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sabato 22 dicembre 2018

Recensione: CORPSEFUCKING ART "Splatterphobia" - Comatose Music




Dopo quattro full-length in ventidue anni di attività, i death metaller CORPSEFUCKING ART tornano a mietere vittime con il sanguinolento "Splatterphobia": solido album che è un inno alla mattanza, alla coerenza e alla perseveranza. Il gruppo capitolino, guidato come sempre dall'insaziabile chitarrista e fondatore Andrea Cipolla (Despise The Sun Records, Morbo, ex-Corpsegod, ex-Enthralment), riesce anche questa volta a confezionare una prova spietata e convincente, e le nuove canzoni sono qui a testimoniarlo. Finalmente i Nostri sono stati in grado di fare molto meglio per quanto riguarda la produzione: quella di "Splatterphobia" è nettamente superiore rispetto a quanto ascoltato con il precedente "Quel Cimitero Accanto Alla Villa" dell'anno 2014. In questo modo il disco risulta più robusto, fluido, trascinante, con un suono pesantissimo che rende piena giustizia al trademark old school dei Corpsefucking Art. Ottimo il rifframa, e nel complesso il lavoro delle due chitarre motosega, davvero precisi e dilanianti i colpi inferti dalla sezione ritmica, micidiale la prestazione e il timbro cavernoso del cantante Francesco Bastard. E per chiudere il quandro criminale, ci propongono la cover (ben fatta) di "Staring Through the Eyes of the Dead" dei monolitici Cannibal Corpse, traccia portante inclusa nel capolavoro intitolato "The Bleeding" (1994). "Splatterphobia" esprime la sensazione che si prova nell'essere uccisi con una mannaia dalla lunga lama affilata. PURE CRUSHING DEATH METAL.

Contatti: 
corpsefuckingart.bandcamp.com/album/splatterphobia 
facebook.com/sachertorture 

TRACKLIST: Splatterphobia, Satanic Barbecue, Black Sheep Terror, Tomator, Nightmare City, Robocorpse II, Devoured by the Sauce, Beyond the Holy Grounds (Tomato version), Staring Through the Eyes of the Dead (Cannibal Corpse cover), Blood Knife Mirror