo successivo: tenere fede al death metal statunitene degli anni '90 per colpire nel segno con aggiornata efficacia. I brani racchiusi nel quarto album "The Entombment of Chaos" (escludendo "Stench of Paradise Burning", cover dei Disincarnate), influenzati soprattutto dall'ascolto di una formazione seminale come i Morbid Angel, si muovono con sicurezza in territori già conosciuti, eppure la sapienza con cui vengono incastrate le varie idee e la precisione chirurgica nell'esecuzione ha dell'incredibile. Si resta meravigliati di quanto sia facile arrivare alla fine dei quarantotto minuti: nessun calo di tensione, nessuna concessione alla banalità. Anche gli assoli vengo usati con abbondante fantasia per ottenere il massimo effetto. In sintesi un disco onesto e potentissimo, valorizzato da suoni a dir poco imponenti mixati e masterizzati ad arte dal guru svedese Dan Swanö negli Unisound Studio. Gli Skeletal Remains meritano la giusta attenzione a livello internazionale. L'artwork di copertina è stato realizzato dal rinomato artista britannico Dan Seagrave.

Contatti: 
instagram.com/skeletalremainsofficial 

Songs:
Cosmic Chasm (Intro), Illusive Divinity, Congregation of Flesh, Synthetic Impulse, Tombs of Chaos, Enshrined in Agony 01:55 (instrumental), Dissectasy, Torturous Ways to Obliteration, Eternal Hatred, Unfurling the Casket, Stench of Paradise Burning (Disincarnate cover)