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giovedì 14 novembre 2019

FULCI - "IL RITORNO DEGLI ZOMBIE"






"TROPICAL SUN" E' IL NUOVO CAPITOLO DISCOGRAFICO DEI FULCI, TORNATI SULLE SCENE A DISTANZA DI QUATTRO ANNI DAL PRECEDENTE FULL-LENGTH "OPENING THE HELL GATES". E' UN DECISIVO PASSO IN AVANTI, MA TUTTO RIMANE INTATTO DAL PUNTO DI VISTA SONORO E CONCETTUALE: QUESTI TRE DEATHSTER ITALIANI CONTINUANO IL LORO CAMMINO SUL SENTIERO STERRATO DELLA BRUTALITA', RENDENDO OMAGGIO AL MAESTRO ROMANO LUCIO FULCI, MORTO NEL LONTANO 1996. L'UNICA VERA NOVITA' E' LA FIRMA PER LA TIME TO KILL RECORDS, FONDATA DAL SEMPRE ATTIVO ENRICO GIANNONE (UNDERTAKERS, BUFFALO GRILLZ, KICK PROMOTION AGENCY). HO AVUTO IL PIACERE DI INTERVISTARE DOMENICO, CHITARRISTA E MEMBRO FONDATORE DEL GRUPPO CASERTANO. DI SEGUITO IL RESOCONTO DELLA NOSTRA LUNGA CHIACCHIERATA.

Ciao Dome. La prima domanda sorge spontanea: la vostra scelta per il nome della band è stata quella di tributare un doveroso omaggio al maestro Lucio Fulci. Perché proprio lui, e non altri registi italiani di B-movie?

- Indubbiamente Lucio Fulci ha firmato alcuni film discutibili e abbastanza trash ma per noi rimane un regista geniale e uomo di grande cultura. Lucio era soprannominato il "terrorista dei generi" anche per la sua capacità di passare da un film musicarello con Adriano Celentano ad un horror gore come "Quella villa accanto al cimitero"! Il suo lavoro non è stato compreso dalla critica italiana dell'epoca, ma a distanza di più di 20 anni dalla scomparsa il suo nome è considerato ancora culto in tutto il mondo! Gli zombi e lo spatter di Lucio Fulci hanno influenzato tantissimo la prima ondata del death metal, sia dal punto di vista iconografico e sia come tematiche, per questo quando abbiamo deciso di ricominciare a suonare death metal con tematiche horror ci è venuto spontaneo chiamarci come lui.

Siete felici del fatto che la prima tiratura su CD sia già sold out? Se non erro, le copie sono terminate dopo pochi mesi dalla pubblicazione del disco. Un ottimo risultato direi. Ve lo aspettavate?

- Esatto, il nostro secondo disco "Tropical Sun" è stato pubblicato a giugno 2019 in occasione del tour in USA e a settembre era già sold out! Sapevamo di aver fatto un buon album e una buona promozione insieme alla nostra etichetta, ma sinceramente non ci aspettavamo una reazione così positiva! Sia noi che la Time To Kill Records siamo molto felici di questo risultato e siamo di nuovo a lavoro per promuovere la ristampa in CD "Blood Edition" e formato vinile.

Pensi che, aver utilizzato il nome FULCI, possa in qualche modo attirare l'attenzione di molti più fan del death metal? Ovviamente mi riferisco solo al moniker del gruppo.

- Assolutamente. "Fulci" è un nome con un appeal molto forte e accattivante ed era esattamente quello che volevamo! il nome di una band è uno degli elementi chiave e per questo deve essere facile da ricordare per attirare l'attenzione fin da subito.

Entriamo nello specifico di "Tropical Sun”, il vostro ultimo full-lenght. Come lo descriveresti?

- Non è facile descrivere i propri lavori, però posso dirti che le recensioni fino ad ora ricevute sono molto positive, e la percezione che ho avuto è quella che "Tropical Sun" abbia portato un concept e un sound diverso dal solito ma senza stravolgere le regole del genere. Se dovessi descrivere "Tropical Sun" lo definirei un concept album death metal semplice ma d'impatto, non monotono e sperimentale quanto basta.

