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sabato 6 gennaio 2018

Recensione: MOURNING DAWN "The Dead Years"
2017 - Pest Productions




Il tormentoso "The Dead Years" dei MOURNING DAWN si alimenta nel denso magma del depressive doom - black metal senza cadere nel banale. Questo quarto album, dato alle stampe dalla Pest Productions, colpisce non tanto per l'originalità ma quanto per la funzionalità degli arrangiamenti; gli otto brani sono stati costruiti su melodie e riff che spesso riecheggiano le atmosfere ossessive degli Shining ("Innocence Leaves", "When the Sky Seems to Be a Flag"), oltre alle decadenti sinfonie dei Katatonia della metà/fine degli anni '90 ("Lights"). Ancora una volta la fa da padrone Laurent "Pokemonslaughter" (voce, chitarra): la sua capacità di scrivere buone canzoni non può di certo essere messa in dubbio, e lo dimostra lungo tutta la durata del disco. Il sound dei francesi è svedese! In "The Dead Years" i piccoli dettagli ampliano il valore artistico dei Mourning Dawn. Aggiungendo un po' di personalità in più si potrebbero fare grandi cose. Sarebbe interessante vederli dal vivo. Disponibile dal 31 dicembre.

Contatti: 
pestproductions.bandcamp.com/the-dead-years 
facebook.com/MourningDawn 

TRACKLIST: Intro, Grey Flood, From the Torrent and the Fountain, Trees, Innocence Leaves, Lights, When the Sky Seems to Be a Flag, Verdun