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lunedì 9 ottobre 2017

Recensione: CARTILAGE "Dialect of the Dead"
2017 - Transylvanian Tapes




I nuovi arrivati CARTILAGE hanno le capacità per azzannare le loro prede, per poi dilaniarle senza nessuna esitazione. Non è difficile delineare quest'impeto primordiale che squassa la carne. Come spesso accade con le migliori releases death metal/goregrind (facendo riferimento alle realtà nate negli ultimi anni), anche l'esordio su tape "Dialect of the Dead" offre un'esperienza di ascolto grondante sangue. L'eccesso di cattiveria esternato dai Cartilage si subisce per tutta la durata del full-length: 26 minuti di follia compositiva. Questo è, se vogliamo sottolinearlo ancora una volta, lo spirito orgogliosamente "no compromise" che anima la formula musicale in questione. Ecco perché un gruppo così estremista non può trascinarsi dei pesi o delle responsabilità troppo grandi, musicisti del genere hanno bisogno di gente cento per cento convinta di ciò che sta ascoltando. Non potrebbe essere vero il contrario. Quello che emerge da ogni traccia è un approccio unidirezionale che si combina con il drumming militaresco di Adam Houmam e con le vocals impazzite del frontman Mark Wallace; altrettanto significativa la buona prova degli altri membri (una delle due chitarre è suonata da una ragazza). Pur nei limiti della scarsa originalità, i Cartilage di San Francisco riescono comunque a scatenare un discreto panico. Chi ascolta i primi Carcass, Impetigo, Haemorrhage, Exhumed, Impaled, saprà apprezzare "Dialect of the Dead".

Contatti: 

cartilagegore.bandcamp.com/releases
facebook.com/CartilageSF

TRACKLIST: Intro, Half the Man I Used to Be, Gurgitor, Entangled in Innards, Cannot Stop the Clot, Chopped and Churned, S Is for Surgery, El Necrocabra, Back Seat Victi