Ci sono state delle particolari fonti ispiratrici che lo hanno in qualche modo caratterizzato? Musicalmente parlando.

- Ci eravamo posti l'obiettivo ambizioso di suonare il disco death metal che avremmo sempre voluto ascoltare, ma che ancora non era stato registrato, per questo abbiamo lasciato venire a galla senza tanti limiti le nostre influenze musicali. Nell'album si possono trovare ingredienti della first wave of Florida death metal oppure influenze slam newyorkesi come pizzichi di primi Nile e Dying Fetus o Bolt Thrower. Ascoltiamo anche tanto stoner, hardcore, elettronica e rap che in qualche modo ci contaminano, e abbiamo forti influenze musicali da compositori di colonne sonore come Frizzi, Carpenter o Goblin.

Il concept è focalizzato sul film Zombi 2. Posso chiederti come mai questa vostra scelta.

- Una particolarità dei Fulci è quella di dedicare ogni disco ad un film di Lucio Fulci e questa volta è toccato a "Zombi 2", sia perché lo adoriamo e sia perché si tratta del nostro secondo album. Ovviamente le tematiche dei testi sono ispirate alle scene e al mood del film come lo sono anche la grafica, le foto, i disegni e il titolo dell'album.

Durante la fase di songwriting quanto spazio lasciate all'improvvisazione, oppure i brani hanno bisogno di uno studio più approfondito e ragionato? Lavorate in una sala prove comune oppure siete costretti a collaborare a distanza?

- Di solito partiamo da idee ritmiche o riff che stiano bene con le immagini del film che desideriamo raccontare. Da questi embrioni iniziamo a strutturare i brani con una attenzione al groove, alle atmosfere e alla durata. Durante quest'ultima fase siamo molto severi e non ci facciamo scrupoli ad eliminare riff o interi pattern che possano avere punti deboli. I testi seguono passo dopo passo questo processo adattandosi alla musica. Purtroppo vivendo a distanza abbiamo una sala prove virtuale dove ci scambiamo informazioni e registrazioni l'uno con l'altro. Riguardarci i film di Fulci ci aiuta molto nella stesura dei pezzi!

Quante cose sono cambiate per i FULCI dagli inizi ad oggi?

- Il modo di esibirci dal vivo è cambiato molto. Oggi abbiamo uno spettacolo video sincronizzato al live set, un'atmosfera luci suggestivamente horror, un tour negli States sulle spalle e pezzi più maturi e ragionati. Anche l'entusiasmo all'interno della band è aumentato molto, sia per l'equilibrio raggiunto ma anche per il supporto caloroso e concreto dei sempre più numerosi fan. Crediamo molto in questo progetto e siamo contenti di vedere ripagati in qualche modo i nostri sforzi.

Quale disco ti ha fatto appassionare al death metal? Quello che ha cambiato la tua vita. Lo so che è molto difficile sceglierne solo uno, ma sono curioso di sapere la tua risposta. Se dovessi rispondere io ti direi sicuramente “Arise” dei Sepultura.

- Anche per me i Sepultura sono stati fondamentali ma personalmente li considero più thrash metal che death metal. Forse ti direi "The End Complete" degli Obituary perché è stato il mio primo disco death metal. La copertina, il layout, l'entrata del primo pezzo, le foto della band, i titoli, il logo! Insomma c'era qualcosa di diverso che mi affascinava estremamente.

Come italiani, qual è la vostra opinione sulla scena metal nostrana, quella più contemporanea. Te lo chiedo anche perché molto è cambiato rispetto agli anni '80/'90. C'è qualcosa che non sopporti delle nuove generazioni coinvolte nella musica estrema?

