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giovedì 6 dicembre 2018

Recensione: BLOODBATH "The Arrow of Satan Is Drawn" - Peaceville Records




"The Arrow of Satan Is Drawn" ribadisce ulteriormente un'attrazione viscerale per il metal estremo di stampo retrò, quello che da sempre attira la mia attenzione. In bilico tra death e black'n'roll, i BLOODBATH non si allontanano troppo dalle loro passate produzioni, ma il nuovo album è stato congegnato con un fervore molto più maligno che inevitabilmente rafforza lo stile scabro e d'impatto dei brani. L'ingresso nella band di Joakim Karlsson (già chitarrista ritmico dei Craft) ha iniettato veleno luciferino nel corpo del songwriting (ne sono un esempio lampante "Warhead Ritual" e "Chainsaw Lullaby"). L'organicità della struttura del suono, da sempre caratteristica portante dei Nostri, acquista una maggiore robustezza in "The Arrow of Satan Is Drawn". Anche questa volta è l'urgenza a farla da padrone, con il suo incedere adirato, ricco di dinamicità ma contemporaneamente basilare, che fa da mitragliatrice per tutta la durata del disco. E' un lavoro dannatamente compatto, eretto per ricordarci cosa vuol dire rimanere coerenti con le proprie radici. I Bloodbath si fanno ancora più incisivi ed affilati, mantenendosi saldi nel profondo solco scavato dalla vecchia scuola. Da ascoltare tutto d'un fiato.

Contatti: 
peaceville.com/bands/bloodbath
facebook.com/bloodbathband 

TRACKLIST: Fleischmann, Bloodicide, Wayward Samaritan, Levitator, Deader, March of the Crucifers, Morbid Antichrist, Warhead Ritual, Only the Dead Survive, Chainsaw Lullaby