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martedì 7 gennaio 2020

DIE CHOKING "IV" - D.C. Collective




I DIE CHOKING sono uno dei gruppi più interessanti emersi negli US dopo la prima decade degli anni 2000. Il disco di cui si parla in questa recensione è la quarta uscita (numerata) da quando la formazione di Philadelphia ha deciso di muovere i primi passi nell'affollato circuito grindcore, quello che riesce a incastrare al meglio le linee guida del loro sound schizofrenico e iperveloce. Ma qui non si sta parlando del solito grindcore dai connotati grezzi e basilari. Il trio partendo da un’impostazione tipicamente "mathcore" si distingue presentando una chiave di lettura personale per ciò che riguarda il genere citato in precedenza, nel senso più ampio del termine, con elementi riconducibili ad altre influenze: una miscela micidiale e, soprattutto, che può fare molto male. Appare superfluo menzionare qualche singola composizione poichè si rischierebbe di distorcere il significato trasversale di "IV". I Die Choking possono vantare la capacità di mantenere sempre alto il coinvolgimento dell’ascoltatore senza mai risultare l'ennesimo copia/incolla di realtà già affermate. Questa è, di fatto, un’altra band maggiormente dotata di inventiva e capace di sorprendere con una facilità scioccante. È proprio vero che le vie della pazzia sono infinite!

Contatti: 
diechoking.com 
diechoking.bandcamp.com/album/iv
facebook.com/DieChoking
instagram.com/diechoking

Songs:
XXII - Breathe to Horrify, XXIII - Lungless, XXIV - Plague Dust Cloud, XXV - Indented Thorax, XXVI - Wires, XXVII - Chronic Hypervenalation, XXVIII - Cough Wheeze Explode, XXIX - Dead Pressure, XXX - Negative Pressure: Positive Pressure, XXXI - Pink Froth, XXXII - Mechanical Ventilator, XXXIII - Zero Breathing Drive, XXXIV - Morgue Codes (Outro)