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lunedì 12 dicembre 2016

Recensione: KEITZER "Ascension"
2016 - F.D.A. Rekotz




Appena ho schiacciato il tasto play del mio lettore la furia dei tedeschi KEITZER non ha fatto altro che percuotermi con insistenza. Il sesto album "Ascension" si compone di brani vitali, perspicui, che mischiano episodi death metal a costanti attacchi grindcore, tranne l'acustica "Ritual". Il paragone che sorge spontaneo, a livello percettivo, è quello con gli americani Misery Index, artefici come i teutonici di un suono ibrido e dall'effetto addensato. La carrellata di soluzioni utilizzate mi consente di avere un idea chiara e precisa sulla loro marcia, nonché di ponderare attentamente i punti cardine entro cui si muove l'operato della band. La prepotente fisicità ha un peso piuttosto rilevante. Il feroce dinamismo è sempre in primo piano grazie al drumming del bestiale Tim Terhechte, musicista attento ai particolari e perciò in grado di mantenere alta la tensione durante la fruizione di "Ascension". Nulla da eccepire nemmeno sulla prova degli altri, ognuno dei quali mantiene la propria identità, il proprio ruolo. I Keitzer mostrano una notevole coesione nonostante non siano del tutto liberi da certe costrinzioni; nel senso che potrebbero senza dubbio ottenere qualcosa di più personale puntando ad una scrittura meno derivativa. Vale la pena di ascoltare.

Contatti: 

keitzer.bandcamp.com/ascension
facebook.com/keitzer

TRACKLIST: We Will Drown All of You in Blood, Ascension, Peace Was Never an Option, Übermensch, Ritual, Vengeance, Salvation, Conquistador, Black Silent Tides, Origins of Madness, Enemies of Existence, Wolves Among Us