- È ovvio che il mondo cambia e insieme a lui cambia anche la musica e non penso che la colpa sia delle nuove generazioni. Sarebbe impossibile e anche inutile pretendere che le cose rimangano come le abbiamo vissute 20, 10 o 5 anni fa. Ormai nel circuito metal girano molti soldi, tutto è più facile e inevitabilmente si diventa vittime delle mode e di quello che i media vogliono imporci. Quello che noi possiamo fare è trasmettere in modo chiaro i valori reali di questa cultura e lasciare alle nuove generazioni la facoltà di evolverla e migliorarla. Spesso assisto a situazioni che mi fanno disinnamorare di questa cultura e sento che per molti aspetti la scena non mi appartenga come un tempo, però poi vedo anche gesti o azioni che mi danno ancora tanta speranza e stimoli. Per tornare alla tua domanda, credo che la scena italiana di musica estrema underground si molto forte e innovativa e soprattutto rispetta all'estero.

Avete mai pensato di far ascoltare la vostra musica al compositore Fabio Frizzi?

- Certo e siamo anche riusciti a farlo! Dopo aver seguito Fabio a molti dei suoi live siamo rimasti in contatto. Dopo aver registrato "March of the Living Dead", la nostra versione del celebre tema di "Zombi 2", abbiamo subito inviato un mp3 a Frizzi! Ricevere i complimenti dal compositore che ha musicato i capolavori di Lucio Fulci e non solo non ha prezzo. Speriamo di poter collaborare con lui prima o poi.

Una domanda personale: tu, in passato, hai suonato per un po’ nei Necrotorture; attualmente sei anche il cantante dei Face Your Enemy. Mi sembra di capire che ti piace tenerti attivo.

- Si, diciamo che sono molto attivo nel circuito metal e hardcore. Nei Necrotorture ero al basso, mentre nei FYE al microfono. Frequento tantissimi concerti soprattutto underground e tra le altre cose sono fondatore della CBC, un collettivo di bands hardcore, metal e rap, tattoo artists e illustratori che organizza concerti e produce dischi e artworks underground. Ho sempre avuto un approccio DIY nel movimento metal e hardcore anche se lo affronto con molta professionalità.

Come ti relazioni con la contorta e malata società odierna? Lo status attuale delle cose è davvero pessimo, non solo a livello sociale. Qual è la tua visione se dovessi pensare o solo immaginare un futuro prossimo?

- Oggi il potere è in mano alle multinazionali e governi che, attraverso i media o la religione, riescono a metterci gli uni contro gli altri e riescono a farci credere che l'odio verso tutto ciò che sia minimamente diverso dal nostro piccolo ambiente circostante sia la soluzione più facile per risolvere i problemi che ci affliggono. Invece l'intera umanità dovrebbe sforzarsi un minimo per apprezzare la varietà culturale che contraddistingue in nostro mondo. Effettivamente il futuro non si prospetta molto positivo, ma per fortuna io e tante persone che conosco siamo cresciuti in una comunità come quella metal/hardcore che ci ha insegnato a confrontarci in modo molto aperto con culture di tutti i tipi e ci ha fatto capire che l'unica soluzione è quella del rispetto reciproco. Come artista ho il dovere nel mio piccolo di comunicare alle persone messaggi positivi e costruttivi che non sono per forza messaggi politici o lezioni di vita, ma piuttosto consigli che si basano sulla mia esperienza personale e che spero possano in qualche modo aprire la mente e far pensare "out of the box".

Ti ringrazio per la chiacchierata, puoi chiudere l'intervista come meglio credi.

- Grazie a te per lo spazio concesso e l'interesse verso i Fulci. Scusa per il ritardo nel rispondere all'intervista e grazie a tutti i lettori di Son of Flies. Venite ai nostri concerti e non dimenticate che Fulci vive!

Contatti:
tropicalsun.bandcamp.com/releases
facebook.com/fulciband

FULCI line-up:
Dome - Chainsaw Massacre
Fiore - Frog Swamp
Klem - Zombi 2

FULCI photo by: 
Alessio Bucciero

Recensione: 
FULCI "Tropical Sun" - 2019