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sabato 28 dicembre 2019

INFECTION CODE "IN.R.I." - Argonauta Records




Quello che all'inizio sembrava un disco folle di non facile assimilazione si trasforma ben presto in un nuovo rituale post-industriale: la sprezzante trama di "IN.R.I." ci mostra senza mezzi termini il disagio dell'uomo moderno, incastrato in una società scimmiesca e asettica che lo sta velocemente uccidendo. La tragica condizione dell'essere, immersa nelle voragini oscure della modernità, costringe una band storica come gli INFECTION CODE a spostare la propria ricerca su superfici metalliche immerse in soluzioni ad alta corrosività. Ed è così che il cancro maligno divora la vita stessa riuscendo a connettersi con l'alterazione emotiva cui va incontro ogni singolo ascoltatore: in "IN.R.I." il contatto morboso col dolore è assai compromettente perché psicofisico. La band alessandrina, giunta al settimo full-length in vent'anni di storia, spinge alle estreme conseguenze il concetto di metal gelido e al contempo terrificante, e lo fa con una line-up rimodellata a metà intorno al cantante Gabriele Oltracqua e al drummer Ricky Porzio. Tutte le parti di violino sono state suonate da Katija Di Giulio. La macchina Infection Code è inarrestabile: risulta così minacciosa perchè tu, spettatore più attento, sai perfettamente che non potrà mai arrendersi. Il mondo così come lo conosciamo.

Contatti: 
infectioncode1.bandcamp.com/album/in-r-i
facebook.com/infectioncode

Songs:
Slowly We Suffer, Unholy Demo(n)cracy, Where the Breath Ends, The Cage, Alteration, New Rotten Flesh, Dead Proposal, 8Hz