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martedì 3 aprile 2018

Recensione: CORAM LETHE "In Absence"
2018 - Buil2kill Records




Fa piacere vedere che ci siano ancora band che credono nel suono estremo, soprattutto in una Nazione ricca di contraddizioni come l'Italia. I CORAM LETHE, provenienti da Siena, sono infatti fedeli ai dettami stilistici del techno death/black metal: le songs del quinto album intitolato "In Absence" hanno un piglio più diretto rispetto a quelle composte per il precedente "Haterodox" (2012), la voce del nuovo singer Giacomo Bortone aggressiva ma scandita, i riff ben elaborati, gli stop'n'go granitici, basso e batteria sempre dirompenti. Tutto sembra essere al suo posto e la produzione rende l'impatto distruttivo. Quella dei Coram Lethe è musica spigolosa che lascia trasparire la sua natura multidimensionale, e in un certo senso ingloba in sé diverse sfaccettature. "In Absence" ha quindi un suo personale linguaggio, una sua spinta propulsiva. Arrivati a questo punto, penso sia necessario ascoltare attentamente l'ultima fatica dei musicisti toscani e riflettere sui miglioramenti ottenuti negli ultimi sei anni. I Coram Lethe perseverano oltre la negatività dei nostri giorni per lasciare il segno nell'underground italiano. Un vero e proprio "must" per tutti gli amanti di tali sonorità. Stavolta si può davvero parlare di un ritorno importante.

Contatti:
facebook.com/CoramLethe

TRACKLIST: Esoteric, In Absence, Food for Nothingness, Not Been Born, Cognitive Separation, Pain Represents Pained Representatives, Antimateria, To Rise Again