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domenica 6 novembre 2016

Recensione: RUINOUS "Graves Of Ceaseless Death"
2016 - Dark Descent Records




Le anime maledette appartenenti ad alcuni attuali ed ex-membri di Disma, Incantation, Goreaphobia, Funebrarum e Death Fortress hanno forgiato una perfida creatura denominata RUINOUS. Il debutto su Dark Descent Records ("Graves Of Ceaseless Death") scioglie nell'acido nitrico il terrificante significato dei primi anni di vita del death metal. Questi musicisti si associano per perseguire un fine comune, non di natura commerciale. C'è voglia di aggredire i fan del genere a colpi di ritmiche maledettamente travolgenti e riff affilati come una mannaia, un odio che rasenta la pura crudeltà. Non emergono sentimenti di benevolenza lungo tutta la durata dell'album. La voce del chitarrista/cantante Matt Medeiros è nevrotica, deforme, e porta con sé la densità di ciò che è iniquo. L'atteggiamento sprezzante dei Ruinous facilita la veloce discesa nelle zone più buie del tormento. Al di là dei tantissimi richiami al passato, si può certificare una concreta attitudine e dedizione alla causa. E' l'inizio di un nuovo incubo.

Contatti: 

darkdescentrecords.bandcamp.com/graves-of-ceaseless-death
facebook.com/weareruinous 

TRACKLIST: The Tombs of Blasphemy, Transfixed on the Gate, Dragmarks, From Flames of Malice Born, Procession of Ceaseless Sorrows, Ravenous Eternal, Plague Maiden, Through Stygian Catacombs, Torn Forever from the Light